In my thesis, Leopardi, Mazzini and Italians on the threshold of a new epoch: the (opposite and complementary) newness of a lucid, discouraging examination and of an ideal ethical-political point of view, I compare two of the most important Italian poets and philosophers of that time, Giacomo Leopardi and Giuseppe Mazzini. I do that aiming to retrace the main philosophical and sociological trends of that time. In the XIX century in Italy both industrial revolution and unifying movements, Risorgimento of Italy, take place. The result is a climate of instability in which any certainty from the past loses its value. While Leopardi considers that the new form of society is essentially immoral compared to the glorious ancient society, Mazzini believes that throughout history man has always progressed improving himself, and therefore the human development coincides with the achievement of a fairer society. By analyzing Leopardi's Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl'Italiani which is an disenchanted observation of the immoral Italian condition and Mazzini's Doveri dell'uomo, a sort of rulebook to make Italy - but not only - a better place for every inhabitant, it is evident that the two authors represent two opposing visions of the society and the future. Furthermore, I focus on the importance of those two brilliant men have had since their death until nowadays. Whereas Leopardi's fame has sharply increased in the last centuries and he is said one of the best Italian philosophers, Mazzini's thought has been sidelined and so underestimated that the visionary is more known abroad than in Italy. In conclusion, I dare a paragon between the past and the contemporary situation. In fact, between the two there are some similarity, such as the ongoing technological revolution or the spread of independent or unifying beliefs all around Italy and Eu - and not only. Finally the two works may enable us to understand how we have faced the past situation and how we should tackle wisely ours.
Nella mia tesi, Leopardi, Mazzini e gli italiani alle soglie di una nuova epoca: attualità (opposta e complementare) di una lucida, sconfortante diagnosi e di una ideale visione etico politica, confronto due dei più significativi punti di vista dell'Ottocento, quello di Giacomo Leopardi, poeta e filosofo, e quello di Giuseppe Mazzini, visionario e ideologo. L'obiettivo è di ripercorrere le principali tendenze filosofiche e sociologiche di quel tempo tra coloro che sono consci del cambiamento imminente. Nel XIX secolo, infatti, in Italia hanno luogo sia la rivoluzione industriale sia il Risorgimento d'Italia. Ne consegue un clima di instabilità, in cui ogni certezza del passato perde valore. Mentre Leopardi ritiene che la nuova forma di società sia essenzialmente immorale rispetto alla gloriosa società antica, Mazzini crede che nel corso della storia l'uomo abbia sempre progredito migliorando se stesso, e quindi che lo sviluppo umano debba coincidere con il raggiungimento di una società più giusta. Analizzando dal punto di vista letterario sia il Discorso di Leopardi sopra lo stato presente dei costumi degl'Italiani, che è un'osservazione disincantata della condizione immorale italiana, sia i Doveri dell'uomo di Mazzini, una sorta di decalogo per rendere l'Italia - ma non solo - un posto migliore per ogni suo cittadino, è evidente che i due autori, seppur condividano, con diversa intensità, l'idea che l'unità d'Italia sia necessaria per riscattare la penisola, hanno due visioni opposte della società e del futuro. Inoltre, mi concentro sull'importanza che questi due geni italiani hanno avuto dalla loro morte fino ai giorni nostri. Mentre la fama di Leopardi è notevolmente accresciuta negli ultimi secoli, tanto che oggi è ritenuto uno dei migliori filosofi e poeti italiani, il pensiero di Mazzini è stato messo da parte e così sottovalutato che il visionario è più conosciuto all'estero che in Italia. In conclusione, paragono la situazione italiana di quell'epoca a quella contemporanea. In effetti, si possono trovare alcune somiglianze, come, ad esempio, l'attuarsi di una rivoluzione: allora quella industriale, oggi quella tecnologica. Il confronto tra le due opere potrebbe consentirci di capire come abbiamo affrontato la situazione passata e come le scelte che furono prese abbiano influenzato il nostro presente, e per diventare un insegnamento per affrontare saggiamente la sfida del nostro secolo.
Leopardi, Mazzini e gli italiani alle soglie di una nuova epoca: attualità (opposta e complementare) di una lucida, sconfortante diagnosi e di una ideale visione etico politica
ALETTO, FRANCESCA BENEDETTA
2019/2020
Abstract
Nella mia tesi, Leopardi, Mazzini e gli italiani alle soglie di una nuova epoca: attualità (opposta e complementare) di una lucida, sconfortante diagnosi e di una ideale visione etico politica, confronto due dei più significativi punti di vista dell'Ottocento, quello di Giacomo Leopardi, poeta e filosofo, e quello di Giuseppe Mazzini, visionario e ideologo. L'obiettivo è di ripercorrere le principali tendenze filosofiche e sociologiche di quel tempo tra coloro che sono consci del cambiamento imminente. Nel XIX secolo, infatti, in Italia hanno luogo sia la rivoluzione industriale sia il Risorgimento d'Italia. Ne consegue un clima di instabilità, in cui ogni certezza del passato perde valore. Mentre Leopardi ritiene che la nuova forma di società sia essenzialmente immorale rispetto alla gloriosa società antica, Mazzini crede che nel corso della storia l'uomo abbia sempre progredito migliorando se stesso, e quindi che lo sviluppo umano debba coincidere con il raggiungimento di una società più giusta. Analizzando dal punto di vista letterario sia il Discorso di Leopardi sopra lo stato presente dei costumi degl'Italiani, che è un'osservazione disincantata della condizione immorale italiana, sia i Doveri dell'uomo di Mazzini, una sorta di decalogo per rendere l'Italia - ma non solo - un posto migliore per ogni suo cittadino, è evidente che i due autori, seppur condividano, con diversa intensità, l'idea che l'unità d'Italia sia necessaria per riscattare la penisola, hanno due visioni opposte della società e del futuro. Inoltre, mi concentro sull'importanza che questi due geni italiani hanno avuto dalla loro morte fino ai giorni nostri. Mentre la fama di Leopardi è notevolmente accresciuta negli ultimi secoli, tanto che oggi è ritenuto uno dei migliori filosofi e poeti italiani, il pensiero di Mazzini è stato messo da parte e così sottovalutato che il visionario è più conosciuto all'estero che in Italia. In conclusione, paragono la situazione italiana di quell'epoca a quella contemporanea. In effetti, si possono trovare alcune somiglianze, come, ad esempio, l'attuarsi di una rivoluzione: allora quella industriale, oggi quella tecnologica. Il confronto tra le due opere potrebbe consentirci di capire come abbiamo affrontato la situazione passata e come le scelte che furono prese abbiano influenzato il nostro presente, e per diventare un insegnamento per affrontare saggiamente la sfida del nostro secolo.File | Dimensione | Formato | |
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