The Industrial Revolution and the subsequent Digital Revolution have brought about a profound change in the relationship between humans and the outdoor environment: focusing particularly on childhood, it is possible to say that today children spend most of their time in enclosed spaces, whether in the family, school, or extracurricular environment, thus missing out on all the opportunities and psychophysical benefits that nature offers. To counter this trend that goes by the name of "indoorisation," "Outdoor Education" has emerged in Anglo-Saxon circles; it aims to restore to childhood the "natural dimension" that has been lost, but which constitutes a fundamental need for children's growth and development. In this regard, the school has a fundamental task, that is to enhance outdoor spaces as learning environments in which it is possible to carry out an active, motivating and potential-rich teaching in continuity and connection with the indoor environment (the classroom). My experimental thesis is within the subject area of "Fundamentals and Didactics of Physics" and aims to promote the innovative teaching methodology of Outdoor Education, which is part of the INDIRE (National Institute for Documentation, Innovation and Educational Research) Educational Vanguards. I had the opportunity to delve into this topic thanks to my participation in the University of Turin's project called "Flowing with the Rivers," a territorial education course that aims to enhance the territory around rivers and rebuild the link with the human communities that inhabit it, promoting a sense of belonging to one's living places, along with environmental sensitivity, care and respect. This is a current issue that intersects with sustainability education, therefore it is of fundamental importance to ensure that all people involved in education receive specific training related to Outdoor Education so that they can pass on certain important values to the younger generations. Specifically, my research question was to see if the use of a predominantly outdoor teaching methodology, applied to teaching the topic related to length measurements in a third-grade primary classroom, would produce better learning outcomes than traditional type teaching. Therefore, I initiated a "quasi-experiment" that involved an experimental group, in which I introduced the innovative element whose effectiveness I intended to test, and a control group, in which traditional-type teaching was mantained. The educational action implemented involved students as the protagonists of outdoor experiences related to the discovery of length measurements. The results obtained by comparing the final tests administered to the two classes confirmed the initial research question, namely the effectiveness in terms of learning of teaching that takes place predominantly in outdoor settings. It is therefore necessary to disseminate a new pedagogical culture in both school and family settings that restores the value of outdoor spaces, allowing children to experience on a daily basis the opportunities that outdoor environments can offer them.

La Rivoluzione industriale e la successiva Rivoluzione digitale hanno determinato un profondo mutamento nella relazione tra l’uomo e l’ambiente esterno: in particolare, prendendo in considerazione l’infanzia, è possibile affermare che i bambini di oggi trascorrono la maggior parte del tempo in spazi chiusi, sia nell’ambito familiare, sia scolastico, sia extra-scolastico, perdendosi in questo modo tutte le opportunità e i benefici psicofisici che la natura offre loro. Per contrastare questa tendenza che prende il nome di ”indoorisation” è emersa in ambito anglosassone l’”Outdoor Education”, che ha come obiettivo quello di restituire all’infanzia la “dimensione naturale” che ha perso, ma che costituisce un bisogno fondamentale per la crescita e lo sviluppo dei bambini. A questo proposito la scuola ha un compito fondamentale, ovvero quello di valorizzare gli spazi esterni come ambienti di apprendimento in cui è possibile realizzare una didattica attiva, motivante e ricca di potenzialità, in continuità e connessione con l’ambiente interno (l’aula). La mia tesi sperimentale si inserisce nell’ambito disciplinare relativo a “Fondamenti e Didattica della Fisica” e ha l’obiettivo di promuovere la metodologia didattica innovativa dell’Outdoor Education, che fa parte delle Avanguardie Educative dell’INDIRE (Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa). Ho avuto l’opportunità di approfondire questa tematica grazie alla partecipazione al progetto dell’Università di Torino chiamato “Flowing with the Rivers”, un percorso di educazione al territorio che ha l’obiettivo di valorizzare il territorio intorno ai fiumi e di ricostruire il legame con le comunità umane che lo abitano, promuovendo il senso di appartenenza ai propri luoghi vita, insieme alla sensibilità, alla cura e al rispetto ambientale. Si tratta di una tematica attuale che si incrocia con l’educazione alla sostenibilità, pertanto è di fondamentale importanza garantire a tutti coloro che si occupano di educazione una formazione specifica relativa all’Outdoor Education, in modo che possano trasmettere certi importanti valori alle giovani generazioni. In particolare la mia domanda di ricerca è stata quella di verificare se l’utilizzo di una metodologia didattica prevalentemente outdoor, applicata all’insegnamento dell’argomento relativo alle misure di lunghezza in una classe terza primaria, producesse risultati di apprendimento migliori rispetto alla didattica di tipo tradizionale. Pertanto ho dato avvio ad un “quasi-esperimento” che ha previsto la presenza di un gruppo sperimentale, in cui ho introdotto l’elemento innovativo di cui intendevo verificarne l’efficacia, e un gruppo di controllo, in cui si è proseguito con la didattica di tipo tradizionale. L’azione didattica attuata ha visto gli alunni come protagonisti delle esperienze all’aria aperta legate alla scoperta delle misure di lunghezza. I risultati ottenuti confrontando i test finali somministrati alle due classi hanno confermato la domanda di ricerca iniziale, ovvero l’efficacia in termini di apprendimento di una didattica che avviene prevalentemente in contesti outdoor. E’ dunque necessario diffondere una nuova cultura pedagogica sia in ambito scolastico sia familiare, che restituisca agli spazi outdoor il valore di cui sono portatori, permettendo ai bambini di toccare con mano e sperimentare quotidianamente le opportunità che gli ambienti esterni sono in grado di offrire loro.

Restiamo all'aperto! Un'esperienza di Outdoor Education sulle misure di lunghezza nella scuola primaria

AIMASSI, SABINA
2022/2023

Abstract

La Rivoluzione industriale e la successiva Rivoluzione digitale hanno determinato un profondo mutamento nella relazione tra l’uomo e l’ambiente esterno: in particolare, prendendo in considerazione l’infanzia, è possibile affermare che i bambini di oggi trascorrono la maggior parte del tempo in spazi chiusi, sia nell’ambito familiare, sia scolastico, sia extra-scolastico, perdendosi in questo modo tutte le opportunità e i benefici psicofisici che la natura offre loro. Per contrastare questa tendenza che prende il nome di ”indoorisation” è emersa in ambito anglosassone l’”Outdoor Education”, che ha come obiettivo quello di restituire all’infanzia la “dimensione naturale” che ha perso, ma che costituisce un bisogno fondamentale per la crescita e lo sviluppo dei bambini. A questo proposito la scuola ha un compito fondamentale, ovvero quello di valorizzare gli spazi esterni come ambienti di apprendimento in cui è possibile realizzare una didattica attiva, motivante e ricca di potenzialità, in continuità e connessione con l’ambiente interno (l’aula). La mia tesi sperimentale si inserisce nell’ambito disciplinare relativo a “Fondamenti e Didattica della Fisica” e ha l’obiettivo di promuovere la metodologia didattica innovativa dell’Outdoor Education, che fa parte delle Avanguardie Educative dell’INDIRE (Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa). Ho avuto l’opportunità di approfondire questa tematica grazie alla partecipazione al progetto dell’Università di Torino chiamato “Flowing with the Rivers”, un percorso di educazione al territorio che ha l’obiettivo di valorizzare il territorio intorno ai fiumi e di ricostruire il legame con le comunità umane che lo abitano, promuovendo il senso di appartenenza ai propri luoghi vita, insieme alla sensibilità, alla cura e al rispetto ambientale. Si tratta di una tematica attuale che si incrocia con l’educazione alla sostenibilità, pertanto è di fondamentale importanza garantire a tutti coloro che si occupano di educazione una formazione specifica relativa all’Outdoor Education, in modo che possano trasmettere certi importanti valori alle giovani generazioni. In particolare la mia domanda di ricerca è stata quella di verificare se l’utilizzo di una metodologia didattica prevalentemente outdoor, applicata all’insegnamento dell’argomento relativo alle misure di lunghezza in una classe terza primaria, producesse risultati di apprendimento migliori rispetto alla didattica di tipo tradizionale. Pertanto ho dato avvio ad un “quasi-esperimento” che ha previsto la presenza di un gruppo sperimentale, in cui ho introdotto l’elemento innovativo di cui intendevo verificarne l’efficacia, e un gruppo di controllo, in cui si è proseguito con la didattica di tipo tradizionale. L’azione didattica attuata ha visto gli alunni come protagonisti delle esperienze all’aria aperta legate alla scoperta delle misure di lunghezza. I risultati ottenuti confrontando i test finali somministrati alle due classi hanno confermato la domanda di ricerca iniziale, ovvero l’efficacia in termini di apprendimento di una didattica che avviene prevalentemente in contesti outdoor. E’ dunque necessario diffondere una nuova cultura pedagogica sia in ambito scolastico sia familiare, che restituisca agli spazi outdoor il valore di cui sono portatori, permettendo ai bambini di toccare con mano e sperimentare quotidianamente le opportunità che gli ambienti esterni sono in grado di offrire loro.
ITA
The Industrial Revolution and the subsequent Digital Revolution have brought about a profound change in the relationship between humans and the outdoor environment: focusing particularly on childhood, it is possible to say that today children spend most of their time in enclosed spaces, whether in the family, school, or extracurricular environment, thus missing out on all the opportunities and psychophysical benefits that nature offers. To counter this trend that goes by the name of "indoorisation," "Outdoor Education" has emerged in Anglo-Saxon circles; it aims to restore to childhood the "natural dimension" that has been lost, but which constitutes a fundamental need for children's growth and development. In this regard, the school has a fundamental task, that is to enhance outdoor spaces as learning environments in which it is possible to carry out an active, motivating and potential-rich teaching in continuity and connection with the indoor environment (the classroom). My experimental thesis is within the subject area of "Fundamentals and Didactics of Physics" and aims to promote the innovative teaching methodology of Outdoor Education, which is part of the INDIRE (National Institute for Documentation, Innovation and Educational Research) Educational Vanguards. I had the opportunity to delve into this topic thanks to my participation in the University of Turin's project called "Flowing with the Rivers," a territorial education course that aims to enhance the territory around rivers and rebuild the link with the human communities that inhabit it, promoting a sense of belonging to one's living places, along with environmental sensitivity, care and respect. This is a current issue that intersects with sustainability education, therefore it is of fundamental importance to ensure that all people involved in education receive specific training related to Outdoor Education so that they can pass on certain important values to the younger generations. Specifically, my research question was to see if the use of a predominantly outdoor teaching methodology, applied to teaching the topic related to length measurements in a third-grade primary classroom, would produce better learning outcomes than traditional type teaching. Therefore, I initiated a "quasi-experiment" that involved an experimental group, in which I introduced the innovative element whose effectiveness I intended to test, and a control group, in which traditional-type teaching was mantained. The educational action implemented involved students as the protagonists of outdoor experiences related to the discovery of length measurements. The results obtained by comparing the final tests administered to the two classes confirmed the initial research question, namely the effectiveness in terms of learning of teaching that takes place predominantly in outdoor settings. It is therefore necessary to disseminate a new pedagogical culture in both school and family settings that restores the value of outdoor spaces, allowing children to experience on a daily basis the opportunities that outdoor environments can offer them.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/101605