Il progetto di tesi nasce da un'attenta osservazione dell'organizzazione presso la quale presto la mia opera di OSS, Cooperativa Nuova Assistenza e dalla conseguente rielaborazione critica della mia esperienza, alla luce delle conoscenze e delle competenze acquisite nel corso di laurea in servizio sociale. La Nuova Assistenza Società Cooperativa Sociale Onlus è un'organizzazione che opera nel settore socio-sanitario, assistenziale ed educativo. Al suo interno ritroviamo diverse figure professionali, tuttavia non è presente quella dell'assistente sociale. Il mio lavoro prende quindi forma da due specifici quesiti: all'interno della cooperativa, quale sarebbe il ruolo dell'assistente sociale? L'organizzazione cooperativa trarrebbe vantaggio dall'inserimento nel proprio organico di questo professionista? Il percorso per giungere a dare risposta a queste domande passa attraverso lo studio dell'etica professionale, dei valori e dei principi del servizio sociale, ma anche da un attento esame dell'organizzazione, dei ruoli e delle competenze proprie dei professionisti che operano al suo interno La tesi è strutturata in tre capitoli. Il primo introduce la figura dell'assistente sociale, partendo da un excursus storico sulla nascita della professione in Italia. Prosegue con il tentativo di tracciare un “identikit” di questo professionita, in particolare soffermandosi sul suo percorso di formazione e sugli ambiti di intervento del servizio sociale. Protagonista del capitolo successivo è il Terzo Settore. La sua descrizione e la comprensione del suo ruolo sulla “scena del sociale” passano necessariamente attraverso l'inquadramento storico della sua nascita e del suo successivo sviluppo. Decisive saranno una serie di riforme, attuate a partire dagli anni Settanta, sia a livello nazionale, sia a livello regionale, come ad esempio la riforma della Sanità Legge 23 dicembre1978, n°833. Il capitolo si sofferma anche sull'introduzione della prassi dell'esternalizzazione dei servizi e sulle politiche sociali che si sviluppano in conseguenza al neoliberismo, con un focus sul managerialismo e sugli effetti che ne derivano per la professione di assistente sociale. L'ultimo capitolo è dedicato all'analisi della cooperativa per cui lavoro. L'intento è quello di dimostrare che esiste al suo interno uno spazio specifico per l'introduzione della figura professionale dell'assistente sociale, con ruoli ben definiti che ne reclamano la presenza e che sono ad oggi attribuiti ad altri soggetti; i quali tuttavia non hanno le specifiche e necessarie competenze per svolgere quel lavoro complesso e delicato che è tipico del servizio sociale.
L'assistente sociale nel terzo settore: il senso di un'identità professionale e i vantaggi della sua presenza nell'organizzazione
SCARCIA, ROMINA
2018/2019
Abstract
Il progetto di tesi nasce da un'attenta osservazione dell'organizzazione presso la quale presto la mia opera di OSS, Cooperativa Nuova Assistenza e dalla conseguente rielaborazione critica della mia esperienza, alla luce delle conoscenze e delle competenze acquisite nel corso di laurea in servizio sociale. La Nuova Assistenza Società Cooperativa Sociale Onlus è un'organizzazione che opera nel settore socio-sanitario, assistenziale ed educativo. Al suo interno ritroviamo diverse figure professionali, tuttavia non è presente quella dell'assistente sociale. Il mio lavoro prende quindi forma da due specifici quesiti: all'interno della cooperativa, quale sarebbe il ruolo dell'assistente sociale? L'organizzazione cooperativa trarrebbe vantaggio dall'inserimento nel proprio organico di questo professionista? Il percorso per giungere a dare risposta a queste domande passa attraverso lo studio dell'etica professionale, dei valori e dei principi del servizio sociale, ma anche da un attento esame dell'organizzazione, dei ruoli e delle competenze proprie dei professionisti che operano al suo interno La tesi è strutturata in tre capitoli. Il primo introduce la figura dell'assistente sociale, partendo da un excursus storico sulla nascita della professione in Italia. Prosegue con il tentativo di tracciare un “identikit” di questo professionita, in particolare soffermandosi sul suo percorso di formazione e sugli ambiti di intervento del servizio sociale. Protagonista del capitolo successivo è il Terzo Settore. La sua descrizione e la comprensione del suo ruolo sulla “scena del sociale” passano necessariamente attraverso l'inquadramento storico della sua nascita e del suo successivo sviluppo. Decisive saranno una serie di riforme, attuate a partire dagli anni Settanta, sia a livello nazionale, sia a livello regionale, come ad esempio la riforma della Sanità Legge 23 dicembre1978, n°833. Il capitolo si sofferma anche sull'introduzione della prassi dell'esternalizzazione dei servizi e sulle politiche sociali che si sviluppano in conseguenza al neoliberismo, con un focus sul managerialismo e sugli effetti che ne derivano per la professione di assistente sociale. L'ultimo capitolo è dedicato all'analisi della cooperativa per cui lavoro. L'intento è quello di dimostrare che esiste al suo interno uno spazio specifico per l'introduzione della figura professionale dell'assistente sociale, con ruoli ben definiti che ne reclamano la presenza e che sono ad oggi attribuiti ad altri soggetti; i quali tuttavia non hanno le specifiche e necessarie competenze per svolgere quel lavoro complesso e delicato che è tipico del servizio sociale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/101417