Con il termine Gray Zone Warfare si intende quello spazio operativo tra pace e guerra che include azioni coercitive volte a modificare lo status quo. Tali azioni si collocano al di sotto della soglia della guerra e, per questo motivo, nella maggior parte dei casi si sottraggono ad una risposta militare convenzionale. Gli aspetti essenziali che contraddistinguono le azioni di Gray Zone Warfare sono l’ambiguità, la revisione dello status quo, la collocazione al di sotto della soglia della guerra e la difficoltà di attribuzione. Sebbene il concetto non sia una novità nel panorama degli studi militari, ha assunto una notevole rilevanza principalmente per tre motivi: il primo riguarda il tipo di attori che utilizzano strategie di Gray Zone Warfare (ossia le potenze revisioniste); il secondo è di tipo economico; il terzo ha a che fare con le innovazioni tecnologiche che permeano la nostra società. È indubbio che la tecnologia moderna fornisca nuovi strumenti per la conduzione della guerra e, allo stesso tempo, modifichi quelli già esistenti. Pertanto, l’elaborato prosegue individuando quegli scenari tecnologici che favoriscono le azioni al di sotto della soglia della guerra e come hanno modificato la guerra stessa, tenendo conto del fenomeno del populismo quale effetto moltiplicatore per le tattiche di Gray Zone Warfare. Dal momento che le principali innovazioni tecnologiche ricadono nel cyberspazio, definito da molti quale quinto dominio della guerra, gli ultimi due capitoli tratteranno rispettivamente il ruolo dei social media nell’Information Warfare e gli attacchi alle infrastrutture critiche nell’ambito della Cyber Warfare, fornendo esempi di operazioni russe.
Innovazione tecnologica, universo della comunicazione e Gray Zone Warfare
FORTUNATO, MARTINA
2021/2022
Abstract
Con il termine Gray Zone Warfare si intende quello spazio operativo tra pace e guerra che include azioni coercitive volte a modificare lo status quo. Tali azioni si collocano al di sotto della soglia della guerra e, per questo motivo, nella maggior parte dei casi si sottraggono ad una risposta militare convenzionale. Gli aspetti essenziali che contraddistinguono le azioni di Gray Zone Warfare sono l’ambiguità, la revisione dello status quo, la collocazione al di sotto della soglia della guerra e la difficoltà di attribuzione. Sebbene il concetto non sia una novità nel panorama degli studi militari, ha assunto una notevole rilevanza principalmente per tre motivi: il primo riguarda il tipo di attori che utilizzano strategie di Gray Zone Warfare (ossia le potenze revisioniste); il secondo è di tipo economico; il terzo ha a che fare con le innovazioni tecnologiche che permeano la nostra società. È indubbio che la tecnologia moderna fornisca nuovi strumenti per la conduzione della guerra e, allo stesso tempo, modifichi quelli già esistenti. Pertanto, l’elaborato prosegue individuando quegli scenari tecnologici che favoriscono le azioni al di sotto della soglia della guerra e come hanno modificato la guerra stessa, tenendo conto del fenomeno del populismo quale effetto moltiplicatore per le tattiche di Gray Zone Warfare. Dal momento che le principali innovazioni tecnologiche ricadono nel cyberspazio, definito da molti quale quinto dominio della guerra, gli ultimi due capitoli tratteranno rispettivamente il ruolo dei social media nell’Information Warfare e gli attacchi alle infrastrutture critiche nell’ambito della Cyber Warfare, fornendo esempi di operazioni russe.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/100834