The human immunodeficiency virus continues to be a global public health problem, according to reports from UNAIDS, a United Nations program to accelerate, intensify and coordinate global action against the HIV and AIDS epidemic, it is estimated that in 2021 compared to 38.4 million people living with the virus, there were 1.5 million new diagnoses. Of the 38.4 million people living with HIV infection, 36.7 million are adults and 1.7 million are children under the age of 15; 54 percent of the cases are in the female population. By the end of December 2021, 28.7 million people with HIV had accessed antiretroviral therapy, 75% of the total. In 2021, 81% of pregnant women accessed antiretroviral therapies to prevent transmission of the virus to the unborn child. The number of deaths per year continues to decline, mainly as a result of combination antiretroviral therapies, 650,000 deaths were recorded in 2021. An estimated 5.9 million people worldwide do not know their HIV positivity. People diagnosed and living with HIV who are not on treatment or have persistent viremia are at health risk and are estimated to account for two-thirds of all new HIV infections (Shuman et al., 2017). The first long-acting injectable ART (antiretroviral) drug for HIV-1 was introduced in 2021. The drug is composed of cabotegravir + slow-release rilpivirine (CAB + RPV LA), this major change has made it possible to switch from daily ART intake, to a treatment regimen of 4 to 8 weeks (Chounta, 2021). The purpose of this study is to analyze and evaluate the psychological aspects involved in patients living with HIV being treated with long-acting antiretroviral therapy in a longitudinal study, conducted at the Department of Infectious Diseases of the University Clinic of the Amedeo di Savoia Hospital - ASL City of Turin.

Il virus dell'immunodeficienza umana continua ad essere un problema per la salute pubblica mondiale, secondo quanto riferito dall’UNAIDS, programma delle Nazioni Unite per accelerare, intensificare e coordinare l'azione globale contro l'epidemia di HIV e AIDS, si stima che nel 2021 a fronte di 38,4 milioni di persone che vivono con il virus, ci siano state 1,5 milioni di nuove diagnosi. Dei 38,4 milioni di persone che vivono con l’infezione da HIV, 36,7 milioni sono adulti e 1,7 milioni sono bambini con meno di 15 anni, il 54% dei casi riguarda la popolazione femminile. Alla fine di dicembre 2021, 28,7 milioni di persone con l’HIV hanno avuto accesso alle terapie antiretrovirali, il 75% del totale. Nel 2021, l’81% delle donne in gravidanza ha avuto accesso alle terapie antiretrovirali per prevenire la trasmissione del virus al nascituro. Il numero di decessi per anno continua a diminuire, principalmente per effetto delle terapie antiretrovirali combinate, nel 2021 sono stati registrati 650.000 decessi. Si stima che nel mondo circa 5,9 milioni di persone non conoscono la loro positività all’HIV. Le persone con diagnosi e vita da HIV, che non sono in cura o hanno una viremia persistente, sono a rischio di salute e si stima che rappresentino i due terzi di tutte le nuove infezioni da HIV (Shuman et al., 2017). Nel 2021 è stato introdotto il primo farmaco ART (antiretrovirale) iniettabile a lunga durata d'azione per l'HIV-1. Il farmaco è composto da cabotegravir + rilpivirina a lento rilascio (CAB + RPV LA), questo importante cambiamento ha reso possibile il passaggio dall’assunzione quotidiana della terapia ART, ad un regime terapeutico che prevede una somministrazione da 4 ad 8 settimane (Chounta, 2021). Lo scopo di questo studio è analizzare e valutare gli aspetti psicologici coinvolti in pazienti che vivono con HIV in trattamento con terapia antiretrovirale a lunga azione in uno studio longitudinale, condotto presso il Reparto di Malattie Infettive della Clinica Universitaria dell’Ospedale Amedeo di Savoia – ASL Città di Torino.

Aspetti psicologici in pazienti che vivono con HIV in trattamento con terapia antiretrovirale a lunga azione: uno studio longitudinale

TETTI, UGO
2022/2023

Abstract

Il virus dell'immunodeficienza umana continua ad essere un problema per la salute pubblica mondiale, secondo quanto riferito dall’UNAIDS, programma delle Nazioni Unite per accelerare, intensificare e coordinare l'azione globale contro l'epidemia di HIV e AIDS, si stima che nel 2021 a fronte di 38,4 milioni di persone che vivono con il virus, ci siano state 1,5 milioni di nuove diagnosi. Dei 38,4 milioni di persone che vivono con l’infezione da HIV, 36,7 milioni sono adulti e 1,7 milioni sono bambini con meno di 15 anni, il 54% dei casi riguarda la popolazione femminile. Alla fine di dicembre 2021, 28,7 milioni di persone con l’HIV hanno avuto accesso alle terapie antiretrovirali, il 75% del totale. Nel 2021, l’81% delle donne in gravidanza ha avuto accesso alle terapie antiretrovirali per prevenire la trasmissione del virus al nascituro. Il numero di decessi per anno continua a diminuire, principalmente per effetto delle terapie antiretrovirali combinate, nel 2021 sono stati registrati 650.000 decessi. Si stima che nel mondo circa 5,9 milioni di persone non conoscono la loro positività all’HIV. Le persone con diagnosi e vita da HIV, che non sono in cura o hanno una viremia persistente, sono a rischio di salute e si stima che rappresentino i due terzi di tutte le nuove infezioni da HIV (Shuman et al., 2017). Nel 2021 è stato introdotto il primo farmaco ART (antiretrovirale) iniettabile a lunga durata d'azione per l'HIV-1. Il farmaco è composto da cabotegravir + rilpivirina a lento rilascio (CAB + RPV LA), questo importante cambiamento ha reso possibile il passaggio dall’assunzione quotidiana della terapia ART, ad un regime terapeutico che prevede una somministrazione da 4 ad 8 settimane (Chounta, 2021). Lo scopo di questo studio è analizzare e valutare gli aspetti psicologici coinvolti in pazienti che vivono con HIV in trattamento con terapia antiretrovirale a lunga azione in uno studio longitudinale, condotto presso il Reparto di Malattie Infettive della Clinica Universitaria dell’Ospedale Amedeo di Savoia – ASL Città di Torino.
ITA
The human immunodeficiency virus continues to be a global public health problem, according to reports from UNAIDS, a United Nations program to accelerate, intensify and coordinate global action against the HIV and AIDS epidemic, it is estimated that in 2021 compared to 38.4 million people living with the virus, there were 1.5 million new diagnoses. Of the 38.4 million people living with HIV infection, 36.7 million are adults and 1.7 million are children under the age of 15; 54 percent of the cases are in the female population. By the end of December 2021, 28.7 million people with HIV had accessed antiretroviral therapy, 75% of the total. In 2021, 81% of pregnant women accessed antiretroviral therapies to prevent transmission of the virus to the unborn child. The number of deaths per year continues to decline, mainly as a result of combination antiretroviral therapies, 650,000 deaths were recorded in 2021. An estimated 5.9 million people worldwide do not know their HIV positivity. People diagnosed and living with HIV who are not on treatment or have persistent viremia are at health risk and are estimated to account for two-thirds of all new HIV infections (Shuman et al., 2017). The first long-acting injectable ART (antiretroviral) drug for HIV-1 was introduced in 2021. The drug is composed of cabotegravir + slow-release rilpivirine (CAB + RPV LA), this major change has made it possible to switch from daily ART intake, to a treatment regimen of 4 to 8 weeks (Chounta, 2021). The purpose of this study is to analyze and evaluate the psychological aspects involved in patients living with HIV being treated with long-acting antiretroviral therapy in a longitudinal study, conducted at the Department of Infectious Diseases of the University Clinic of the Amedeo di Savoia Hospital - ASL City of Turin.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/101873