This dissertation has the objective of observing how historically and daily the construction of each individual's identity is strongly characterized by the recognition of each of us in certain memberships which, systematically, have divided society into large groups of people. For the purposes of this discussion, it is useful to turn our gaze to today's societies, strongly characterized by this type of social differentiation, dictated by the continuous division into groups and categories that seem to determine most of the social dynamics we are able to witness on a daily basis. In the first chapter we will observe, proceeding step by step, how a social stratification common to many of today's societies is the basis of a consequent social classification. In the second chapter, however, we will be able to ascertain that the highest level of gravity of this type of social stratification is undoubtedly represented by considerable inter-ethnic conflicts. We will also observe two forms of veiled hostility, systematically disguised as inclusive intentions, which occur in the reception dynamics of the foreigner within the Italian system: urban segregation and humanitarian dehumanization. In the third chapter, finally, we will also focus on the role of institutions and mass communication, both supervisors involved in the reproduction of certain mechanisms which have a part of responsibility for the propagation of these distortions within a society that welcomes, but without ever fully accepting.
La presente dissertazione si pone l'obiettivo di osservare quanto la costruzione dell'identità di ogni individuo sia fortemente caratterizzata, storicamente e quotidianamente, dal riconoscimento di ognuno di noi in determinate appartenenze che, sistematicamente, hanno suddiviso la società in grandi raggruppamenti di persone. Ai fini di questa discussione è utile rivolgere lo sguardo alle società odierne, fortemente caratterizzate da questo tipo di differenziazione sociale, dettata dalla continua divisione in gruppi e categorie che sembrano determinare la maggior parte delle dinamiche sociali a cui quotidianamente siamo in grado di assistere. Nel primo capitolo andremo ad osservare, procedendo per gradi, come una stratificazione sociale comune a molte delle società odierne si ponga alla base di una conseguente classificazione sociale. Nel secondo capitolo, invece, saremo in grado di constatare che il livello maggiore di gravità di questo tipo di stratificazione sociale è rappresentato, senza alcun dubbio, dalle considerevoli conflittualità interetniche. Osserveremo, inoltre, due forme di ostilità velata, travestite sistematicamente da intenzioni inclusive, che si verificano nelle dinamiche d'accoglienza dello straniero all'interno del sistema italiano: la segregazione urbana e la deumanizzazione umanitaria. Nel terzo capitolo, infine, rivolgeremo l'attenzione anche al ruolo delle istituzioni e alla comunicazione di massa, entrambi supervisori partecipi della riproduzione di certi meccanismi a cui spetta una parte di responsabilità della propagazione di tali storture all'interno di una società che accoglie, ma senza mai accogliere del tutto.
Identità di gruppo e marginalità sociale: processi di discriminazione intergruppi
PRESICCI, ROMINA
2018/2019
Abstract
La presente dissertazione si pone l'obiettivo di osservare quanto la costruzione dell'identità di ogni individuo sia fortemente caratterizzata, storicamente e quotidianamente, dal riconoscimento di ognuno di noi in determinate appartenenze che, sistematicamente, hanno suddiviso la società in grandi raggruppamenti di persone. Ai fini di questa discussione è utile rivolgere lo sguardo alle società odierne, fortemente caratterizzate da questo tipo di differenziazione sociale, dettata dalla continua divisione in gruppi e categorie che sembrano determinare la maggior parte delle dinamiche sociali a cui quotidianamente siamo in grado di assistere. Nel primo capitolo andremo ad osservare, procedendo per gradi, come una stratificazione sociale comune a molte delle società odierne si ponga alla base di una conseguente classificazione sociale. Nel secondo capitolo, invece, saremo in grado di constatare che il livello maggiore di gravità di questo tipo di stratificazione sociale è rappresentato, senza alcun dubbio, dalle considerevoli conflittualità interetniche. Osserveremo, inoltre, due forme di ostilità velata, travestite sistematicamente da intenzioni inclusive, che si verificano nelle dinamiche d'accoglienza dello straniero all'interno del sistema italiano: la segregazione urbana e la deumanizzazione umanitaria. Nel terzo capitolo, infine, rivolgeremo l'attenzione anche al ruolo delle istituzioni e alla comunicazione di massa, entrambi supervisori partecipi della riproduzione di certi meccanismi a cui spetta una parte di responsabilità della propagazione di tali storture all'interno di una società che accoglie, ma senza mai accogliere del tutto.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
833265_tesifinale.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
445.97 kB
Formato
Adobe PDF
|
445.97 kB | Adobe PDF |
Se sei interessato/a a consultare l'elaborato, vai nella sezione Home in alto a destra, dove troverai le informazioni su come richiederlo. I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/101746