Il triennio che va dal 2020 al 2022 è stato un periodo di eventi negativi ed imprevisti in cui la catena globale del valore di molti prodotti è stata messa a dura prova. In particolare, la crisi del Covid-19 e il conflitto tra Russia e Ucraina sono stati due grossi eventi perturbatori della supply chain delle imprese e dei mercati. In questo contesto, il mercato dell'engineering plastics (o dei tecnopolimeri) si è trovato di fronte a delle nuove sfide nell'ambito dell'approvvigionamento dei materiali e non solo. In questo contesto fortemente mutevole le varie imprese devono essere in grado di rispondere rapidamente alle sfide e quindi dimostrarsi resilienti. L'elaborato è infatti incentrato sulla supply chain resilience e quindi su quella capacità che un'impresa deve avere per sopravvivere di fronte agli shocks esogeni che si susseguono sempre con maggiore frequenza. Dopo aver presentato i vari indicatori di resilienza e le tre direzioni su cui tali indicatori si sviluppano (anticipazione, resistenza e recupero), l'elaborato verterà sulla resilienza di un'impresa in particolare, altamente concorrenziale nel mercato dei tecnopolimeri: l'impresa tedesca BASF. Grazie alla sua struttura Verbund e agli investimenti degli ultimi anni, BASF è infatti un esempio di resilienza e di organizzazione. Per concludere, andremo a confrontare l'impresa tedesca con una seconda impresa, DOMO Chemicals, e analizzeremo, ove possibile, gli indicatori di resilienza andando poi a definire le sfide future della supply chain e dell'engineering plastics.

La resilienza della catena di approvvigionamento: il mercato dei tecnopolimeri e il caso BASF

ODDONE, ENRICO MARTINO
2022/2023

Abstract

Il triennio che va dal 2020 al 2022 è stato un periodo di eventi negativi ed imprevisti in cui la catena globale del valore di molti prodotti è stata messa a dura prova. In particolare, la crisi del Covid-19 e il conflitto tra Russia e Ucraina sono stati due grossi eventi perturbatori della supply chain delle imprese e dei mercati. In questo contesto, il mercato dell'engineering plastics (o dei tecnopolimeri) si è trovato di fronte a delle nuove sfide nell'ambito dell'approvvigionamento dei materiali e non solo. In questo contesto fortemente mutevole le varie imprese devono essere in grado di rispondere rapidamente alle sfide e quindi dimostrarsi resilienti. L'elaborato è infatti incentrato sulla supply chain resilience e quindi su quella capacità che un'impresa deve avere per sopravvivere di fronte agli shocks esogeni che si susseguono sempre con maggiore frequenza. Dopo aver presentato i vari indicatori di resilienza e le tre direzioni su cui tali indicatori si sviluppano (anticipazione, resistenza e recupero), l'elaborato verterà sulla resilienza di un'impresa in particolare, altamente concorrenziale nel mercato dei tecnopolimeri: l'impresa tedesca BASF. Grazie alla sua struttura Verbund e agli investimenti degli ultimi anni, BASF è infatti un esempio di resilienza e di organizzazione. Per concludere, andremo a confrontare l'impresa tedesca con una seconda impresa, DOMO Chemicals, e analizzeremo, ove possibile, gli indicatori di resilienza andando poi a definire le sfide future della supply chain e dell'engineering plastics.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/101353