Il tempio ebraico di Gerusalemme è sempre stato oggetto di forti interessi non solo storici ma anche socio-politici. Più volte saccheggiato e rimaneggiato, due volte distrutto, la Bibbia ne racconta la storia a partire dalla costruzione originaria da parte di re Salomone. Di questo primo edificio sembra non sia rimasta altra traccia se non la descrizione veterotestamentaria. L'analisi svolta si propone di analizzare, attraverso linee guida, le proposte interpretative e ricostruttive che sono state avanzate per verificare se, in quale momento, con quali forme e con quali caratteristiche un tempio sia esistito nella Gerusalemme dell'età del ferro. Vengono quindi presi in esame i dati topografici, architettonici, testuali, storici, archeologici che possono essere individuati, al fine di valutarli nella loro portata e metterli a confronto con quelli che emergono dalla cultura materiale e ideologica riscontrata nella stessa area geografica in quel determinato contesto. In mancanza di evidenze documentate, possono proporsi solo ipotesi ragionate che valgono tuttavia a mettere in luce la centralità storica ma anche l'attualità nevralgica della questione, inserita nell'ampio e lacerante scontro religioso, culturale, politico e sociale in atto nella zona.
Il tempio di Salomone tra mito, storia e archeologia
LATINI, SERENA
2019/2020
Abstract
Il tempio ebraico di Gerusalemme è sempre stato oggetto di forti interessi non solo storici ma anche socio-politici. Più volte saccheggiato e rimaneggiato, due volte distrutto, la Bibbia ne racconta la storia a partire dalla costruzione originaria da parte di re Salomone. Di questo primo edificio sembra non sia rimasta altra traccia se non la descrizione veterotestamentaria. L'analisi svolta si propone di analizzare, attraverso linee guida, le proposte interpretative e ricostruttive che sono state avanzate per verificare se, in quale momento, con quali forme e con quali caratteristiche un tempio sia esistito nella Gerusalemme dell'età del ferro. Vengono quindi presi in esame i dati topografici, architettonici, testuali, storici, archeologici che possono essere individuati, al fine di valutarli nella loro portata e metterli a confronto con quelli che emergono dalla cultura materiale e ideologica riscontrata nella stessa area geografica in quel determinato contesto. In mancanza di evidenze documentate, possono proporsi solo ipotesi ragionate che valgono tuttavia a mettere in luce la centralità storica ma anche l'attualità nevralgica della questione, inserita nell'ampio e lacerante scontro religioso, culturale, politico e sociale in atto nella zona.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/101773