La neurogenesi è la formazione di nuove cellule nervose a partire da cellule progenitrici. Durante la neurogenesi embrionale si forma il sistema nervoso in tre fasi principali: la proliferazione, la migrazione e il differenziamento delle cellule neuronali. Queste fasi si conservano anche nella neurogenesi adulta. Le principali nicchie neurogeniche presenti nei mammiferi in grado di produrre nuovi neuroni si trovano nella zona subventricolare dei ventricoli laterali (SVZ) e nel giro dentato dell'ippocampo (DG): le cellule neoformate nella SVZ migrano verso il bulbo olfattivo, mentre quelle del DG si stabiliscono dove si sono formate. Il metodo del 14C è utilizzato per datare le cellule in cui è stato incorporato nel loro DNA, utile per sapere se siano andate incontro a divisione cellulare. Il marcatore BrdU è un analogo della timidina e si conserva lungo le mitosi: da qui la sua utilità. Marcatori come DCX e PSA-NCAM sono utilizzati per identificare le cellule neuronali immature nei campioni analizzati, mentre durante le diverse fasi di sviluppo esprimono marcatori diversi che permettono la loro identificazione. Nei mammiferi la nascita di nuovi neuroni è importante per l'apprendimento, la memoria, la plasticità sinaptica, il riconoscimento spaziale e di oggetti e il pattern separation. Alcuni stimoli esterni possono controllare il tasso di neurogenesi nell'individuo. Si studia la neurogenesi adulta soprattutto con la prospettiva di applicare i risultati in trattamenti terapeutici. L'ippocampo è molto studiato nei roditori per il suo legame con la salute cognitiva. Studi recenti affermano che la corsa abbia effetti positivi sulla neurogenesi ippocampale, la vascolarizzazione, la plasticità sinaptica e in alcuni casi su malattie neurodegenerative. Lo studio di Sorrels et al. afferma che la neurogenesi ippocampale nell'uomo si fermi finita l'infanzia, mentre lo studio di Boldrini et al. afferma che si protragga anche lungo l'età adulta: in tutti e due gli studi le analisi sono basate sull'espressione di marcatori quali DCX e PSA-NCAM. Articoli di commento cercano di analizzare le cause metodologiche e gli approcci utilizzati per definire come mai i risultati tra i due studi siano così discordanti. Per quanto riguarda la neurogenesi ippocampale in diverse specie, iniziando le analisi a partire dal momento del concepimento è possibile notare che tutte le specie sono soggette a picchi di neurogenesi, non tutti visibili partendo dal momento della nascita. Durante la seconda parte della vita la neurogenesi ha invece livelli più bassi e stabili in tutte le specie.

DIVERGENZE SULLA NEUROGENESI ADULTA NELL'UOMO E APPLICAZIONI SULLA SALUTE COGNITIVA

CARTA, GIORGIO
2018/2019

Abstract

La neurogenesi è la formazione di nuove cellule nervose a partire da cellule progenitrici. Durante la neurogenesi embrionale si forma il sistema nervoso in tre fasi principali: la proliferazione, la migrazione e il differenziamento delle cellule neuronali. Queste fasi si conservano anche nella neurogenesi adulta. Le principali nicchie neurogeniche presenti nei mammiferi in grado di produrre nuovi neuroni si trovano nella zona subventricolare dei ventricoli laterali (SVZ) e nel giro dentato dell'ippocampo (DG): le cellule neoformate nella SVZ migrano verso il bulbo olfattivo, mentre quelle del DG si stabiliscono dove si sono formate. Il metodo del 14C è utilizzato per datare le cellule in cui è stato incorporato nel loro DNA, utile per sapere se siano andate incontro a divisione cellulare. Il marcatore BrdU è un analogo della timidina e si conserva lungo le mitosi: da qui la sua utilità. Marcatori come DCX e PSA-NCAM sono utilizzati per identificare le cellule neuronali immature nei campioni analizzati, mentre durante le diverse fasi di sviluppo esprimono marcatori diversi che permettono la loro identificazione. Nei mammiferi la nascita di nuovi neuroni è importante per l'apprendimento, la memoria, la plasticità sinaptica, il riconoscimento spaziale e di oggetti e il pattern separation. Alcuni stimoli esterni possono controllare il tasso di neurogenesi nell'individuo. Si studia la neurogenesi adulta soprattutto con la prospettiva di applicare i risultati in trattamenti terapeutici. L'ippocampo è molto studiato nei roditori per il suo legame con la salute cognitiva. Studi recenti affermano che la corsa abbia effetti positivi sulla neurogenesi ippocampale, la vascolarizzazione, la plasticità sinaptica e in alcuni casi su malattie neurodegenerative. Lo studio di Sorrels et al. afferma che la neurogenesi ippocampale nell'uomo si fermi finita l'infanzia, mentre lo studio di Boldrini et al. afferma che si protragga anche lungo l'età adulta: in tutti e due gli studi le analisi sono basate sull'espressione di marcatori quali DCX e PSA-NCAM. Articoli di commento cercano di analizzare le cause metodologiche e gli approcci utilizzati per definire come mai i risultati tra i due studi siano così discordanti. Per quanto riguarda la neurogenesi ippocampale in diverse specie, iniziando le analisi a partire dal momento del concepimento è possibile notare che tutte le specie sono soggette a picchi di neurogenesi, non tutti visibili partendo dal momento della nascita. Durante la seconda parte della vita la neurogenesi ha invece livelli più bassi e stabili in tutte le specie.
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