This work focuses on the administrative detention of foreigners in Italy, analysed on the basis of the framework of constitutional protection of personal freedom. The central goal was to analyse the compliance with the limits and guarantees set by the Constitutional text to protect the universal and inviolable personal freedom The starting point was the reconstruction of the debates that arose in the Constituent Assembly around the genesis of Articles 10 and 13 of the Constitution. Having thus framed the scope of the provisions under examination, attention was shifted to the necessary reconstruction of the complex and stratified regulatory framework on the subject. In this sense, an analysis of the evolutions which, since the early 1990s, have affected the regulation of the detention of foreigners was conducted, passing through the Legislative Decree no. 286/98 and the subsequent interventions of the legislator, up to the most recent "decreti-sicurezza". The research then focused on profiles of dubious constitutional legitimacy of a formal nature. In the light of the doctrinal debates and constitutional jurisprudence, the doubts concerning the recourse to urgent decrees were then analysed with regard to the requirements of extraordinary necessity and urgency and those inherent in the respect of the absolute rule of law under Article 13 of the Constitution. The next chapter dealt with the analysis of the possible issues of constitutional legitimacy related to the (lack of) conformity of the domestic discipline of the legal condition of the foreigner, regarding the administrative detention, with the international norms and treaties, with particular reference to the provisions of the ECHR (Art. 3 and 5) and Directives 2008/115/EC and 2013/33/EU. The last part of this work, lastly, focused on further aspects of dubious constitutional legitimacy with respect to the discipline of Article 13 of the Constitution, with regard - in particular - to the failure to respect the reservation of jurisdiction in matters of administrative detention.

Il presente lavoro ha ad oggetto la detenzione amministrativa dello straniero in Italia, analizzata sulla base del quadro della tutela costituzionale della libertà personale. L’obiettivo centrale è stato quello di analizzare il rispetto dei limiti e delle garanzie poste dal Testo costituzionale a tutela dell’universale e inviolabile libertà personale. Punto di partenza è stata la ricostruzione dei dibattiti sorti in sede di Assemblea costituente intorno alla genesi degli articoli 10 e 13 della Costituzione. Avendo così inquadrato la portata delle norme in esame, l’attenzione è stata spostata verso la necessaria ricostruzione del complesso e stratificato quadro normativo in materia. In tal senso sono state analizzate le evoluzioni che, sin dai primi anni ’90, hanno toccato la disciplina del trattenimento dello straniero, passando per il D.lgs. 286/98 e i successivi interventi del legislatore, per poi giungere ai più recenti “decreti-sicurezza”. La ricerca si è, in seguito, focalizzata sui profili di dubbia legittimità costituzionale di natura formale. Sono stati allora analizzati, alla luce dei dibattiti dottrinali e della giurisprudenza costituzionale, i dubbi che riguardano il ricorso alla decretazione d’urgenza per quanto attiene ai requisiti di straordinaria necessità ed urgenza ed omogeneità e quelli inerenti al rispetto della riserva assoluta di legge di cui all’art. 13 Cost. Il capitolo successivo ha avuto ad oggetto l’analisi delle possibili questioni di legittimità costituzionale relative alla (mancata) conformità della disciplina interna della condizione giuridica dello straniero, per quanto alla detenzione amministrativa, con le norme e i trattati internazionali, con particolare riferimento alle disposizioni di cui alla CEDU (artt. 3 e 5) e alle direttive 2008/115/CE e 2013/33/UE. L’ultima parte del presente lavoro, infine, si è focalizzata sugli ulteriori aspetti di dubbia legittimità costituzionale rispetto alla disciplina di cui all'art. 13 Cost., con riguardo – in particolare – al mancato rispetto della riserva di giurisdizione in materia di detenzione amministrativa.

La detenzione amministrativa dello straniero nel quadro della tutela costituzionale della libertà personale

SOVRAN, PAOLO
2021/2022

Abstract

Il presente lavoro ha ad oggetto la detenzione amministrativa dello straniero in Italia, analizzata sulla base del quadro della tutela costituzionale della libertà personale. L’obiettivo centrale è stato quello di analizzare il rispetto dei limiti e delle garanzie poste dal Testo costituzionale a tutela dell’universale e inviolabile libertà personale. Punto di partenza è stata la ricostruzione dei dibattiti sorti in sede di Assemblea costituente intorno alla genesi degli articoli 10 e 13 della Costituzione. Avendo così inquadrato la portata delle norme in esame, l’attenzione è stata spostata verso la necessaria ricostruzione del complesso e stratificato quadro normativo in materia. In tal senso sono state analizzate le evoluzioni che, sin dai primi anni ’90, hanno toccato la disciplina del trattenimento dello straniero, passando per il D.lgs. 286/98 e i successivi interventi del legislatore, per poi giungere ai più recenti “decreti-sicurezza”. La ricerca si è, in seguito, focalizzata sui profili di dubbia legittimità costituzionale di natura formale. Sono stati allora analizzati, alla luce dei dibattiti dottrinali e della giurisprudenza costituzionale, i dubbi che riguardano il ricorso alla decretazione d’urgenza per quanto attiene ai requisiti di straordinaria necessità ed urgenza ed omogeneità e quelli inerenti al rispetto della riserva assoluta di legge di cui all’art. 13 Cost. Il capitolo successivo ha avuto ad oggetto l’analisi delle possibili questioni di legittimità costituzionale relative alla (mancata) conformità della disciplina interna della condizione giuridica dello straniero, per quanto alla detenzione amministrativa, con le norme e i trattati internazionali, con particolare riferimento alle disposizioni di cui alla CEDU (artt. 3 e 5) e alle direttive 2008/115/CE e 2013/33/UE. L’ultima parte del presente lavoro, infine, si è focalizzata sugli ulteriori aspetti di dubbia legittimità costituzionale rispetto alla disciplina di cui all'art. 13 Cost., con riguardo – in particolare – al mancato rispetto della riserva di giurisdizione in materia di detenzione amministrativa.
ITA
This work focuses on the administrative detention of foreigners in Italy, analysed on the basis of the framework of constitutional protection of personal freedom. The central goal was to analyse the compliance with the limits and guarantees set by the Constitutional text to protect the universal and inviolable personal freedom The starting point was the reconstruction of the debates that arose in the Constituent Assembly around the genesis of Articles 10 and 13 of the Constitution. Having thus framed the scope of the provisions under examination, attention was shifted to the necessary reconstruction of the complex and stratified regulatory framework on the subject. In this sense, an analysis of the evolutions which, since the early 1990s, have affected the regulation of the detention of foreigners was conducted, passing through the Legislative Decree no. 286/98 and the subsequent interventions of the legislator, up to the most recent "decreti-sicurezza". The research then focused on profiles of dubious constitutional legitimacy of a formal nature. In the light of the doctrinal debates and constitutional jurisprudence, the doubts concerning the recourse to urgent decrees were then analysed with regard to the requirements of extraordinary necessity and urgency and those inherent in the respect of the absolute rule of law under Article 13 of the Constitution. The next chapter dealt with the analysis of the possible issues of constitutional legitimacy related to the (lack of) conformity of the domestic discipline of the legal condition of the foreigner, regarding the administrative detention, with the international norms and treaties, with particular reference to the provisions of the ECHR (Art. 3 and 5) and Directives 2008/115/EC and 2013/33/EU. The last part of this work, lastly, focused on further aspects of dubious constitutional legitimacy with respect to the discipline of Article 13 of the Constitution, with regard - in particular - to the failure to respect the reservation of jurisdiction in matters of administrative detention.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/101027