The Protected Geographical Indication named Terre Lariane, established in 2008, comprises the territories of the provinces of Lecco and Como. Today, compared to the past, viticulture in this area has a limited extension due to a progressive abandonment that began in the late 19th century, influenced by various agronomic, economic, and social conditions. The purpose of the project presented in this thesis, conducted in collaboration with the Terre Lariane IGT Consortium was to characterize viticulture in the areas regulated by the consortium and investigate the local ampelographic base. Bibliographic research was useful for obtaining more recent information regarding the territory and climate of the study area, as well as for gathering information about historically cultivated varieties. In addition, climatic data were collected from two meteorological stations located in the areas where most of the wineries are concentrated. The first station, located in Osnago (LC), represents the climatic conditions in Brianza, while the second station, located in Colico (LC), represents the climate in the upper Lario region. The results of the climatic data analysis highlighted differences between the two areas under consideration and the historical series referring to the Brianza area. The ampelographic research in the territory was carried out in selected vineyards where old unidentified vine varieties could be present. Subsequent field visits were conducted at different times during the growing season, during which the already known varieties were visually excluded by Dr. Raimondi. Morphological descriptions were performed, and photographic documentation of the presumed unknown cultivars was collected. Additionally, samples were collected for genetic analysis for certain varieties. The results of the morphological descriptions were organized in descriptive tables for bud, leaf, and cluster, reporting the respective expression levels for each OIV character and accompanied by photographic documentation. By comparing historical morphological descriptions with the descriptions made in the field, hypotheses of correspondence between the varieties described in the literature and the unknown ones described during the field visits were formulated. These comparisons revealed that a variety locally known as "Biancona" could be the same as the historical variety "Bianca maggiore" mentioned in several historical documents. Furthermore, the variety "Sconosciuta 3 Abbadia" could correspond to the historically named "Vergonese." However, for most of the accessions, no morphological correspondence was found with the descriptions in the historical literature, and no genetic correspondence with already known varieties was found following the microsatellite analysis. The accessions that did not belong to the major varieties will be propagated in the ampelographic collection of Grinzane Cavour, where they will be observed under standardized cultivation conditions. Nevertheless, it is essential to continue the research work in the coming years to prevent other ancient varieties, potentially surviving the decline that local viticulture has experienced from the late 19th century until now, from becoming extinct forever.
L’indicazione geografica tipica (IGT) Terre Lariane, istituita nel 2008, comprende i territori delle province di Lecco e Como. Qui, oggi rispetto al passato, la viticoltura presenta un’estensione limitata, dovuta ad un progressivo abbandono, iniziato alla fine dell’’800 a causa di diverse condizioni agronomiche, economiche e sociali. Lo scopo del progetto riportato in questa tesi, e condotto in collaborazione con il consorzio IGT Terre Lariane, è stato da un lato caratterizzare la viticoltura nelle aree regolamentate dal consorzio, dall'altro indagare la base ampelografica locale. La ricerca bibliografica è stata utile sia per reperire informazioni più recenti riguardanti il territorio e il clima dell’area oggetto di studi, sia per reperire informazioni riguardanti le varietà storicamente coltivate. In aggiunta, sono stati sono stati raccolti dati climatici da due stazioni meteorologiche situate nelle due aree dove si concentrano la maggior parte delle aziende. La prima situata ad Osnago (LC) rappresentativa delle condizioni climatiche in Brianza e la seconda situata a Colico (LC) e rappresentativa del clima in alto Lario. I risultati delle analisi dei dati climatici hanno evidenziato differenze tra le due aree prese in considerazione e tra la serie storica, riferita all’area della Brianza. La ricerca ampelografica sul territorio è stata svolta in vigneti selezionati nei quali potevano essere presenti vecchie viti di cultivar non identificate. Successivamente sono stati svolti sopralluoghi, in periodi diversi della stagione produttiva, durante i quali sono state escluse a vista dal dott. Raimondi le varietà già note, sono state svolte le descrizioni morfologiche ed è stata raccolta la documentazione fotografica delle cultivar presunte ignote. In aggiunta, per alcune varietà sono stati raccolti i campioni per le analisi genetiche. I risultati delle descrizioni morfologiche sono stati organizzati in tabelle descrittive, rispettivamente per germoglio, foglia e grappolo, riportanti per ogni carattere OIV i relativi livelli di espressione e accompagnate dalla documentazione fotografica. Grazie ai confronti tra descrizioni morfologiche storiche e le descrizioni svolte in campo è stato possibile formulare delle ipotesi di corrispondenza tra le varietà descritte in bibliografia e quelle ignote descritte durante i sopralluoghi. Da questi confronti è emerso che una varietà chiamata, dagli agricoltori locali, Biancona potrebbe essere la Bianca maggiore citata in diversi documenti storici. In aggiunta la varietà "Sconosciuta 3 Abbadia" potrebbe corrispondere alla varietà chiamata storicamente "Vergonese". Ma, per quanto riguarda la maggior parte delle accessioni non è stata trovata nessuna corrispondenza morfologica con le descrizioni presenti in bibliografia storica e, a seguito dell’analisi dei microsatelliti, nessuna corrispondenza genetica con varietà già note. Le accessioni non appartenenti alle varietà maggiori saranno propagate nella collezione ampelografica di Grinzane Cavour, dove potranno essere osservate in condizione di allevamento standardizzato. Risulta, comunque essenziale proseguire il lavoro di ricerca, negli anni a venire per non permettere che altre varietà antiche, potenzialmente sopravvissute al declino che ha attraversato la viticoltura locale dalla fine dell’‘800 ad oggi, si estinguano per sempre.
Caratterizzazione della viticoltura nell'IGT Terre Lariane e indagine sull'ampelografia locale
NOVA, GIOVANNI
2021/2022
Abstract
L’indicazione geografica tipica (IGT) Terre Lariane, istituita nel 2008, comprende i territori delle province di Lecco e Como. Qui, oggi rispetto al passato, la viticoltura presenta un’estensione limitata, dovuta ad un progressivo abbandono, iniziato alla fine dell’’800 a causa di diverse condizioni agronomiche, economiche e sociali. Lo scopo del progetto riportato in questa tesi, e condotto in collaborazione con il consorzio IGT Terre Lariane, è stato da un lato caratterizzare la viticoltura nelle aree regolamentate dal consorzio, dall'altro indagare la base ampelografica locale. La ricerca bibliografica è stata utile sia per reperire informazioni più recenti riguardanti il territorio e il clima dell’area oggetto di studi, sia per reperire informazioni riguardanti le varietà storicamente coltivate. In aggiunta, sono stati sono stati raccolti dati climatici da due stazioni meteorologiche situate nelle due aree dove si concentrano la maggior parte delle aziende. La prima situata ad Osnago (LC) rappresentativa delle condizioni climatiche in Brianza e la seconda situata a Colico (LC) e rappresentativa del clima in alto Lario. I risultati delle analisi dei dati climatici hanno evidenziato differenze tra le due aree prese in considerazione e tra la serie storica, riferita all’area della Brianza. La ricerca ampelografica sul territorio è stata svolta in vigneti selezionati nei quali potevano essere presenti vecchie viti di cultivar non identificate. Successivamente sono stati svolti sopralluoghi, in periodi diversi della stagione produttiva, durante i quali sono state escluse a vista dal dott. Raimondi le varietà già note, sono state svolte le descrizioni morfologiche ed è stata raccolta la documentazione fotografica delle cultivar presunte ignote. In aggiunta, per alcune varietà sono stati raccolti i campioni per le analisi genetiche. I risultati delle descrizioni morfologiche sono stati organizzati in tabelle descrittive, rispettivamente per germoglio, foglia e grappolo, riportanti per ogni carattere OIV i relativi livelli di espressione e accompagnate dalla documentazione fotografica. Grazie ai confronti tra descrizioni morfologiche storiche e le descrizioni svolte in campo è stato possibile formulare delle ipotesi di corrispondenza tra le varietà descritte in bibliografia e quelle ignote descritte durante i sopralluoghi. Da questi confronti è emerso che una varietà chiamata, dagli agricoltori locali, Biancona potrebbe essere la Bianca maggiore citata in diversi documenti storici. In aggiunta la varietà "Sconosciuta 3 Abbadia" potrebbe corrispondere alla varietà chiamata storicamente "Vergonese". Ma, per quanto riguarda la maggior parte delle accessioni non è stata trovata nessuna corrispondenza morfologica con le descrizioni presenti in bibliografia storica e, a seguito dell’analisi dei microsatelliti, nessuna corrispondenza genetica con varietà già note. Le accessioni non appartenenti alle varietà maggiori saranno propagate nella collezione ampelografica di Grinzane Cavour, dove potranno essere osservate in condizione di allevamento standardizzato. Risulta, comunque essenziale proseguire il lavoro di ricerca, negli anni a venire per non permettere che altre varietà antiche, potenzialmente sopravvissute al declino che ha attraversato la viticoltura locale dalla fine dell’‘800 ad oggi, si estinguano per sempre.File | Dimensione | Formato | |
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