The purpose of this thesis work is to investigate the meaning that work takes on for people defined by law and society as "disadvantaged". Specifically, the aim is to investigate the role taken on by work in the reintegration phase for people with alcohol and substance addiction problems and who live within a community of integration. It was decided to analyse this issue, since the venue of the training internship project was the reintegration community of San Vito a Revigliasco; this type of community is not very widespread in Italy, especially in the southern regions, however, represents an excellent opportunity for all those who want to "put themselves to the test", "experiment". as the high autonomy of the guests is a distinctive feature of the community before. Autonomy is fundamental for anyone who wants to reintegrate into society. In relation to the methodology adopted, the qualitative approach has been chosen, specifically the tool of the semi-structured interview, articulated in a differentiated way and addressed to the three protagonists of the reintegration process: the users of the reintegration community of San Vito, the operators working in the community of which before and the external institutional subjects collaborating with the community. The interviews were structured in a different way according to the three actors interviewed; before each interview, each subject signed an informed consent form for the purpose of registration, then the contents of the interviews were transcribed. After the transcription, the contents of the interviews were analysed in relation to the research question: what emerged was that substance addiction, whether drug or alcohol, had important repercussions in the life of the interviewed users; reintegration is possible as long as there is a strong motivation on the part of the subjects and adequate support from the operators. The main obstacle is related to the age of the users, they are advanced in years, have frequent relapses and it is difficult for them to think about life planning. The results of field research have also shown that work represents one of the most suitable measures for the social integration/inclusion of these people; therefore, it cannot be considered as the outcome of a successful rehabilitation, nor as a care instrument alongside therapy, but acts as the backbone of the entire rehabilitation project and represents a central element of care within the path of social reintegration into work. We are aware that the sample analyzed is purely representative and does not pretend to be generalized, it is, in fact, a lens of deepening relative to a reintegration community.

Il presente lavoro di tesi ha la finalità di indagare il significato che il lavoro assume per i soggetti definiti dalla legge e dalla società “svantaggiati”, nello specifico, l'obiettivo è quello di indagare il ruolo assunto dal lavoro nella fase di reinserimento per i soggetti con problemi di dipendenza da alcool e da sostanze e che vivono all'interno di una comunità di inserimento. Si è scelta di analizzare tale tematica, in quanto la sede del progetto di tirocinio formativo è stata proprio la comunità di reinserimento di San Vito a Revigliasco; questa tipologia di comunità è poco diffusa nel panorama italiano, soprattutto nelle regioni meridionali, tuttavia, rappresenta un'ottima opportunità per tutti coloro che vogliono “mettersi alla prova”, “sperimentarsi” , in quanto l'elevata autonomia degli ospiti è un tratto peculiare della comunità di cui prima. L'autonomia è fondamentale per chiunque voglia reinserirsi nella società. In relazione alla metodologia adottata, si è scelto l'approccio di tipo qualitativo, nello specifico lo strumento dell'intervista semi- strutturata, articolata in modo differenziato e rivolta ai tre soggetti protagonisti del percorso di reinserimento: gli utenti della comunità di reinserimento di San Vito, gli operatori che lavorano nella comunità di cui prima e i soggetti istituzionali esterni che collaborano con la comunità. Le interviste sono state strutturate in modo diverso a seconda dei tre attori intervistati; Prima di ogni intervista, ciascun soggetto ha firmato un modulo di consenso informato ai fini della registrazione, successivamente sono stati trascritti i contenuti delle interviste. Dopo la trascrizione sono stati analizzati i contenuti delle interviste in relazione alla domanda di ricerca: quel che emerso è che la dipendenza da sostanze, si tratti di droga piuttosto che alcool, ha avuto importanti ripercussioni nella vita degli utenti intervistati; il reinserimento è possibile nella misura in cui vi è una forte motivazione da parte dei soggetti e un adeguato supporto da parte degli operatori. Il principale ostacolo è relativo all'età degli utenti, si tratta di soggetti che sono in avanti con gli anni, hanno frequenti ricadute ed è difficile per loro pensare a una progettualità di vita. I risultati della ricerca sul campo hanno mostrato, inoltre, che il lavoro rappresenta una delle misure più idonee ai fini dell'integrazione/inclusione sociale di queste persone; esso, dunque, non può essere considerato lo sbocco di una riabilitazione riuscita, né lo strumento assistenziale affiancato alla terapia, ma funge da asse portante dell'intero progetto di riabilitazione e rappresenta un elemento centrale della cura all'interno del percorso di reinserimento socio lavorativo. Si è consapevoli che il campione analizzato è puramente rappresentativo e non ha la pretesa di essere generalizzato, si tratta, infatti, di una lente di approfondimento relativa a una comunità di reinserimento.

DAL DISAGIO ALL'INTEGRAZIONE: il lavoro come percorso di inclusione sociale di persone dipendenti da sostanze

MIGLIETTA, SARA
2018/2019

Abstract

Il presente lavoro di tesi ha la finalità di indagare il significato che il lavoro assume per i soggetti definiti dalla legge e dalla società “svantaggiati”, nello specifico, l'obiettivo è quello di indagare il ruolo assunto dal lavoro nella fase di reinserimento per i soggetti con problemi di dipendenza da alcool e da sostanze e che vivono all'interno di una comunità di inserimento. Si è scelta di analizzare tale tematica, in quanto la sede del progetto di tirocinio formativo è stata proprio la comunità di reinserimento di San Vito a Revigliasco; questa tipologia di comunità è poco diffusa nel panorama italiano, soprattutto nelle regioni meridionali, tuttavia, rappresenta un'ottima opportunità per tutti coloro che vogliono “mettersi alla prova”, “sperimentarsi” , in quanto l'elevata autonomia degli ospiti è un tratto peculiare della comunità di cui prima. L'autonomia è fondamentale per chiunque voglia reinserirsi nella società. In relazione alla metodologia adottata, si è scelto l'approccio di tipo qualitativo, nello specifico lo strumento dell'intervista semi- strutturata, articolata in modo differenziato e rivolta ai tre soggetti protagonisti del percorso di reinserimento: gli utenti della comunità di reinserimento di San Vito, gli operatori che lavorano nella comunità di cui prima e i soggetti istituzionali esterni che collaborano con la comunità. Le interviste sono state strutturate in modo diverso a seconda dei tre attori intervistati; Prima di ogni intervista, ciascun soggetto ha firmato un modulo di consenso informato ai fini della registrazione, successivamente sono stati trascritti i contenuti delle interviste. Dopo la trascrizione sono stati analizzati i contenuti delle interviste in relazione alla domanda di ricerca: quel che emerso è che la dipendenza da sostanze, si tratti di droga piuttosto che alcool, ha avuto importanti ripercussioni nella vita degli utenti intervistati; il reinserimento è possibile nella misura in cui vi è una forte motivazione da parte dei soggetti e un adeguato supporto da parte degli operatori. Il principale ostacolo è relativo all'età degli utenti, si tratta di soggetti che sono in avanti con gli anni, hanno frequenti ricadute ed è difficile per loro pensare a una progettualità di vita. I risultati della ricerca sul campo hanno mostrato, inoltre, che il lavoro rappresenta una delle misure più idonee ai fini dell'integrazione/inclusione sociale di queste persone; esso, dunque, non può essere considerato lo sbocco di una riabilitazione riuscita, né lo strumento assistenziale affiancato alla terapia, ma funge da asse portante dell'intero progetto di riabilitazione e rappresenta un elemento centrale della cura all'interno del percorso di reinserimento socio lavorativo. Si è consapevoli che il campione analizzato è puramente rappresentativo e non ha la pretesa di essere generalizzato, si tratta, infatti, di una lente di approfondimento relativa a una comunità di reinserimento.
ITA
The purpose of this thesis work is to investigate the meaning that work takes on for people defined by law and society as "disadvantaged". Specifically, the aim is to investigate the role taken on by work in the reintegration phase for people with alcohol and substance addiction problems and who live within a community of integration. It was decided to analyse this issue, since the venue of the training internship project was the reintegration community of San Vito a Revigliasco; this type of community is not very widespread in Italy, especially in the southern regions, however, represents an excellent opportunity for all those who want to "put themselves to the test", "experiment". as the high autonomy of the guests is a distinctive feature of the community before. Autonomy is fundamental for anyone who wants to reintegrate into society. In relation to the methodology adopted, the qualitative approach has been chosen, specifically the tool of the semi-structured interview, articulated in a differentiated way and addressed to the three protagonists of the reintegration process: the users of the reintegration community of San Vito, the operators working in the community of which before and the external institutional subjects collaborating with the community. The interviews were structured in a different way according to the three actors interviewed; before each interview, each subject signed an informed consent form for the purpose of registration, then the contents of the interviews were transcribed. After the transcription, the contents of the interviews were analysed in relation to the research question: what emerged was that substance addiction, whether drug or alcohol, had important repercussions in the life of the interviewed users; reintegration is possible as long as there is a strong motivation on the part of the subjects and adequate support from the operators. The main obstacle is related to the age of the users, they are advanced in years, have frequent relapses and it is difficult for them to think about life planning. The results of field research have also shown that work represents one of the most suitable measures for the social integration/inclusion of these people; therefore, it cannot be considered as the outcome of a successful rehabilitation, nor as a care instrument alongside therapy, but acts as the backbone of the entire rehabilitation project and represents a central element of care within the path of social reintegration into work. We are aware that the sample analyzed is purely representative and does not pretend to be generalized, it is, in fact, a lens of deepening relative to a reintegration community.
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