L’incremento dei prezzi dell’energia post-Covid 19 e il conflitto in Ucraina hanno spostato nuovamente l’attenzione nei confronti del settore energetico, mettendo in risalto le debolezze che contraddistinguono il sistema italiano. La forte dipendenza dagli idrocarburi russi da parte dell’Italia è stata un problema non di poco conto, ma una buona strategia attuata dal governo Draghi ha permesso di ridurre parzialmente il volume delle importazioni dalla Russia. Tuttavia, i rincari che si sono verificati in quel periodo, hanno creato forti malumori mettendo in seria difficoltà economica alcune famiglie. Con le elezioni politiche del 2022 sono arrivate proposte, da parte di alcuni candidati, di reintrodurre l’energia prodotta da centrali nucleari perché secondo loro permetterebbero una produzione energetica pulita e a basso costo. Senza dipendere fortemente da altri paesi. L’elaborato, dopo una panoramica generale globale, finalizzata a raggruppare i paesi a seconda del loro profilo energetico, cerca di andare ad indagare sul rapporto tra energia ed individui. Attraverso un questionario somministrato a più individui di diversa età, sesso, area geografica e titolo di studio, si cerca di rilevare la percentuale di accettazione ad una ipotetica introduzione del nucleare, da parte degli intervistati che hanno preso parte all’indagine. Cercando di delineare il profilo degli individui più favorevoli o più contrari a questa forma di energia, mediante caratteri individuali. Non solo il nucleare, l’indagine cerca di toccare tutti i punti più salienti dell’attuale situazione energetica per arrivare a una profilazione più completa possibile. Il risultato ha mostrato come la maggioranza degli individui che hanno preso parte al questionario siano propensi ad accogliere il nucleare, e tale posizione si fa più evidente con l’aumentare dell’età e del titolo di studio. La parte finale si focalizza sul tema inquinamento per indagare quanto realmente gli individui siano preoccupati da questo fenomeno, se addirittura ipotizzano un cambio di luogo di residenza al fine di sfuggire ad eventuali conseguenze negative (come gravi patologie). Il risultato ha mostrato come gli individui residenti al nord tendano ad essere più sensibili rispetto a questo tema. Le risposte alle domande di ricerca si sono ottenute o direttamente attraverso il questionario oppure tramite analisi multivariata condotta con il software statistico R, a seconda dei casi.

Le fonti energetiche in Europa e nel mondo. Un'indagine empirica con focus sul nucleare.

MAERO, DAVIDE
2022/2023

Abstract

L’incremento dei prezzi dell’energia post-Covid 19 e il conflitto in Ucraina hanno spostato nuovamente l’attenzione nei confronti del settore energetico, mettendo in risalto le debolezze che contraddistinguono il sistema italiano. La forte dipendenza dagli idrocarburi russi da parte dell’Italia è stata un problema non di poco conto, ma una buona strategia attuata dal governo Draghi ha permesso di ridurre parzialmente il volume delle importazioni dalla Russia. Tuttavia, i rincari che si sono verificati in quel periodo, hanno creato forti malumori mettendo in seria difficoltà economica alcune famiglie. Con le elezioni politiche del 2022 sono arrivate proposte, da parte di alcuni candidati, di reintrodurre l’energia prodotta da centrali nucleari perché secondo loro permetterebbero una produzione energetica pulita e a basso costo. Senza dipendere fortemente da altri paesi. L’elaborato, dopo una panoramica generale globale, finalizzata a raggruppare i paesi a seconda del loro profilo energetico, cerca di andare ad indagare sul rapporto tra energia ed individui. Attraverso un questionario somministrato a più individui di diversa età, sesso, area geografica e titolo di studio, si cerca di rilevare la percentuale di accettazione ad una ipotetica introduzione del nucleare, da parte degli intervistati che hanno preso parte all’indagine. Cercando di delineare il profilo degli individui più favorevoli o più contrari a questa forma di energia, mediante caratteri individuali. Non solo il nucleare, l’indagine cerca di toccare tutti i punti più salienti dell’attuale situazione energetica per arrivare a una profilazione più completa possibile. Il risultato ha mostrato come la maggioranza degli individui che hanno preso parte al questionario siano propensi ad accogliere il nucleare, e tale posizione si fa più evidente con l’aumentare dell’età e del titolo di studio. La parte finale si focalizza sul tema inquinamento per indagare quanto realmente gli individui siano preoccupati da questo fenomeno, se addirittura ipotizzano un cambio di luogo di residenza al fine di sfuggire ad eventuali conseguenze negative (come gravi patologie). Il risultato ha mostrato come gli individui residenti al nord tendano ad essere più sensibili rispetto a questo tema. Le risposte alle domande di ricerca si sono ottenute o direttamente attraverso il questionario oppure tramite analisi multivariata condotta con il software statistico R, a seconda dei casi.
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