Il presente lavoro di tesi è nato dalla volontà di adattare degli argomenti di natura matematica a degli scenari reali afferenti alla sfera militare, evidenziando come ogni azione intrapresa possa scatenare delle conseguenze positive o negative su altri uomini, anche a distanza di anni. Affrontando un argomento tanto delicato quanto complesso, com'è quello dell'impiego dell'uranio impoverito in ambito bellico, si può ragionare anche su quale sia la figura professionale a cui ogni ufficiale frequentatore deve tendere, ossia quella di comandante. In questa parola si sintetizzano moltissimi valori umani e professionali, lealtà, rispetto, disciplina spirito di sacrificio. Tutte queste possono facilmente essere sintetizzate in un'unica parola: responsabilità. Ogni comandante deve necessariamente sentire sulle proprie spalle la responsabilità, verso i propri superiori, verso la nazione intera che investe e ripone la propria fiducia in questi comandanti. Tuttavia un buon comandante che si rispetti non deve tralasciare una particolare responsabilità, quella verso i propri sottoposti, la responsabilità nei confronti di quegli uomini e donne che ripongono a volte la propria vita nella decisione di quell'unico comandante. Solo un comandante che sente tutto questo è un comandante. L'obiettivo di questa trattazione è quello di presentare al lettore un problema molto controverso e poco conosciuto, ossia perché e come sia stato impiegato, e lo si impieghi ancora, in determinate parti del mondo, l'uranio impoverito per scopi bellici e le conseguenze causate dall'impiego forse sconsiderato di materiali bellici tossici per chi li usa e per chi li subisce. La breve esposizione che si sta introducendo è basata su tre capitoli e delle conclusioni finali. Il primo capitolo presenterà al lettore l'uranio e in particolare l'uranio impoverito, descrivendone le caratteristiche chimiche e fisiche, come questo si estragga dal terreno e come viene lavorato. Si forniranno poi diversi esempi per spiegare come questo materiale possa essere utile nel campo civile, per poi passare ad una più approfondita trattazione sugli armamenti derivati dall'impiego di uranio impoverito, le potenzialità offerte, i vantaggi, e le conseguenze che ne sono scaturite. Verranno descritti in particolare due eventi storici in cui l'uranio impoverito è stato massicciamente impiegato: la Prima Guerra del Golfo e la Guerra del Kosovo, a cui seguiranno brevi trattazioni su alcune patologie diffuse tra i militari che vi hanno preso parte, ascrivibili a questi eventi. 5 Il secondo capitolo verterà invece sull'introduzione e sulla spiegazione delle equazioni differenziali. Sarà spiegato attraverso una trattazione matematica a cosa serve e come si risolve un'equazione differenziale. Si terminerà il capitolo evidenziando una particolare tipologia di equazione differenziale ed alcuni esempi che poi torneranno utili nel terzo ed ultimo capitolo. Il terzo capitolo verterà invece sul comportamento dell'uranio impoverito nel tempo: essendo questo un materiale radioattivo, nel tempo si evolve secondo precise regole matematiche. Riprenderemo dunque le conoscenze apprese nel secondo capitolo e le applicheremo all'uranio impoverito. A partire da particolari condizioni, ricaveremo un modello matematico che possa descrivere il decadimento radioattivo di un radioisotopo. Applicheremo in seguito questo modello all'uranio impoverito e svilupperemo vari esempi e simulazioni grafiche.
Applicazione delle equazioni differenziali nel contesto militare: il decadimento radioattivo dell'uranio
ARCARO, EMANUELE
2019/2020
Abstract
Il presente lavoro di tesi è nato dalla volontà di adattare degli argomenti di natura matematica a degli scenari reali afferenti alla sfera militare, evidenziando come ogni azione intrapresa possa scatenare delle conseguenze positive o negative su altri uomini, anche a distanza di anni. Affrontando un argomento tanto delicato quanto complesso, com'è quello dell'impiego dell'uranio impoverito in ambito bellico, si può ragionare anche su quale sia la figura professionale a cui ogni ufficiale frequentatore deve tendere, ossia quella di comandante. In questa parola si sintetizzano moltissimi valori umani e professionali, lealtà, rispetto, disciplina spirito di sacrificio. Tutte queste possono facilmente essere sintetizzate in un'unica parola: responsabilità. Ogni comandante deve necessariamente sentire sulle proprie spalle la responsabilità, verso i propri superiori, verso la nazione intera che investe e ripone la propria fiducia in questi comandanti. Tuttavia un buon comandante che si rispetti non deve tralasciare una particolare responsabilità, quella verso i propri sottoposti, la responsabilità nei confronti di quegli uomini e donne che ripongono a volte la propria vita nella decisione di quell'unico comandante. Solo un comandante che sente tutto questo è un comandante. L'obiettivo di questa trattazione è quello di presentare al lettore un problema molto controverso e poco conosciuto, ossia perché e come sia stato impiegato, e lo si impieghi ancora, in determinate parti del mondo, l'uranio impoverito per scopi bellici e le conseguenze causate dall'impiego forse sconsiderato di materiali bellici tossici per chi li usa e per chi li subisce. La breve esposizione che si sta introducendo è basata su tre capitoli e delle conclusioni finali. Il primo capitolo presenterà al lettore l'uranio e in particolare l'uranio impoverito, descrivendone le caratteristiche chimiche e fisiche, come questo si estragga dal terreno e come viene lavorato. Si forniranno poi diversi esempi per spiegare come questo materiale possa essere utile nel campo civile, per poi passare ad una più approfondita trattazione sugli armamenti derivati dall'impiego di uranio impoverito, le potenzialità offerte, i vantaggi, e le conseguenze che ne sono scaturite. Verranno descritti in particolare due eventi storici in cui l'uranio impoverito è stato massicciamente impiegato: la Prima Guerra del Golfo e la Guerra del Kosovo, a cui seguiranno brevi trattazioni su alcune patologie diffuse tra i militari che vi hanno preso parte, ascrivibili a questi eventi. 5 Il secondo capitolo verterà invece sull'introduzione e sulla spiegazione delle equazioni differenziali. Sarà spiegato attraverso una trattazione matematica a cosa serve e come si risolve un'equazione differenziale. Si terminerà il capitolo evidenziando una particolare tipologia di equazione differenziale ed alcuni esempi che poi torneranno utili nel terzo ed ultimo capitolo. Il terzo capitolo verterà invece sul comportamento dell'uranio impoverito nel tempo: essendo questo un materiale radioattivo, nel tempo si evolve secondo precise regole matematiche. Riprenderemo dunque le conoscenze apprese nel secondo capitolo e le applicheremo all'uranio impoverito. A partire da particolari condizioni, ricaveremo un modello matematico che possa descrivere il decadimento radioattivo di un radioisotopo. Applicheremo in seguito questo modello all'uranio impoverito e svilupperemo vari esempi e simulazioni grafiche.File | Dimensione | Formato | |
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