Abstract Worker participation stems from the need to protect health and safety at work and visualise the realisation and evolution of various regulatory instruments aimed at regulating and promoting it. In the recent Covid-19 pandemic, the significant role played in collective bargaining by safety representatives and bilateral bodies has highlighted the potential vitality of trade unions and a possible new protagonism of workers.The good practice of the safety system expressed in RFI Spa is based on the development and implementation of the MOG and the SGSL, the Code of Ethics and the Safety Code, the CCNL and the dialogue with the social partners, and focuses on the culture of safety and worker participation. It is becoming increasingly clear that the significant economic costs incurred by companies in complying with the rules governing safety and procurement are both an investment and a saving, but this awareness is still held by few. In order to strive for the “zero workplace injury”, several levers must be used: strengthening the control system, diversifying it and networking it; preventing anomie by drawing up participatory regulations; decreasing mystification by drawing up scientific, collegial analyses and assessments and compared to counterparts; developing training tools that enhance the emotional intelligences of workers and leadership in the dialogue between real and digital; making agreements to work in synergy between the institutions involved, INAIL, the university, companies and OO.SS.. It is also necessary to redefine the roles of the social partners, starting with that of the trade unions, whose involvement today is an imperfect experience; the trade unions are called upon to put education on the meaning of work and the enhancement of 'worker knowledge' back at the centre of their action. The evolution of Safety Culture extends, even in legislation, to taking care of oneself, one's family, one's company. In order to realise a socio-economic model, as for objective 8 of the Agenda UN 2030 that puts dignified work at its centre, it is necessary to promote both the organisational culture, by spreading MOGs and SGSs in companies, and the culture of safety, with the conscious participation of workers who, in a holistic dimension and respect for nature, are spurred to act within life, before norms and rules, beyond the god of money. ​

tesiAbstract La “partecipazione” dei lavoratori nasce dalla necessità di tutela della salute e sicurezza sul lavoro e vede realizzarsi ed evolvere vari strumenti normativi volti a regolarla e a promuoverla. Nella recente pandemia da Covid-19 il rilevante ruolo avuto nella contrattazione collettiva dalle rappresentanze per la sicurezza e dagli organismi bilaterali, ha evidenziato la potenziale vitalità del sindacato e un nuovo possibile protagonismo dei lavoratori. La buona pratica del sistema di sicurezza espressa in RFI Spa si basa sull’elaborazione e l’attuazione del MOG e del SGSL, del Codice Etico e del Codice della Sicurezza, del CCNL e dal confronto con le parti sociali e mette al centro la cultura della sicurezza e la partecipazione dei lavoratori. Appare sempre con più evidenza che gli importanti costi economici destinati dalle aziende per il rispetto delle norme che regolano la sicurezza sul lavoro e gli appalti sono sia un investimento che un risparmio, questa consapevolezza però è ancora di pochi. Per tendere alla “visione zero infortuni” occorre operare con varie leve: potenziando il sistema dei controlli, diversificandolo e informatizzandolo in rete; prevenendo l’anomia attraverso una elaborazione di normative partecipate; diminuendo le mistificazioni elaborando analisi e valutazioni scientifiche, collegiali e nel confronto con le controparti; sviluppando strumenti di formazione che valorizzino le intelligenze emotive dei lavoratori e della leadership nel dialogo tra reale e digitale; realizzando accordi per lavorare in sinergia tra le Istituzioni coinvolte, l'INAIL, l’Università, le aziende e le OO.SS.. Necessita altresì ridefinire i ruoli delle parti sociali, a iniziare da quello del sindacato, il cui coinvolgimento oggi è un’esperienza imperfetta; il sindacato è chiamato a rimettere al centro della sua azione l’educazione al senso del lavoro e la valorizzare della “conoscenza operaia”. L’ evoluzione della Cultura della Sicurezza si estende, anche nella normativa, all’avere cura di sé, della propria famiglia, della propria impresa. Per realizzare un modello socio-economico che metta il lavoro dignitoso al suo centro, come da obiettivo 8 dell’Agenda Onu 2030, occorre promuovere sia la cultura organizzativa, diffondendo i MOG e i SGS nelle aziende, sia la cultura della sicurezza, con la parteciapazione consapevole dei lavoratori che, in una dimensione olistica e di rispetto della natura, sono spronati ad agire dentro la vita, prima delle norme e delle regole, oltre il dio denaro.

L’EVOLUZIONE DELLA CULTURA DELLA PREVENZIONE E LE DINAMICHE DEI COSTI DELLA NON SICUREZZA - L’ESPERIENZA DI RFI S.P.A. –

MUNEGATO, GIAMPAOLO
2021/2022

Abstract

tesiAbstract La “partecipazione” dei lavoratori nasce dalla necessità di tutela della salute e sicurezza sul lavoro e vede realizzarsi ed evolvere vari strumenti normativi volti a regolarla e a promuoverla. Nella recente pandemia da Covid-19 il rilevante ruolo avuto nella contrattazione collettiva dalle rappresentanze per la sicurezza e dagli organismi bilaterali, ha evidenziato la potenziale vitalità del sindacato e un nuovo possibile protagonismo dei lavoratori. La buona pratica del sistema di sicurezza espressa in RFI Spa si basa sull’elaborazione e l’attuazione del MOG e del SGSL, del Codice Etico e del Codice della Sicurezza, del CCNL e dal confronto con le parti sociali e mette al centro la cultura della sicurezza e la partecipazione dei lavoratori. Appare sempre con più evidenza che gli importanti costi economici destinati dalle aziende per il rispetto delle norme che regolano la sicurezza sul lavoro e gli appalti sono sia un investimento che un risparmio, questa consapevolezza però è ancora di pochi. Per tendere alla “visione zero infortuni” occorre operare con varie leve: potenziando il sistema dei controlli, diversificandolo e informatizzandolo in rete; prevenendo l’anomia attraverso una elaborazione di normative partecipate; diminuendo le mistificazioni elaborando analisi e valutazioni scientifiche, collegiali e nel confronto con le controparti; sviluppando strumenti di formazione che valorizzino le intelligenze emotive dei lavoratori e della leadership nel dialogo tra reale e digitale; realizzando accordi per lavorare in sinergia tra le Istituzioni coinvolte, l'INAIL, l’Università, le aziende e le OO.SS.. Necessita altresì ridefinire i ruoli delle parti sociali, a iniziare da quello del sindacato, il cui coinvolgimento oggi è un’esperienza imperfetta; il sindacato è chiamato a rimettere al centro della sua azione l’educazione al senso del lavoro e la valorizzare della “conoscenza operaia”. L’ evoluzione della Cultura della Sicurezza si estende, anche nella normativa, all’avere cura di sé, della propria famiglia, della propria impresa. Per realizzare un modello socio-economico che metta il lavoro dignitoso al suo centro, come da obiettivo 8 dell’Agenda Onu 2030, occorre promuovere sia la cultura organizzativa, diffondendo i MOG e i SGS nelle aziende, sia la cultura della sicurezza, con la parteciapazione consapevole dei lavoratori che, in una dimensione olistica e di rispetto della natura, sono spronati ad agire dentro la vita, prima delle norme e delle regole, oltre il dio denaro.
ITA
Abstract Worker participation stems from the need to protect health and safety at work and visualise the realisation and evolution of various regulatory instruments aimed at regulating and promoting it. In the recent Covid-19 pandemic, the significant role played in collective bargaining by safety representatives and bilateral bodies has highlighted the potential vitality of trade unions and a possible new protagonism of workers.The good practice of the safety system expressed in RFI Spa is based on the development and implementation of the MOG and the SGSL, the Code of Ethics and the Safety Code, the CCNL and the dialogue with the social partners, and focuses on the culture of safety and worker participation. It is becoming increasingly clear that the significant economic costs incurred by companies in complying with the rules governing safety and procurement are both an investment and a saving, but this awareness is still held by few. In order to strive for the “zero workplace injury”, several levers must be used: strengthening the control system, diversifying it and networking it; preventing anomie by drawing up participatory regulations; decreasing mystification by drawing up scientific, collegial analyses and assessments and compared to counterparts; developing training tools that enhance the emotional intelligences of workers and leadership in the dialogue between real and digital; making agreements to work in synergy between the institutions involved, INAIL, the university, companies and OO.SS.. It is also necessary to redefine the roles of the social partners, starting with that of the trade unions, whose involvement today is an imperfect experience; the trade unions are called upon to put education on the meaning of work and the enhancement of 'worker knowledge' back at the centre of their action. The evolution of Safety Culture extends, even in legislation, to taking care of oneself, one's family, one's company. In order to realise a socio-economic model, as for objective 8 of the Agenda UN 2030 that puts dignified work at its centre, it is necessary to promote both the organisational culture, by spreading MOGs and SGSs in companies, and the culture of safety, with the conscious participation of workers who, in a holistic dimension and respect for nature, are spurred to act within life, before norms and rules, beyond the god of money. ​
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