Oltre alla tutela delle specie incluse nei suoi allegati, la Direttiva Habitat (DH, Art. 17) prevede che ogni sei anni vengano presentate come Rapporto Nazionale alla Commissione Europea relazioni basate su monitoraggi standardizzati per verificare l'efficacia dell'applicazione delle misure di gestione e conservazione delle specie elencate negli allegati II e IV. Il Laboratorio di Zoologia del Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi è stato incaricato dall'Ente di Gestione delle Aree Protette Monviso del monitoraggio delle specie di lepidotteri ropaloceri protetti dalla DH presenti nel Parco. Il presente lavoro di tesi ha avuto come oggetto il monitoraggio di Parnassius apollo, specie inserita nell'allegato IV della DH a causa del declino di alcune popolazioni europee, al fine di descriverne lo stato di salute e valutare gli habitat maggiormente idonei alla sua conservazione. P. apollo è un lepidottero papilionide diffuso su tutte le Alpi, ma con distribuzione localizzata sugli Appennini. Specie monovoltina, alle nostre latitudini gli adulti volano da metà giugno a fine agosto e le femmine depongono le uova singolarmente su Cressulaceae, solitamente del genere Sedum. Lo studio ha previsto: (i) una fase di preparazione, nella quale sono state individuate le aree di presenza della specie in cui condurre, negli anni, i monitoraggi; (ii) una fase di raccolta dati in campo, in cui sono stati censiti gli adulti lungo transetti semi-quantitativi (6 repliche nel 2017 e 8 repliche nel 2018) e registrate le variabili biotiche ed abiotiche in 15 quadrati di conta (5x5m) per caratterizzare le aree di maggior presenza della specie; (iii) una fase di l'analisi statistica dei dati raccolti. In Val Varaita e Valle Po, nelle estati 2017 e 2018 sono stati censiti rispettivamente 219 e 98 adulti. La curva di volo si protrae da giugno ad agosto con un picco nella numerosità degli adulti nella prima settimana di luglio nel 2017 e nella terza di luglio nel 2018. La presenza degli adulti è influenzata dalla quota (K = 6,176; N = 11; df = 2; p = 0,046) e dalla pendenza (K = 7,671; N = 11; df = 2; p = 0,022) e dalla combinazione di pendenza, altezza dell'erba, densità di piante nutrici, abbondanza di piante da nettare e area delle patches. Le anomale condizioni metereologiche registrate a partire dalla primavera dell'anno 2018 potrebbero spiegare il decremento della numerosità degli adulti e soprattutto lo sfasamento nella fenologia degli adulti rilevato in Valle Po ed in Val Varaita. Anche se i dati raccolti saranno utili per definire e indirizzare le future azioni di conservazione, sarà necessario proseguire nel censimento degli adulti per poter trarre conclusioni robuste sullo stato di salute di P. apollo nel territorio del Parco del Monviso.
Monitoraggio delle popolazioni di Parnassius apollo (Lepidoptera, Papilionidae) nel Parco del Monviso.
FIORITO, ALESSANDRO
2018/2019
Abstract
Oltre alla tutela delle specie incluse nei suoi allegati, la Direttiva Habitat (DH, Art. 17) prevede che ogni sei anni vengano presentate come Rapporto Nazionale alla Commissione Europea relazioni basate su monitoraggi standardizzati per verificare l'efficacia dell'applicazione delle misure di gestione e conservazione delle specie elencate negli allegati II e IV. Il Laboratorio di Zoologia del Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi è stato incaricato dall'Ente di Gestione delle Aree Protette Monviso del monitoraggio delle specie di lepidotteri ropaloceri protetti dalla DH presenti nel Parco. Il presente lavoro di tesi ha avuto come oggetto il monitoraggio di Parnassius apollo, specie inserita nell'allegato IV della DH a causa del declino di alcune popolazioni europee, al fine di descriverne lo stato di salute e valutare gli habitat maggiormente idonei alla sua conservazione. P. apollo è un lepidottero papilionide diffuso su tutte le Alpi, ma con distribuzione localizzata sugli Appennini. Specie monovoltina, alle nostre latitudini gli adulti volano da metà giugno a fine agosto e le femmine depongono le uova singolarmente su Cressulaceae, solitamente del genere Sedum. Lo studio ha previsto: (i) una fase di preparazione, nella quale sono state individuate le aree di presenza della specie in cui condurre, negli anni, i monitoraggi; (ii) una fase di raccolta dati in campo, in cui sono stati censiti gli adulti lungo transetti semi-quantitativi (6 repliche nel 2017 e 8 repliche nel 2018) e registrate le variabili biotiche ed abiotiche in 15 quadrati di conta (5x5m) per caratterizzare le aree di maggior presenza della specie; (iii) una fase di l'analisi statistica dei dati raccolti. In Val Varaita e Valle Po, nelle estati 2017 e 2018 sono stati censiti rispettivamente 219 e 98 adulti. La curva di volo si protrae da giugno ad agosto con un picco nella numerosità degli adulti nella prima settimana di luglio nel 2017 e nella terza di luglio nel 2018. La presenza degli adulti è influenzata dalla quota (K = 6,176; N = 11; df = 2; p = 0,046) e dalla pendenza (K = 7,671; N = 11; df = 2; p = 0,022) e dalla combinazione di pendenza, altezza dell'erba, densità di piante nutrici, abbondanza di piante da nettare e area delle patches. Le anomale condizioni metereologiche registrate a partire dalla primavera dell'anno 2018 potrebbero spiegare il decremento della numerosità degli adulti e soprattutto lo sfasamento nella fenologia degli adulti rilevato in Valle Po ed in Val Varaita. Anche se i dati raccolti saranno utili per definire e indirizzare le future azioni di conservazione, sarà necessario proseguire nel censimento degli adulti per poter trarre conclusioni robuste sullo stato di salute di P. apollo nel territorio del Parco del Monviso.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/102198