A seguito della deindustrializzazione e della nascita delle economie post-industriali, l'Italia si è trovata a fronteggiare un paesaggio ormai cambiato e saturo di costruzioni nate per rispondere alle esigenze del settore secondario. Perciò, seguendo un modello già ampiamente sperimentato in altre parti del mondo dal Secondo Dopoguerra in poi, primi tra tutti gli Stati Uniti, è stata necessaria una riqualificazione paesaggistica che tenesse conto dell'enorme quantità di siti industriali ormai in disuso. Le numerose esperienze europee, e soprattutto il modello statunitense, hanno posto le basi per la creazione di una nuova estetica, che si contrappone al classicismo tipico del marchio turistico italiano, per puntare su una proposta più sensibile alle ricerche di arte contemporanea e inserita in contesti non primariamente votati alle esposizioni artistiche. Lo scopo della ricerca è quello di andare ad indagare lo sviluppo italiano di tale tendenza, prendendo in considerazione i casi sviluppatisi in due città di punta dell'arte contemporanea in Italia: Torino e Milano. Qui saranno presi come casi di studio diversi esempi di riqualificazione di ex siti industriali, andando ad indagare i vari passaggi che li hanno portati a diventare dei punti di riferimento importanti per l'avanguardia artistica. In particolare, saranno condotte delle interviste volte a ricercare le ragioni e i contesti in cui i progetti sono andati a inserirsi, da quelli sociologici a quelli urbanistici ed economici. Infine, la ricerca si sposterà su un'ipotesi di progettazione di riqualifica di un'ex fabbrica che, tenendo conto dei casi precedentemente studiati, si vada ad inserire in un territorio solo da pochissimo oggetto di ingenti investimenti per la riqualificazione di siti industriali: Matera. Il risultato derivante dall'analisi delle diverse esperienze italiane può essere utile per delineare l'attuale offerta artistica rivolta sia al pubblico autoctono sia a quello straniero, e a comprendere meglio la possibile strada futura da intraprendere per migliorare la proposta culturale globale e per sostituire all'ulteriore edificazione un recupero degli edifici non solo strutturale, ma anche storico e memoriale.
La riconversione degli spazi industriali in centri culturali e artistici
NOIA, OLGA
2018/2019
Abstract
A seguito della deindustrializzazione e della nascita delle economie post-industriali, l'Italia si è trovata a fronteggiare un paesaggio ormai cambiato e saturo di costruzioni nate per rispondere alle esigenze del settore secondario. Perciò, seguendo un modello già ampiamente sperimentato in altre parti del mondo dal Secondo Dopoguerra in poi, primi tra tutti gli Stati Uniti, è stata necessaria una riqualificazione paesaggistica che tenesse conto dell'enorme quantità di siti industriali ormai in disuso. Le numerose esperienze europee, e soprattutto il modello statunitense, hanno posto le basi per la creazione di una nuova estetica, che si contrappone al classicismo tipico del marchio turistico italiano, per puntare su una proposta più sensibile alle ricerche di arte contemporanea e inserita in contesti non primariamente votati alle esposizioni artistiche. Lo scopo della ricerca è quello di andare ad indagare lo sviluppo italiano di tale tendenza, prendendo in considerazione i casi sviluppatisi in due città di punta dell'arte contemporanea in Italia: Torino e Milano. Qui saranno presi come casi di studio diversi esempi di riqualificazione di ex siti industriali, andando ad indagare i vari passaggi che li hanno portati a diventare dei punti di riferimento importanti per l'avanguardia artistica. In particolare, saranno condotte delle interviste volte a ricercare le ragioni e i contesti in cui i progetti sono andati a inserirsi, da quelli sociologici a quelli urbanistici ed economici. Infine, la ricerca si sposterà su un'ipotesi di progettazione di riqualifica di un'ex fabbrica che, tenendo conto dei casi precedentemente studiati, si vada ad inserire in un territorio solo da pochissimo oggetto di ingenti investimenti per la riqualificazione di siti industriali: Matera. Il risultato derivante dall'analisi delle diverse esperienze italiane può essere utile per delineare l'attuale offerta artistica rivolta sia al pubblico autoctono sia a quello straniero, e a comprendere meglio la possibile strada futura da intraprendere per migliorare la proposta culturale globale e per sostituire all'ulteriore edificazione un recupero degli edifici non solo strutturale, ma anche storico e memoriale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/101903