Emotionality is a fundamental part of the learning process. Emotions can be a positive element if they are used in a productive way or a negative one if they become the cause of the affective filter that precludes a serene acquisition. The objective of this thesis is to determine how emotions may influence the acquisition of English pronunciation with a particular focus on secondary school degree students. The first part of the thesis consists of a theoretical analysis of the period of adolescence, of Krashen's studies about the affective filter and of the notions of play and ludic approach. Then, there is an explanation of different methods conceived for pronunciation learning and teaching: the shadowing method, Adrian Underhill's method and the natural phonotonetic method. In addition, a general view of the current Italian situation of English pronunciation teaching is compiled. Afterwards, some preliminary assumptions to identify the best methods for the creation of a relaxing and productive atmosphere are exposed. These hypotheses are corroborated by the research part, consisting in the analysis of the exercises proposed by twelve English study books, in a questionnaire about emotions and pronunciation study for the students, in the observation of two English lessons, in the teaching of some phonetic aspects through different activities and in an interview with the English professor of the class taken into account. The results of the experimentation show that the ludic approach is successful in managing the emotions of the students and that the Underhill's method is easy to implement and is appreciated by the students who obtained good results by applying it. On this base, other activities, which can be used for the teaching of phonetic and phonological elements of the English language, are proposed. Besides, the assumption that pronunciation learning has to be of secondary importance due to a lack of time is denied by the positives results obtained by the students with a few examples of activities. Keywords: emotions, learning, pronunciation, ludic approach, phonetics, phonology, affective filter, language anxiety
L'emotività è una parte fondamentale del processo di apprendimento. Le emozioni possono costituire un elemento positivo, nel momento in cui vengono utilizzate in modo produttivo, o negativo se diventano la causa dell'innalzamento del filtro affettivo che impedisce un sereno apprendimento. L'obiettivo di questo studio è quello di determinare come le emozioni possano influire in particolare nell'apprendimento della pronuncia inglese con un focus specifico sulla fascia di età che interessa gli studenti della scuola secondaria di primo grado. A questo proposito, viene proposta un'analisi teorica riguardante le caratteristiche dell'adolescenza, gli studi di Krashen a proposito del filtro affettivo, le nozioni di gioco e ludicità e i diversi metodi volti all'insegnamento della pronuncia inglese quali lo shadowing, il metodo di Adrian Underhill ed il metodo fonotonetico naturale, oltre a una panoramica generale sulla situazione attuale italiana per quanto riguarda l'insegnamento della pronuncia inglese. Successivamente vengono esposte alcune ipotesi preliminari che cercano di identificare quali tra le metodologie analizzate siano le più adatte per la creazione di un clima di classe sereno ma anche produttivo. Le ipotesi vengono avvalorate nella parte di ricerca che consiste nell'analisi degli esercizi riguardanti la pronuncia di dodici manuali di lingua inglese per la scuola secondaria di primo grado, nella somministrazione agli studenti di una classe studio di un questionario riguardante l'emotività e lo studio della pronuncia, nell'osservazione di due lezioni di lingua nella medesima classe studio, nello svolgimento di altre due lezioni in cui vengono proposte diverse attività riguardanti gli aspetti fonetico-fonologici della lingua e in un'intervista alla la docente di lingua inglese della classe. Dai risultati ottenuti dalla micro-sperimentazione è possibile evincere che la ludodidattica è sicuramente uno strumento vincente nella gestione dell'emotività degli studenti e che il metodo di Underhill è di facile messa in pratica e viene apprezzato dagli alunni che hanno ottenuto dei buoni risultati con la sua applicazione. Su questa base, vengono proposte ulteriori attività che è possibile utilizzare in classe per l'insegnamento di aspetti fonetico - fonologici della lingua e viene smentita la convinzione secondo cui l'apprendimento della pronuncia debba per forza di cose essere posto in secondo piano rispetto allo studio della grammatica per mancanza di tempo, dato che è stato dimostrato che anche con pochi esempi di esercizi gli studenti hanno ottenuto ottimi risultati. Parole chiave: emozioni, apprendimento, pronuncia, ludodidattica, fonetica, fonologia, emotività, filtro affettivo, ansia linguistica
Emotività e Pronuncia Inglese: Analisi teorica e micro-sperimentazione nella Scuola Secondaria di Primo Grado
BARALE, SIMONA
2019/2020
Abstract
L'emotività è una parte fondamentale del processo di apprendimento. Le emozioni possono costituire un elemento positivo, nel momento in cui vengono utilizzate in modo produttivo, o negativo se diventano la causa dell'innalzamento del filtro affettivo che impedisce un sereno apprendimento. L'obiettivo di questo studio è quello di determinare come le emozioni possano influire in particolare nell'apprendimento della pronuncia inglese con un focus specifico sulla fascia di età che interessa gli studenti della scuola secondaria di primo grado. A questo proposito, viene proposta un'analisi teorica riguardante le caratteristiche dell'adolescenza, gli studi di Krashen a proposito del filtro affettivo, le nozioni di gioco e ludicità e i diversi metodi volti all'insegnamento della pronuncia inglese quali lo shadowing, il metodo di Adrian Underhill ed il metodo fonotonetico naturale, oltre a una panoramica generale sulla situazione attuale italiana per quanto riguarda l'insegnamento della pronuncia inglese. Successivamente vengono esposte alcune ipotesi preliminari che cercano di identificare quali tra le metodologie analizzate siano le più adatte per la creazione di un clima di classe sereno ma anche produttivo. Le ipotesi vengono avvalorate nella parte di ricerca che consiste nell'analisi degli esercizi riguardanti la pronuncia di dodici manuali di lingua inglese per la scuola secondaria di primo grado, nella somministrazione agli studenti di una classe studio di un questionario riguardante l'emotività e lo studio della pronuncia, nell'osservazione di due lezioni di lingua nella medesima classe studio, nello svolgimento di altre due lezioni in cui vengono proposte diverse attività riguardanti gli aspetti fonetico-fonologici della lingua e in un'intervista alla la docente di lingua inglese della classe. Dai risultati ottenuti dalla micro-sperimentazione è possibile evincere che la ludodidattica è sicuramente uno strumento vincente nella gestione dell'emotività degli studenti e che il metodo di Underhill è di facile messa in pratica e viene apprezzato dagli alunni che hanno ottenuto dei buoni risultati con la sua applicazione. Su questa base, vengono proposte ulteriori attività che è possibile utilizzare in classe per l'insegnamento di aspetti fonetico - fonologici della lingua e viene smentita la convinzione secondo cui l'apprendimento della pronuncia debba per forza di cose essere posto in secondo piano rispetto allo studio della grammatica per mancanza di tempo, dato che è stato dimostrato che anche con pochi esempi di esercizi gli studenti hanno ottenuto ottimi risultati. Parole chiave: emozioni, apprendimento, pronuncia, ludodidattica, fonetica, fonologia, emotività, filtro affettivo, ansia linguisticaFile | Dimensione | Formato | |
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