Acque, terreno, spazio aereo, soggetti, infrastrutture, condimeteo: questi sono solo alcuni dei principali fattori che possono incidere sulla condotta delle operazioni militari. Nei recenti scenari di guerra e nella prospettiva di futuri impieghi di unità militari in aree di crisi, sta inoltre emergendo un nuovo elemento che potrebbe caratterizzare il combattimento in tali aree: l'ambiente sotterraneo (tunnel, gallerie ed altre strutture sotterranee). Per quanto abbia un'origine lontana e sia presente in differenti periodi storici, tale tipologia di combattimento si è notevolmente diffusa nell'epoca moderna, non solo nella regione mediterranea e medio-orientale. In questa trattazione viene affrontata tale tematica sotto il punto di vista militare, strategico e tattico, analizzando non solo alcuni “case studies” del passato, come il sistema sotterraneo di difesa utilizzato a Torino durante l'assedio della città nel 1706 o le gallerie di Cu Chi mediante le quali i vietcong conducevano cruenti attacchi contro gli statunitensi nella guerra in Vietnam, ma anche i procedimenti tecnico-tattici (TTPs) e le soluzioni strategiche che vengono adottate dalle Forze Armate in situazioni di combattimento in ambienti sotterranei: manovre offensive e difensive, l'equipaggiamento da adottare, le misure e le strategie per fronteggiare la minaccia costituita dalla costruzione di gallerie e di tunnel con finalità ostili. Inoltre, si analizzano i fattori che un Comandante deve tenere in considerazione durante la pianificazione, l'attualità di tale ambiente operativo e le connessioni che ha con altri scenari come il combattimento in aree urbanizzate. Fognature, metropolitane, cantine, gallerie: tutti luoghi a noi familiari e apparentemente non ostili, ma in un contesto “war” possono essere usufruiti per arrecare un significativo danno. In definitiva, il combattimento nel sottosuolo non è un tema avulso dalla realtà che ci circonda, bensì una forma di minaccia attuale, seppur dalle radici antiche, asimmetrica e non convenzionale, che le Forze Armate dovranno sicuramente affrontare: minaccia che presenta, tra l'altro, dei lati inediti ed oscuri che dovranno essere presi in considerazione, analizzati e valutati attentamente dai Comandanti. Occorre, perciò, iniziare ad analizzare le strategie, le manovre, le TTPs utilizzate nel passato dagli eserciti in ambienti similari, imparare dagli errori commessi ed essere pronti a fronteggiare le nuove minacce.
COMBATTIMENTO IN AMBIENTI SOTTERRANEI: MINACCIA ATTUALE DALLE RADICI ANTICHE
COSTAMAGNA, MARCO
2019/2020
Abstract
Acque, terreno, spazio aereo, soggetti, infrastrutture, condimeteo: questi sono solo alcuni dei principali fattori che possono incidere sulla condotta delle operazioni militari. Nei recenti scenari di guerra e nella prospettiva di futuri impieghi di unità militari in aree di crisi, sta inoltre emergendo un nuovo elemento che potrebbe caratterizzare il combattimento in tali aree: l'ambiente sotterraneo (tunnel, gallerie ed altre strutture sotterranee). Per quanto abbia un'origine lontana e sia presente in differenti periodi storici, tale tipologia di combattimento si è notevolmente diffusa nell'epoca moderna, non solo nella regione mediterranea e medio-orientale. In questa trattazione viene affrontata tale tematica sotto il punto di vista militare, strategico e tattico, analizzando non solo alcuni “case studies” del passato, come il sistema sotterraneo di difesa utilizzato a Torino durante l'assedio della città nel 1706 o le gallerie di Cu Chi mediante le quali i vietcong conducevano cruenti attacchi contro gli statunitensi nella guerra in Vietnam, ma anche i procedimenti tecnico-tattici (TTPs) e le soluzioni strategiche che vengono adottate dalle Forze Armate in situazioni di combattimento in ambienti sotterranei: manovre offensive e difensive, l'equipaggiamento da adottare, le misure e le strategie per fronteggiare la minaccia costituita dalla costruzione di gallerie e di tunnel con finalità ostili. Inoltre, si analizzano i fattori che un Comandante deve tenere in considerazione durante la pianificazione, l'attualità di tale ambiente operativo e le connessioni che ha con altri scenari come il combattimento in aree urbanizzate. Fognature, metropolitane, cantine, gallerie: tutti luoghi a noi familiari e apparentemente non ostili, ma in un contesto “war” possono essere usufruiti per arrecare un significativo danno. In definitiva, il combattimento nel sottosuolo non è un tema avulso dalla realtà che ci circonda, bensì una forma di minaccia attuale, seppur dalle radici antiche, asimmetrica e non convenzionale, che le Forze Armate dovranno sicuramente affrontare: minaccia che presenta, tra l'altro, dei lati inediti ed oscuri che dovranno essere presi in considerazione, analizzati e valutati attentamente dai Comandanti. Occorre, perciò, iniziare ad analizzare le strategie, le manovre, le TTPs utilizzate nel passato dagli eserciti in ambienti similari, imparare dagli errori commessi ed essere pronti a fronteggiare le nuove minacce.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/101487