LUNG ULTRASOUND AND BRONCHOPULMONARY DYSPLASIA: BEST TIMING OF A POSSIBLE PROGNOSTIC TOOL Background: The use of lung ultrasound in neonatal settings and especially in intensive care units is an emerging practice used for the differential diagnosis of respiratory pathologies in newborns. Semi-quantitative methods, such as lung ultrasound scores (LUS), were initially developed to assess the need of exogenous surfactant administration and they are recently applied to extremely preterm newborns to research their correlation with pulmonary bronchodysplasia (BPD). The aim of our study is to analyze the prognostic value of LUS in predicting the onset of BPD in newborns with a gestational age ≤ 30 weeks and to identify the ideal timing for performing the ultrasound examination. Study design: Newborns with a gestational age ≤ 30 weeks who were born between January and December 2022 at the Neonatal Intensive Care Unit of the S. Anna Hospital were enrolled in the study. LUS was performed at 0, 7, 14 and 21 days of life if infants were clinically stable. LUS was calculated with a semi-quantitative method that analyzes 6 anterolateral lung fields (three per hemithorax) as described by Brat et al. The population examined was divided into two subgroups based on the subsequent diagnosis of BPD, defined on the basis of oxygen dependence at 36 weeks of EG, and mean LUS values of each observation were compared. Results: Our population counts 18 preterm infants. A significant difference is observed in the total mean value of LUS at 7 days of life between the subgroup of patients affected by BPD (8,86 ± 3,80) and the subgroup without BPD (4,30 ± 2,41, P < 0,0083). This significant difference is still observed at 14 days (7,57 ± 4,08 versus 2,50 ± 1,27, P < 0,002) and at 21 days (7,71 ± 3,90 versus 1,40 ± 0,97, P < 0,0002), as described by several authors. The subgroup with BPD has a lower gestational age (26.58 ± 2.03 weeks), a lower birth weight (805.013 g ± 276.22 g) and requires prolonged respiratory support (mechanical or non-invasive ventilation) and more days of hospitalization. This group is also associated with a greater use of diuretic and post-natal steroid therapy (p value < 0,001 - p value < 0,011). Conclusions: In accordance with the data presented in the literature, in our study LUS was confirmed to be able to early predict the onset of BPD. This result may lead to identifying a window of clinical intervention to reduce subsequent comorbidities linked to the chronic lung disease in preterm infants. Further studies are needed to explore LUS-BPD correlation and to identify a cut off value able to predict BPD development in preterm newborns.

ECOGRAFIA POLMONARE E DISPLASIA BRONCOPOLMONARE: RUOLO DI POSSIBILE INDICATORE PROGNOSTICO E BEST TIMING DI ESECUZIONE Introduzione: L’utilizzo dell’ecografia polmonare in ambito neonatale e soprattutto in terapia intensiva è una pratica emergente utilizzata per la diagnosi differenziale delle patologie respiratorie del neonato. Recentemente, i metodi semiquantitativi quali gli score ecografici polmonari (LUS), sviluppati originariamente per predire la necessità di terapia con surfactante esogeno, sono stati applicati allo studio della broncodisplasia (BPD) del neonato estremamente prematuro. Obiettivo del nostro studio è analizzare l’utilità prognostica del LUS nel predire l’insorgenza di BPD nei neonati con età gestazionale ≤ 30 settimane ed individuare il timing ideale per l’esecuzione dell’esame ecografico. Materiali e metodi: Sono stati inclusi i neonati nati con età gestazionale ≤ 30 settimane tra Gennaio e Dicembre 2022 presso la Terapia Intensiva Neonatale Ospedaliera dell’Ospedale S. Anna a cui è stato possibile determinare il LUS a 0, 7, 14 e 21 giorni di vita. Lo score polmonare è stato calcolato con un metodo semi-quantitativo che analizza 6 campi polmonari antero-lateralmente (tre per emitorace) secondo quanto descritto da Brat et al. La popolazione presa in esame è stata suddivisa in due sottogruppi in base alla diagnosi di BPD o meno, diagnosi definita in base all’ossigeno dipendenza a 36 settimane di EG, per la successiva analisi delle differenze tra valori medi di LUS rilevati in ciascuna delle 4 rilevazioni. Risultati: L’esecuzione del LUS nella nostra popolazione di 18 neonati ≤ 30 settimane di età gestazionale in 4 differenti momenti osserva una differenza significativa dei valori medi di score ecografico totale già nella rilevazione a 7 giorni di vita tra il sottogruppo che ha poi sviluppato BPD (8,86 ± 3,80) e quello di neonati senza successiva diagnosi (4,30 ± 2,41, P < 0,0083). Tali differenze persistono significative a 14 giorni (7,57 ± 4,08 versus 2,50 ± 1,27, P < 0,002) e a 21 (7,71 ± 3,90 versus 1,40 ± 0,97, P < 0,0002), in accordo con quanto descritto in letteratura. Il sottogruppo con BPD ha una minor età gestazionale (26,58 ±2,03 settimane), un minor peso alla nascita (805,013 g ± 276,22 g) e necessita di un supporto respiratorio prolungato, sia esso in ventilazione meccanica o non invasiva e più giorni di ricovero. Tale gruppo è inoltre associato ad un maggior utilizzo di terapia diuretica e cortisonica postnatale (p value < 0,001 - p value < 0,011). Conclusioni: In accordo con i dati presentati in letteratura, il nostro studio conferma come il LUS sia in grado di predire precocemente l’insorgenza di BPD, individuando una finestra di opportunità in cui intervenire tempestivamente con i trattamenti a disposizione e cercare di ridurre le successive comorbidità legate alla patologia cronica polmonare nei neonati pretermine. Ulteriori studi sono necessari per aumentare la numerosità del campione ed individuare un valore di LUS cut-off predittivo per lo sviluppo di BPD.

Ecografia polmonare e displasia broncopolmonare: ruolo di possibile indicatore prognostico e best timing di esecuzione.

FASSINO, ARIANNA
2022/2023

Abstract

ECOGRAFIA POLMONARE E DISPLASIA BRONCOPOLMONARE: RUOLO DI POSSIBILE INDICATORE PROGNOSTICO E BEST TIMING DI ESECUZIONE Introduzione: L’utilizzo dell’ecografia polmonare in ambito neonatale e soprattutto in terapia intensiva è una pratica emergente utilizzata per la diagnosi differenziale delle patologie respiratorie del neonato. Recentemente, i metodi semiquantitativi quali gli score ecografici polmonari (LUS), sviluppati originariamente per predire la necessità di terapia con surfactante esogeno, sono stati applicati allo studio della broncodisplasia (BPD) del neonato estremamente prematuro. Obiettivo del nostro studio è analizzare l’utilità prognostica del LUS nel predire l’insorgenza di BPD nei neonati con età gestazionale ≤ 30 settimane ed individuare il timing ideale per l’esecuzione dell’esame ecografico. Materiali e metodi: Sono stati inclusi i neonati nati con età gestazionale ≤ 30 settimane tra Gennaio e Dicembre 2022 presso la Terapia Intensiva Neonatale Ospedaliera dell’Ospedale S. Anna a cui è stato possibile determinare il LUS a 0, 7, 14 e 21 giorni di vita. Lo score polmonare è stato calcolato con un metodo semi-quantitativo che analizza 6 campi polmonari antero-lateralmente (tre per emitorace) secondo quanto descritto da Brat et al. La popolazione presa in esame è stata suddivisa in due sottogruppi in base alla diagnosi di BPD o meno, diagnosi definita in base all’ossigeno dipendenza a 36 settimane di EG, per la successiva analisi delle differenze tra valori medi di LUS rilevati in ciascuna delle 4 rilevazioni. Risultati: L’esecuzione del LUS nella nostra popolazione di 18 neonati ≤ 30 settimane di età gestazionale in 4 differenti momenti osserva una differenza significativa dei valori medi di score ecografico totale già nella rilevazione a 7 giorni di vita tra il sottogruppo che ha poi sviluppato BPD (8,86 ± 3,80) e quello di neonati senza successiva diagnosi (4,30 ± 2,41, P < 0,0083). Tali differenze persistono significative a 14 giorni (7,57 ± 4,08 versus 2,50 ± 1,27, P < 0,002) e a 21 (7,71 ± 3,90 versus 1,40 ± 0,97, P < 0,0002), in accordo con quanto descritto in letteratura. Il sottogruppo con BPD ha una minor età gestazionale (26,58 ±2,03 settimane), un minor peso alla nascita (805,013 g ± 276,22 g) e necessita di un supporto respiratorio prolungato, sia esso in ventilazione meccanica o non invasiva e più giorni di ricovero. Tale gruppo è inoltre associato ad un maggior utilizzo di terapia diuretica e cortisonica postnatale (p value < 0,001 - p value < 0,011). Conclusioni: In accordo con i dati presentati in letteratura, il nostro studio conferma come il LUS sia in grado di predire precocemente l’insorgenza di BPD, individuando una finestra di opportunità in cui intervenire tempestivamente con i trattamenti a disposizione e cercare di ridurre le successive comorbidità legate alla patologia cronica polmonare nei neonati pretermine. Ulteriori studi sono necessari per aumentare la numerosità del campione ed individuare un valore di LUS cut-off predittivo per lo sviluppo di BPD.
Lung Ultrasound and bronchopulmonary dysplasia: best timing of a possible prognostic tool.
LUNG ULTRASOUND AND BRONCHOPULMONARY DYSPLASIA: BEST TIMING OF A POSSIBLE PROGNOSTIC TOOL Background: The use of lung ultrasound in neonatal settings and especially in intensive care units is an emerging practice used for the differential diagnosis of respiratory pathologies in newborns. Semi-quantitative methods, such as lung ultrasound scores (LUS), were initially developed to assess the need of exogenous surfactant administration and they are recently applied to extremely preterm newborns to research their correlation with pulmonary bronchodysplasia (BPD). The aim of our study is to analyze the prognostic value of LUS in predicting the onset of BPD in newborns with a gestational age ≤ 30 weeks and to identify the ideal timing for performing the ultrasound examination. Study design: Newborns with a gestational age ≤ 30 weeks who were born between January and December 2022 at the Neonatal Intensive Care Unit of the S. Anna Hospital were enrolled in the study. LUS was performed at 0, 7, 14 and 21 days of life if infants were clinically stable. LUS was calculated with a semi-quantitative method that analyzes 6 anterolateral lung fields (three per hemithorax) as described by Brat et al. The population examined was divided into two subgroups based on the subsequent diagnosis of BPD, defined on the basis of oxygen dependence at 36 weeks of EG, and mean LUS values of each observation were compared. Results: Our population counts 18 preterm infants. A significant difference is observed in the total mean value of LUS at 7 days of life between the subgroup of patients affected by BPD (8,86 ± 3,80) and the subgroup without BPD (4,30 ± 2,41, P < 0,0083). This significant difference is still observed at 14 days (7,57 ± 4,08 versus 2,50 ± 1,27, P < 0,002) and at 21 days (7,71 ± 3,90 versus 1,40 ± 0,97, P < 0,0002), as described by several authors. The subgroup with BPD has a lower gestational age (26.58 ± 2.03 weeks), a lower birth weight (805.013 g ± 276.22 g) and requires prolonged respiratory support (mechanical or non-invasive ventilation) and more days of hospitalization. This group is also associated with a greater use of diuretic and post-natal steroid therapy (p value < 0,001 - p value < 0,011). Conclusions: In accordance with the data presented in the literature, in our study LUS was confirmed to be able to early predict the onset of BPD. This result may lead to identifying a window of clinical intervention to reduce subsequent comorbidities linked to the chronic lung disease in preterm infants. Further studies are needed to explore LUS-BPD correlation and to identify a cut off value able to predict BPD development in preterm newborns.
RAMENGHI, UGO
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