The object of this work is the dressed sculptural group composed of the Virgin with the Child coming from the collegiate church of Bormio (near Sondrio) dedicated to the saints Gervasio and Protasio. It belongs to the tradition of dressed simulacra: statues and sculptures intended to be dressed as multi-material objects with a big historical artistic and anthropological importance and connected to a deep popular devotion across our peninsula from Middle Age to nowadays. The sculpture is on a painted wooden base and it is made up of a central part to which the head and a jointed arm have been applied; the visible parts are the only ones painted, in particular the feet, the forearms, the hands and the head. Both simulacra are completely dressed and there is a superimposition of different textile elements as blouses, dresses, and mantles which are decorated with trims, ribbons and cuffs. This work focuses on nine elements of the textile equipment (six pieces belong to the Virgin and three to the Child) and first of all looks at a general historical artistic analysis about dressed simulacra concerning their production and use over time. Then, there is a deep study of the state of conservation and of the technique of all elements to know and understand the nature of the materials composing the textile. The planning of intervention had several phases: graphic and photographic documentation removing the textile elements, no invasive and micro invasive scientific analysis before the intervention, dry-cleaning and wet-cleaning test, strengthening with needle, suggestions about storage and how to preserve the work correctly. The philosophy of this study was based on the respect of the work passing through the time preserving the textile and making some additions to value this type of artifacts. The study and the conservation work on this group of sculptures has been guided by a deep regard about the belonging to the popular culture.

L'oggetto di questo elaborato è il gruppo scultoreo vestito raffigurante la Madonna con bambino proveniente dalla chiesa collegiata di Bormio (SO) dedicata ai santi Gervasio e Protasio. Il manufatto appartiene alla tradizione dei simulacri vestiti: statue e sculture destinate alla vestizione che nascono come oggetti polimaterici dal grande valore storico artistico e antropologico legato ad un'arcaica devozione popolare diffusa in tutta la penisola dal Medioevo ai giorni nostri. La scultura, che posa su un basamento ligneo dipinto è costituita da un corpo centrale al quale è stata applicata la testa ed un braccio snodabile, ed è dipinta esclusivamente nelle parti che rimangono a vista ovvero piedi, avambracci, mani e testa. Entrambi i simulacri sono completamente vestiti, sovrapponendo elementi tessili come camiciole, abiti e manti decorati con galloni, nastri e polsini. Il presente lavoro, incentrato sui nove elementi del corredo tessile (di cui sei relativi alla Vergine e tre al bambino), si struttura in un primo inquadramento storico artistico generale sui simulacri vestiti, legato alla loro produzione e uso nel tempo. Prosegue con una lettura approfondita dello stato di conservazione e con un accurato studio della tecnica esecutiva di tutti gli elementi per conoscere e comprendere la natura dei materiali costituenti il corredo tessile. La progettazione dell'intervento si è articolata nelle seguenti fasi: documentazione grafica e fotografica (contemporaneamente alle operazioni di svestizione, necessarie per una prima valutazione dell'opera), analisi scientifiche non invasive e micro invasive preliminari all'intervento, test di pulitura a secco ed a umido, consolidamento ad ago e proposte per l'immagazzinaggio e la corretta conservazione dell'opera. La filosofia dell'intervento è stata basata sul rispetto del passaggio dell'opera nel tempo attraverso il mantenimento degli elementi tessili e delle aggiunte nell'ottica della valorizzazione di questa tipologia di manufatto. Un sentimento di rispettosa attenzione ha guidato lo studio e soprattutto l'intervento di restauro conservativo sulla coppia scultorea in quanto inserita in un contesto di appartenenza per cui è indiscutibilmente legata alla cultura popolare.

Il corredo tessile di un gruppo scultoreo della Valtellina. Studio e restauro.

GUARNASCHELLI, LORENZO
2018/2019

Abstract

L'oggetto di questo elaborato è il gruppo scultoreo vestito raffigurante la Madonna con bambino proveniente dalla chiesa collegiata di Bormio (SO) dedicata ai santi Gervasio e Protasio. Il manufatto appartiene alla tradizione dei simulacri vestiti: statue e sculture destinate alla vestizione che nascono come oggetti polimaterici dal grande valore storico artistico e antropologico legato ad un'arcaica devozione popolare diffusa in tutta la penisola dal Medioevo ai giorni nostri. La scultura, che posa su un basamento ligneo dipinto è costituita da un corpo centrale al quale è stata applicata la testa ed un braccio snodabile, ed è dipinta esclusivamente nelle parti che rimangono a vista ovvero piedi, avambracci, mani e testa. Entrambi i simulacri sono completamente vestiti, sovrapponendo elementi tessili come camiciole, abiti e manti decorati con galloni, nastri e polsini. Il presente lavoro, incentrato sui nove elementi del corredo tessile (di cui sei relativi alla Vergine e tre al bambino), si struttura in un primo inquadramento storico artistico generale sui simulacri vestiti, legato alla loro produzione e uso nel tempo. Prosegue con una lettura approfondita dello stato di conservazione e con un accurato studio della tecnica esecutiva di tutti gli elementi per conoscere e comprendere la natura dei materiali costituenti il corredo tessile. La progettazione dell'intervento si è articolata nelle seguenti fasi: documentazione grafica e fotografica (contemporaneamente alle operazioni di svestizione, necessarie per una prima valutazione dell'opera), analisi scientifiche non invasive e micro invasive preliminari all'intervento, test di pulitura a secco ed a umido, consolidamento ad ago e proposte per l'immagazzinaggio e la corretta conservazione dell'opera. La filosofia dell'intervento è stata basata sul rispetto del passaggio dell'opera nel tempo attraverso il mantenimento degli elementi tessili e delle aggiunte nell'ottica della valorizzazione di questa tipologia di manufatto. Un sentimento di rispettosa attenzione ha guidato lo studio e soprattutto l'intervento di restauro conservativo sulla coppia scultorea in quanto inserita in un contesto di appartenenza per cui è indiscutibilmente legata alla cultura popolare.
ITA
The object of this work is the dressed sculptural group composed of the Virgin with the Child coming from the collegiate church of Bormio (near Sondrio) dedicated to the saints Gervasio and Protasio. It belongs to the tradition of dressed simulacra: statues and sculptures intended to be dressed as multi-material objects with a big historical artistic and anthropological importance and connected to a deep popular devotion across our peninsula from Middle Age to nowadays. The sculpture is on a painted wooden base and it is made up of a central part to which the head and a jointed arm have been applied; the visible parts are the only ones painted, in particular the feet, the forearms, the hands and the head. Both simulacra are completely dressed and there is a superimposition of different textile elements as blouses, dresses, and mantles which are decorated with trims, ribbons and cuffs. This work focuses on nine elements of the textile equipment (six pieces belong to the Virgin and three to the Child) and first of all looks at a general historical artistic analysis about dressed simulacra concerning their production and use over time. Then, there is a deep study of the state of conservation and of the technique of all elements to know and understand the nature of the materials composing the textile. The planning of intervention had several phases: graphic and photographic documentation removing the textile elements, no invasive and micro invasive scientific analysis before the intervention, dry-cleaning and wet-cleaning test, strengthening with needle, suggestions about storage and how to preserve the work correctly. The philosophy of this study was based on the respect of the work passing through the time preserving the textile and making some additions to value this type of artifacts. The study and the conservation work on this group of sculptures has been guided by a deep regard about the belonging to the popular culture.
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