AIM: The main purpose of the present RCT was to compare buccal soft tissue volumetric changes at implant sites augmented using a volume-stable collagen matrix (VCMX) or a subepithelial connective tissue graft (SCTG) harvested from palate simultaneously to implant placement. The secondary outcomes were evaluating linear changes in the same sites and assessing the perception of the surgery for both clinicians and patients. MATERIAL AND METHODS: A single-center, randomized clinical trial was conducted with two parallel groups and a 1:1 allocation ratio. Twenty-two patients who needed to receive at least one implant for a tooth replacement were randomly assigned to the test group (VCMX) or the control group (SCTG). Soft tissue augmentation was performed in both groups. Optical impressions were taken for each patient using an intra-oral 3D scanner at different time-points: baseline (surgical time), 1 month (T1) and 3 months (T2) after surgery. To perform digital dimensional analysis, the STL files were first superimposed, aligned, and analyzed using the program "Gom Inspect". Through these steps, it was possible to measure the volumetric change, the mean thickness of the reconstructed volume and the linear changes of the vestibular contour of the soft tissues. Surgery’s perception for the surgeon has been evaluated at the end of the surgery through Visual Analogue Scales (VAS, 0-100) corresponding to the perceived difficulty and bleeding during the surgery; surgery’s duration has also been recorded. Patient-related Outcome Measures (PROMs) have been assessed through a questionnaire recording pain, swelling and bleeding perceived and the number of anti-inflammatory drugs taken. RESULTS: The present study reports an interim analysis of the whole study sample; the two groups were homogeneous, as evidenced by the statistical analysis of demographic variables, periodontal status and intra-operatorial parameters, No statistical difference was found for volumetric comparisons between the two groups at three months: the mean distance was 1.28 mm for SCTG and 1.12 mm for VCMX, while the mean volume was 55.71 mm3 for SCTG and 53.08 mm3 for VCMX. The differences in linear comparisons did not result statistically significant either: at 1, 3 and 5 mm form the soft tissue margin were 1.64, 1.78 and 1.45 mm for the SCTG group, while they amounted to 1.63, 1.54, and 1.27 mm for the VCMX group. Surgery’s perception for the surgeon showed relevant differences: the perceived difficulty was higher in SCTG group, as well as the bleeding perceived during it. However, surgery’s duration didn’t have statistically significant differences between the two groups. PROMs assessed for SCTG and VCMX did not show any statistical difference but were higher in SCTG group. CONCLUSIONS: These preliminary findings suggest that soft tissue augmentation using either SCTG or VCMX resulted in a consistent augmentation of the buccal side of peri-implant soft tissues in horizontal defects. The usage of VCMX was assessed to be comparable to SCTG in terms of volumetric and linear comparisons. PROMs and surgery duration showed a slight preference for the use of volume-stable collagen matrix (VCMX) without any significant difference. Similarly, but with a statistically significant relevance, the operator's perception of the surgery seems to favor the VCMX group.
SCOPO: Lo scopo principale è stato confrontare i cambiamenti volumetrici vestibolari a livello del tessuto molle peri-implantare aumentato utilizzando una matrice di collagene (VCMX) o un innesto di tessuto connettivo subepiteliale (SCTG) prelevato dal palato contestualmente al posizionamento dell'impianto. Gli scopi secondari sono stati la valutazione dei cambiamenti lineari e della percezione dell'intervento da parte dei clinici e dei pazienti. MATERIALI E METODI: È stato condotto uno studio clinico randomizzato monocentrico, a due gruppi paralleli e rapporto di allocazione di 1:1. Ventidue pazienti che necessitavano una riabilitazione protesica con l’inserimento di almeno un impianto dentale sono stati assegnati casualmente al gruppo test (VCMX) o al gruppo di controllo (SCTG). Per ogni paziente sono state effettuate scansioni ottiche utilizzando uno scanner 3D intraorale al baseline (prima della chirurgia), a 1 mese (T1) e a 3 mesi (T2) dopo l'intervento chirurgico. Per effettuare l'analisi digitale, i file STL sono stati sovrapposti, allineati e analizzati utilizzando il programma "Gom Inspect". Attraverso questi passaggi, è stato possibile misurare i cambiamenti volumetrici, lo spessore medio del volume ricostruito e i cambiamenti lineari del contorno vestibolare dei tessuti molli. La percezione dell'intervento per il chirurgo è stata valutata alla fine dell'intervento mediante scale analogiche visive (VAS) corrispondenti alla difficoltà percepita e al sanguinamento durante l'intervento; è stata inoltre registrata la durata dell'intervento. La misurazione della percezione del paziente (PROMs) è stata valutata attraverso un questionario che registrava il dolore, il gonfiore e il sanguinamento percepiti, e il numero di farmaci antinfiammatori assunti. RISULTATI: Il presente studio riporta un'analisi intermedia dell'intero campione di studio. I due gruppi erano omogenei per le variabili demografiche, lo status parodontale e i parametri intra-operatori. A tre mesi dalla chirurgia, non è stata riscontrata alcuna differenza statistica per le variazioni volumetriche tra i due gruppi: la distanza media era di 1,28 mm per il gruppo SCTG e di 1,12 mm per il gruppo VCMX, mentre il volume medio era di 55,71 mm3 per il gruppo SCTG e di 53,08 mm3 per il gruppo VCMX. Allo stesso modo, le differenze nelle variazioni lineari non sono risultate statisticamente significative: a 1, 3 e 5 mm dal margine del tessuto molle si misuravano distanze di 1,64, 1,78 e 1,45 mm per il gruppo SCTG, mentre di 1,63, 1,54 e 1,27 mm per il gruppo VCMX. La percezione dell'intervento da parte del chirurgo ha mostrato invece differenze rilevanti: la difficoltà percepita era maggiore nel gruppo SCTG, così come il sanguinamento percepito durante l'intervento. Tuttavia, la durata dell'intervento non presentava differenze statisticamente significative tra i due gruppi. Infine, seppure i PROMs risultassero più elevati nel gruppo SCTG, la differenza non ha raggiunto la significatività statistica. CONCLUSIONI: Questi risultati preliminari suggeriscono che la chirurgia di aumento di volume vestibolare dei tessuti molli peri-implantari sia ugualmente efficace in termini di aumento volumetrico e lineare utilizzando sia SCTG che VCMX. I PROMs e la durata dell'intervento hanno mostrato una lieve superiorità per l'uso della VCMX, senza differenze significative. L’analisi della percezione dell'intervento da parte dell'operatore ha invece favorito il gruppo VCMX in modo significativo.
Cambiamenti volumetrici in siti peri-implantari aumentati con una matrice di collagene o un innesto di tessuto connettivo: uno studio clinico randomizzato.
CARBONCINI, CLELIA
2022/2023
Abstract
SCOPO: Lo scopo principale è stato confrontare i cambiamenti volumetrici vestibolari a livello del tessuto molle peri-implantare aumentato utilizzando una matrice di collagene (VCMX) o un innesto di tessuto connettivo subepiteliale (SCTG) prelevato dal palato contestualmente al posizionamento dell'impianto. Gli scopi secondari sono stati la valutazione dei cambiamenti lineari e della percezione dell'intervento da parte dei clinici e dei pazienti. MATERIALI E METODI: È stato condotto uno studio clinico randomizzato monocentrico, a due gruppi paralleli e rapporto di allocazione di 1:1. Ventidue pazienti che necessitavano una riabilitazione protesica con l’inserimento di almeno un impianto dentale sono stati assegnati casualmente al gruppo test (VCMX) o al gruppo di controllo (SCTG). Per ogni paziente sono state effettuate scansioni ottiche utilizzando uno scanner 3D intraorale al baseline (prima della chirurgia), a 1 mese (T1) e a 3 mesi (T2) dopo l'intervento chirurgico. Per effettuare l'analisi digitale, i file STL sono stati sovrapposti, allineati e analizzati utilizzando il programma "Gom Inspect". Attraverso questi passaggi, è stato possibile misurare i cambiamenti volumetrici, lo spessore medio del volume ricostruito e i cambiamenti lineari del contorno vestibolare dei tessuti molli. La percezione dell'intervento per il chirurgo è stata valutata alla fine dell'intervento mediante scale analogiche visive (VAS) corrispondenti alla difficoltà percepita e al sanguinamento durante l'intervento; è stata inoltre registrata la durata dell'intervento. La misurazione della percezione del paziente (PROMs) è stata valutata attraverso un questionario che registrava il dolore, il gonfiore e il sanguinamento percepiti, e il numero di farmaci antinfiammatori assunti. RISULTATI: Il presente studio riporta un'analisi intermedia dell'intero campione di studio. I due gruppi erano omogenei per le variabili demografiche, lo status parodontale e i parametri intra-operatori. A tre mesi dalla chirurgia, non è stata riscontrata alcuna differenza statistica per le variazioni volumetriche tra i due gruppi: la distanza media era di 1,28 mm per il gruppo SCTG e di 1,12 mm per il gruppo VCMX, mentre il volume medio era di 55,71 mm3 per il gruppo SCTG e di 53,08 mm3 per il gruppo VCMX. Allo stesso modo, le differenze nelle variazioni lineari non sono risultate statisticamente significative: a 1, 3 e 5 mm dal margine del tessuto molle si misuravano distanze di 1,64, 1,78 e 1,45 mm per il gruppo SCTG, mentre di 1,63, 1,54 e 1,27 mm per il gruppo VCMX. La percezione dell'intervento da parte del chirurgo ha mostrato invece differenze rilevanti: la difficoltà percepita era maggiore nel gruppo SCTG, così come il sanguinamento percepito durante l'intervento. Tuttavia, la durata dell'intervento non presentava differenze statisticamente significative tra i due gruppi. Infine, seppure i PROMs risultassero più elevati nel gruppo SCTG, la differenza non ha raggiunto la significatività statistica. CONCLUSIONI: Questi risultati preliminari suggeriscono che la chirurgia di aumento di volume vestibolare dei tessuti molli peri-implantari sia ugualmente efficace in termini di aumento volumetrico e lineare utilizzando sia SCTG che VCMX. I PROMs e la durata dell'intervento hanno mostrato una lieve superiorità per l'uso della VCMX, senza differenze significative. L’analisi della percezione dell'intervento da parte dell'operatore ha invece favorito il gruppo VCMX in modo significativo.File | Dimensione | Formato | |
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