La glottodidattica, ossia l’insegnamento delle lingue straniere, adotta metodi e approcci idonei e ricorre ad un’ampia gamma di strumenti al fine di favorire il cosiddetto “lifelong learning”. Tra i diversi strumenti, spicca, in particolare, l’impiego delle cosiddette “glottotecnologie”. Con il presente elaborato l’intento è stato quello di addentrarsi nel ricco panorama offerto dalle glottotecnologie, nonché focus principale di questa indagine e uno dei mezzi glottodidattici per eccellenza. In particolare, lo scopo della ricerca è stato quello di comprendere non solo se la tecnologia opera in sinergia con la didattica italiana, ma anche in quale misura e con quali modalità essa venga inclusa in seno alla prassi glottodidattica dei docenti. Inoltre, esplorandone e ponderandone potenzialità e limiti intrinsechi, si è voluto indagare l’effettivo giovamento e l’impatto più o meno positivo del loro utilizzo nel contesto di insegnamento e di apprendimento delle lingue, specie alla luce dell’evoluzione a cui l’uso delle glottotecnologie è stato sottoposto nel corso dei decenni. Considerando ciò, l’auspicio è stato quello di ottenere risultati positivi che potessero dimostrare che la glottodidattica sta al passo con i tempi, prendendo atto della pervasività della rete nella nostra quotidianità, e che, di conseguenza, non agisce in maniera anacronistica, non includendo al suo interno tutte le novità apportate dalla modernità giorno dopo giorno. Particolarmente, il presente studio, dopo aver fornito una definizione del termine “glottotecnologie”, intende indagare la loro effettiva efficacia e il loro potenziale nell’insegnamento e nell’apprendimento delle lingue, nonché la loro reale utilità in correlazione con lo sviluppo delle abilità linguistiche. Dopodiché, seguono una breve descrizione dell’evento recente che più ha messo in crisi la didattica (e non solo), ossia l’agente virale nominato Covid-19, e un fondamentale inciso sul delineamento dei nativi digitali che si sono confrontati con tale situazione. Infine, la ricerca vuole dare il proprio originale contributo nel configurare i mutamenti nell’impiego delle tecnologie in seno alla glottodidattica italiana prima, durante e dopo il “sisma” provocato dall’irruzione del Coronavirus nel mondo e nelle nostre vite, ma anche nella didattica. Al fine di realizzare questo studio di tipo compilativo, è risultata necessaria la consultazione del manuale di Balboni (2015, ried. 2020) e di una cospicua serie di articoli di ricerca. Infine, per diverse ragioni, è stato reputato essenziale inserire due sondaggi reperiti sul web e un’intervista fatta in prima persona.
Le glottotecnologie e i mutamenti nel loro uso in relazione alla diffusione della pandemia di Covid-19
BROSEGHINI, SABRINA
2022/2023
Abstract
La glottodidattica, ossia l’insegnamento delle lingue straniere, adotta metodi e approcci idonei e ricorre ad un’ampia gamma di strumenti al fine di favorire il cosiddetto “lifelong learning”. Tra i diversi strumenti, spicca, in particolare, l’impiego delle cosiddette “glottotecnologie”. Con il presente elaborato l’intento è stato quello di addentrarsi nel ricco panorama offerto dalle glottotecnologie, nonché focus principale di questa indagine e uno dei mezzi glottodidattici per eccellenza. In particolare, lo scopo della ricerca è stato quello di comprendere non solo se la tecnologia opera in sinergia con la didattica italiana, ma anche in quale misura e con quali modalità essa venga inclusa in seno alla prassi glottodidattica dei docenti. Inoltre, esplorandone e ponderandone potenzialità e limiti intrinsechi, si è voluto indagare l’effettivo giovamento e l’impatto più o meno positivo del loro utilizzo nel contesto di insegnamento e di apprendimento delle lingue, specie alla luce dell’evoluzione a cui l’uso delle glottotecnologie è stato sottoposto nel corso dei decenni. Considerando ciò, l’auspicio è stato quello di ottenere risultati positivi che potessero dimostrare che la glottodidattica sta al passo con i tempi, prendendo atto della pervasività della rete nella nostra quotidianità, e che, di conseguenza, non agisce in maniera anacronistica, non includendo al suo interno tutte le novità apportate dalla modernità giorno dopo giorno. Particolarmente, il presente studio, dopo aver fornito una definizione del termine “glottotecnologie”, intende indagare la loro effettiva efficacia e il loro potenziale nell’insegnamento e nell’apprendimento delle lingue, nonché la loro reale utilità in correlazione con lo sviluppo delle abilità linguistiche. Dopodiché, seguono una breve descrizione dell’evento recente che più ha messo in crisi la didattica (e non solo), ossia l’agente virale nominato Covid-19, e un fondamentale inciso sul delineamento dei nativi digitali che si sono confrontati con tale situazione. Infine, la ricerca vuole dare il proprio originale contributo nel configurare i mutamenti nell’impiego delle tecnologie in seno alla glottodidattica italiana prima, durante e dopo il “sisma” provocato dall’irruzione del Coronavirus nel mondo e nelle nostre vite, ma anche nella didattica. Al fine di realizzare questo studio di tipo compilativo, è risultata necessaria la consultazione del manuale di Balboni (2015, ried. 2020) e di una cospicua serie di articoli di ricerca. Infine, per diverse ragioni, è stato reputato essenziale inserire due sondaggi reperiti sul web e un’intervista fatta in prima persona.File | Dimensione | Formato | |
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