Il Parlamento in Italia e le sue riforme. Dal Regno di Sardegna all'età fascista.

The objective of this dissertation is to analyze the parliament from the Kingdom of Sardinia until the Fascist period, looking specifically at both the original composition dictated by the statute and the reforms that occurred during the years. Parliamentary events that occurred during this time period will also be observed. The dissertation is structured into three chapters each of which goes in-depth on a specific time period. The first chapter covers the entire legislative set-up put in place by the 1848 Statute, including: the formation of the two chambers, guarantees for deputies and senators, and the legislative process. The second chapter focuses on the events and the few reforms that happened during the liberal age, that is, that period of time from 1848 until 1922, looking closely at the three major exponents of these years: Agostino Depretis, Francesco Crispi and Giovanni Giolitti. The last chapter deals with the rise of fascism beginning with the March on Rome in 1922, first highlighting the ways that constitute the transition from constitutional monarchy to dictatorship. Next, institutional reforms that drastically alter the parliamentary system of the 1848 statute are displayed, including the institutionalization of the grand council of fascism and the reform of the lower house in 1939.

L’obiettivo di questa tesi di laurea è analizzare il parlamento dal Regno di Sardegna fino al periodo fascista, guardando nello specifico sia la composizione originaria dettata dallo statuto sia le riforme intercorse durante gli anni. Saranno inoltre osservate le vicende parlamentari accadute in questo periodo di tempo. La tesi di laurea è strutturata su tre capitoli ognuno dei quali va ad approfondire uno specifico periodo temporale. Il primo capitolo riguarda l’intero impianto legislativo posto in atto dallo Statuto del 1848, comprendendo: la formazione delle due camere, le garanzie per deputati e senatori e il processo legislativo. Il secondo capitolo si concentra sugli eventi e sulle poche riforme accadute durante l’età liberale, cioè quel periodo di tempo che va dal 1848 fino al 1922, guardando con attenzione i tre maggiori esponenti di questi anni: Agostino Depretis, Francesco Crispi e Giovanni Giolitti. L’ultimo capitolo riguarda l’avvento del fascismo a partire dalla marcia su Roma del 1922, evidenziando innanzitutto le modalità che costituiscono il passaggio da monarchia costituzionale a dittatura. In seguito vengono visualizzate le riforme istituzionali che modificano drasticamente il sistema parlamentare dello statuto del 1848, tra cui l’istituzionalizzazione del gran consiglio del fascismo e la riforma della camera bassa nel 1939.