Il Mesotelioma Maligno (MM) è una rara neoplasia che si caratterizza per la sua prognosi infausta (Marinaccio et al., 2016) e per l’eziologia fortemente connessa all’esposizione lavorativa ad asbesto (Mirabelli et al., 2007). A 31 anni dalla messa al bando dell’utilizzo e produzione di amianto in Italia risulta fondamentale riflettere sull’impatto psicologico della convivenza con MM sia per chi riceve la diagnosi, sia per coloro che se ne prendono cura, sull’impatto disregolante di un tale cambiamento sulla qualità di vita e sulla salute mentale. Nello specifico, le evidenze rispetto all’impatto destabilizzante della realtà del MM sui pazienti e sui loro caregivers conducono a una riflessione approfondita non solo sulla presa in carico psicologica di entrambi, ma anche sull’accesso alle cure e ai servizi. Con questi obiettivi è stato sviluppato il Mesothelioma Psychological Distress Tool versione pazienti e caregivers, con l'obiettivo di misurare il distress psicologico di chi ha una diagnosi di MM e di chi se ne prende cura. I due questionari self report sono stati costruiti dal Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Torino, e lo studio che concerne la loro validazione è di tipo osservazionale multicentrico prospettico. Le analisi confermatorie hanno individuato, rispettivamente, una struttura unifattoriale per il MPDT-C (Traumatic Stress) e una struttura bifattoriale per il MPDT-P (Claims for Justice, Traumatic Stress Reactions). I risultati delle analisi statistiche evidenziano le differenze nella risposta agli item dei pazienti e dei caregivers reclutati a partire da Alessandria e Casale Monferrato rispetto ai soggetti provenienti dagli altri centri partecipanti. A Casale, infatti, la realtà del Mesotelioma Maligno e delle morti connesse all’amianto risultano talmente radicate nella quotidianità degli individui da aver sviluppato massicce resistenze profondamente legate agli aspetti resilienti manifestati dalla comunità Casalese, una spinta alla sopravvivenza che tuttavia contribuisce a mantenere il trauma, senza trasformarlo (Ambrosiano, 2016). La tendenza ad esprimere con più facilità il bisogno di giustizia per quanto accaduto viene confermata anche a livello generale dai punteggi totali medi di scala: la scala Claims for Justice del MPDT-P riporta il punteggio medio più elevato. Differentemente, gli aspetti traumatici emergono con minore intensità sia nei pazienti che nei caregivers, dimostrando la presenza di aspetti alessitimici connessi all’impatto disregolante delle emozioni associate alla convivenza con la malattia.
Valutare il vissuto psicologico di pazienti affetti da Mesotelioma Maligno e dei loro caregivers: Il Mesothelioma Psychological Distress Tool
FRANCIOSO, GIULIA
2022/2023
Abstract
Il Mesotelioma Maligno (MM) è una rara neoplasia che si caratterizza per la sua prognosi infausta (Marinaccio et al., 2016) e per l’eziologia fortemente connessa all’esposizione lavorativa ad asbesto (Mirabelli et al., 2007). A 31 anni dalla messa al bando dell’utilizzo e produzione di amianto in Italia risulta fondamentale riflettere sull’impatto psicologico della convivenza con MM sia per chi riceve la diagnosi, sia per coloro che se ne prendono cura, sull’impatto disregolante di un tale cambiamento sulla qualità di vita e sulla salute mentale. Nello specifico, le evidenze rispetto all’impatto destabilizzante della realtà del MM sui pazienti e sui loro caregivers conducono a una riflessione approfondita non solo sulla presa in carico psicologica di entrambi, ma anche sull’accesso alle cure e ai servizi. Con questi obiettivi è stato sviluppato il Mesothelioma Psychological Distress Tool versione pazienti e caregivers, con l'obiettivo di misurare il distress psicologico di chi ha una diagnosi di MM e di chi se ne prende cura. I due questionari self report sono stati costruiti dal Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Torino, e lo studio che concerne la loro validazione è di tipo osservazionale multicentrico prospettico. Le analisi confermatorie hanno individuato, rispettivamente, una struttura unifattoriale per il MPDT-C (Traumatic Stress) e una struttura bifattoriale per il MPDT-P (Claims for Justice, Traumatic Stress Reactions). I risultati delle analisi statistiche evidenziano le differenze nella risposta agli item dei pazienti e dei caregivers reclutati a partire da Alessandria e Casale Monferrato rispetto ai soggetti provenienti dagli altri centri partecipanti. A Casale, infatti, la realtà del Mesotelioma Maligno e delle morti connesse all’amianto risultano talmente radicate nella quotidianità degli individui da aver sviluppato massicce resistenze profondamente legate agli aspetti resilienti manifestati dalla comunità Casalese, una spinta alla sopravvivenza che tuttavia contribuisce a mantenere il trauma, senza trasformarlo (Ambrosiano, 2016). La tendenza ad esprimere con più facilità il bisogno di giustizia per quanto accaduto viene confermata anche a livello generale dai punteggi totali medi di scala: la scala Claims for Justice del MPDT-P riporta il punteggio medio più elevato. Differentemente, gli aspetti traumatici emergono con minore intensità sia nei pazienti che nei caregivers, dimostrando la presenza di aspetti alessitimici connessi all’impatto disregolante delle emozioni associate alla convivenza con la malattia.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/101879