L'obiettivo di questo lavoro è quello di mettere in evidenza una serie di figure, concetti, idee e suggestioni che avvicinano Massimo Bontempelli, autore con una forte impostazione culturale classica, a Platone. Allo stesso tempo, viene sottolineato il modo in cui Bontempelli utilizza e trasforma il materiale platonico nel tentativo di rinnovare la letteratura del suo tempo. La tesi è suddivisa in tre parti; nel primo capitolo si analizzano alcuni temi tipici dell'opera platonica: il demiurgo, il daimone, la retorica e la dialettica e il ruolo dell'intellettuale nella società. Nella seconda parte si affrontano le opere relative al periodo del realismo magico e sulla base di articoli e saggi si rintraccia una vera e propria teoria cosmogonica, i cui elementi principali richiamano chiaramente la teoria della creazione presente nel Timeo di Platone. Nell'ultimo capitolo si confronta il diverso uso del mito nei due autori. In conclusione, la tesi dimostra una presenza continua della filosofia platonica nell'opera bontempelliana e chiarisce come l'autore sia riuscito ad inserire il pensiero filosofico di Platone all'interno di un materiale profondamente contemporaneo come la sua poetica novecentista e, quindi, anche in una società in trasformazione, ormai avviata alla massificazione.
Dall'ironia al mito: tracce della filosofia platonica nell'opera di Massimo Bontempelli
BESSONE, LARA
2014/2015
Abstract
L'obiettivo di questo lavoro è quello di mettere in evidenza una serie di figure, concetti, idee e suggestioni che avvicinano Massimo Bontempelli, autore con una forte impostazione culturale classica, a Platone. Allo stesso tempo, viene sottolineato il modo in cui Bontempelli utilizza e trasforma il materiale platonico nel tentativo di rinnovare la letteratura del suo tempo. La tesi è suddivisa in tre parti; nel primo capitolo si analizzano alcuni temi tipici dell'opera platonica: il demiurgo, il daimone, la retorica e la dialettica e il ruolo dell'intellettuale nella società. Nella seconda parte si affrontano le opere relative al periodo del realismo magico e sulla base di articoli e saggi si rintraccia una vera e propria teoria cosmogonica, i cui elementi principali richiamano chiaramente la teoria della creazione presente nel Timeo di Platone. Nell'ultimo capitolo si confronta il diverso uso del mito nei due autori. In conclusione, la tesi dimostra una presenza continua della filosofia platonica nell'opera bontempelliana e chiarisce come l'autore sia riuscito ad inserire il pensiero filosofico di Platone all'interno di un materiale profondamente contemporaneo come la sua poetica novecentista e, quindi, anche in una società in trasformazione, ormai avviata alla massificazione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/10105