The Rubber Hand Illusion (RHI) experimental paradigm, described for the first time by Botvinick and Cohen (1998), has proved to be a topic of great interest in research on the multisensory integration and body representation. This phenomenon implies a sensation of altered bodily perception, in which an external object is illusorily perceived as an integral part of one's body. The present study aims to verify whether it is possible to incorporate artificial hands of different physical sizes (underweight, normal weight and overweight hands) while maintaining the ecological proportions of the human hand. We explored the modalities of incorporation of the different hands and the possible correlation to individual psychological factors such as body dissatisfaction and attitude towards people with obesity, investigated through the SCOFF questionnaires (Morgan, Reid, Lacey, 2000), BUT - Body Uneasiness Test (Cuzzolaro et al., 2006) and I-ATOP - Attitudes Toward Obese Persons questionnaire (Zagaria et al, 2022). In this study we analysed both an implicit and an explicit component, respectively represented by the proprioceptive drift (i.e., proprioceptive shift towards the plastic hand) and the embodization questionnaire. Concerning the proprioceptive drift, the results showed that the Rubber Hand Illusion can be successfully induced even using artificial hands of different sizes in healthy individuals, as suggested by a greater proprioceptive error detected in the synchronous condition than in the asynchronous one, indicating a recalibration of own hand proprioception with a major shift towards the artificial hand. Instead, as regards the explicit component of the Rubber Hand Illusion, represented by the embodization questionnaire, no modulation was detected based on the different hand sizes. The obtained results seem to indicate that the susceptibility to the illusion is not related to the size of the rubber hand, since the effect was observed for all three different sizes of hands we used. As regards the correlation between the susceptibility to rubber hand illusion and the psychological constructs, we found significant relationships with body dissatisfaction, measured by BUT-Body Uneasiness Test (Cuzzolaro et al., 2006). Specifically, a greater embodiment of the underweight hand (Uw-RHI) was significantly related to a lower level of weight phobia (fear of gaining weight or being overweight) and a lower level of body image concerns (physical appearance). In conclusion, this research provides a methodological modification to the Rubber Hand Illusion paradigm and adds new perspectives on the relationship between body size, psychological factors and the experience of the illusion, contributing to the understanding of embodiment mechanisms and the effect of hand size on the Rubber Hand Illusion.
Il paradigma sperimentale della Rubber Hand Illusion (RHI), descritto per la prima volta da Botvinick e Cohen (1998), si è rivelato un tema di grande interesse nella ricerca sulla percezione e la rappresentazione del corpo. Questo fenomeno implica una sensazione di alterazione della percezione corporea, in cui un oggetto esterno viene illusoriamente percepito come parte integrante del proprio corpo. Il presente studio mira a verificare se sia possibile incorporare mani artificiali di diverse dimensioni fisiche (mano sottopeso, normopeso e sovrappeso) mantenendo le proporzioni ecologiche della mano umana. Sono state esplorate le modalità di incorporazione delle diverse mani e l’eventuale correlazione a fattori psicologici individuali come l’insoddisfazione corporea e l’attitudine nei confronti delle persone affette da obesità, indagati attraverso i questionari SCOFF (Morgan, Reid, Lacey, 2000), BUT - Body Uneasiness Test (Cuzzolaro et al., 2006) e I-ATOP - Attitudes Toward Obese Persons questionnaire (Zagaria et al 2022). È stata analizzata una componente implicita, rappresentata dal drift propriocettivo, e una esplicita misurata attraverso un questionario di embodizzazione. Per quanto riguarda il drift propriocettivo, i risultati hanno mostrato che la Rubber Hand Illusion può essere indotta con successo anche utilizzando mani artificiali di dimensioni diverse negli individui sani, come suggerito da un errore propriocettivo maggiore rilevato nella condizione sincrona rispetto alla condizione asincrona, che indica una ricalibrazione propriocettiva della posizione della propria mano con uno spostamento verso la mano artificiale. Invece, per quanto riguarda la componente esplicita della Rubber Hand Illusion rappresentata dal questionario sull’embodizzazione, non è stata rilevata alcuna modulazione sulla base delle diverse dimensioni delle mani. I risultati ottenuti sembrano indicare che la suscettibilità all'illusione non sembra essere relata alle dimensioni corporee della mano di gomma, poiché l’effetto è stato osservato per tutte e tre le diverse dimensioni delle mani utilizzate. Per quanto riguarda la relazione tra la suscettibilità all’illusione e i costrutti psicologici indagati, abbiamo ritrovato delle relazioni significative con l’insoddisfazione corporea, misurata per mezzo del BUT- Body Uneasiness Test (Cuzzolaro et al., 2006). Nello specifico, un’embodizzazione maggiore della mano sottopeso (Uw-RHI) è significativamente correlata ad un livello inferiore di weight phobia (paura di prendere peso o essere in sovrappeso) e ad un livello inferiore di body image concerns (preoccupazioni legate all'aspetto fisico). In conclusione, questa ricerca fornisce una modifica metodologica del paradigma della Rubber Hand Illusion e aggiunge nuove prospettive sulla relazione tra dimensione corporea, fattori psicologici e l'esperienza dell'illusione, contribuendo alla comprensione dei meccanismi di embodiment e dell'effetto della dimensione della mano sulla Rubber Hand Illusion.
Modifica metodologica al paradigma sperimentale della Rubber Hand Illusion: implementazione di mani di diverse dimensioni e correlazioni psicologiche
GRANCHI, GAIA
2022/2023
Abstract
Il paradigma sperimentale della Rubber Hand Illusion (RHI), descritto per la prima volta da Botvinick e Cohen (1998), si è rivelato un tema di grande interesse nella ricerca sulla percezione e la rappresentazione del corpo. Questo fenomeno implica una sensazione di alterazione della percezione corporea, in cui un oggetto esterno viene illusoriamente percepito come parte integrante del proprio corpo. Il presente studio mira a verificare se sia possibile incorporare mani artificiali di diverse dimensioni fisiche (mano sottopeso, normopeso e sovrappeso) mantenendo le proporzioni ecologiche della mano umana. Sono state esplorate le modalità di incorporazione delle diverse mani e l’eventuale correlazione a fattori psicologici individuali come l’insoddisfazione corporea e l’attitudine nei confronti delle persone affette da obesità, indagati attraverso i questionari SCOFF (Morgan, Reid, Lacey, 2000), BUT - Body Uneasiness Test (Cuzzolaro et al., 2006) e I-ATOP - Attitudes Toward Obese Persons questionnaire (Zagaria et al 2022). È stata analizzata una componente implicita, rappresentata dal drift propriocettivo, e una esplicita misurata attraverso un questionario di embodizzazione. Per quanto riguarda il drift propriocettivo, i risultati hanno mostrato che la Rubber Hand Illusion può essere indotta con successo anche utilizzando mani artificiali di dimensioni diverse negli individui sani, come suggerito da un errore propriocettivo maggiore rilevato nella condizione sincrona rispetto alla condizione asincrona, che indica una ricalibrazione propriocettiva della posizione della propria mano con uno spostamento verso la mano artificiale. Invece, per quanto riguarda la componente esplicita della Rubber Hand Illusion rappresentata dal questionario sull’embodizzazione, non è stata rilevata alcuna modulazione sulla base delle diverse dimensioni delle mani. I risultati ottenuti sembrano indicare che la suscettibilità all'illusione non sembra essere relata alle dimensioni corporee della mano di gomma, poiché l’effetto è stato osservato per tutte e tre le diverse dimensioni delle mani utilizzate. Per quanto riguarda la relazione tra la suscettibilità all’illusione e i costrutti psicologici indagati, abbiamo ritrovato delle relazioni significative con l’insoddisfazione corporea, misurata per mezzo del BUT- Body Uneasiness Test (Cuzzolaro et al., 2006). Nello specifico, un’embodizzazione maggiore della mano sottopeso (Uw-RHI) è significativamente correlata ad un livello inferiore di weight phobia (paura di prendere peso o essere in sovrappeso) e ad un livello inferiore di body image concerns (preoccupazioni legate all'aspetto fisico). In conclusione, questa ricerca fornisce una modifica metodologica del paradigma della Rubber Hand Illusion e aggiunge nuove prospettive sulla relazione tra dimensione corporea, fattori psicologici e l'esperienza dell'illusione, contribuendo alla comprensione dei meccanismi di embodiment e dell'effetto della dimensione della mano sulla Rubber Hand Illusion.File | Dimensione | Formato | |
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