Da ormai tredici anni i dati sulle condizioni della democrazia e dei diritti nel mondo mostrano un graduale e continuo peggioramento. Una delle cause di questo fenomeno può essere riscontrata nella crescita del potere e dell'influenza dei paesi retti da regime autoritario e dagli sforzi compiuti dai grandi stati quali la Russia e la Cina per rendere il mondo un posto più sicuro gli autoritarismi. L'analisi inizia presentando alcuni degli strumenti maggiormente utilizzati dai paesi autoritari per mantenere il controllo sulla popolazione (TV di Stato e mezzi di comunicazione in primis) che prevedono l'utilizzo di diversi sistemi di propaganda e di manipolazione delle informazioni finalizzati a nascondere i soprusi compiuti dal regime ed esaltarne invece la potenza e la stabilità. Questa tipologia di messaggio è riuscita ad attirare anche numerosi leader di partiti politici europei, i quali si sono lasciati sedurre dai risultati riportati in campo economico e politico dai grandi autoritarismi globali e tentano di riproporre in patria la stessa politica illiberale. Il testo analizzerà nello specifico il sistema ungherese che, pur non rinunciando ad alcuni aspetti democratici come i procedimenti elettorali, sacrifica le libertà individuali e il sistema di checks and balances che potrebbero minacciare il governo. Internet ha senz'altro amplificato e in un certo senso semplificato gli sforzi dei governi autoritari nel consolidare ed espandere il proprio potere. Gli strumenti tecnologici garantiscono alle autorità un controllo capillare in ogni ambito pubblico e privato della vita dei cittadini, permettendo di plasmarne l'opinione pubblica e censurare il dissenso. Inoltre diventa sempre più facile per i paesi autoritari minacciare le democrazie straniere al loro interno. Tramite la diffusione di fake news e propaganda studiata ad hoc durante le campagne elettorali, si assicurano la vittoria del candidato maggiormente favorevole alla realizzazione dei propri obiettivi strategici. Installando reti e strutture di telecomunicazione all'estero si assicurano l'accesso ai dati che le attraverseranno compromettendo la sicurezza nazionale del paese straniero e limitando la privacy dei cittadini. A conclusione dell'analisi della minaccia che gli autoritarismi rappresentano verranno proposte alcune misure di cui gli stati democratici dovrebbero dotarsi per prevenire una deriva autoritaria su scala globale. Tali misure prevedono legislazioni più stringenti per quanto riguarda il controllo dei dati online, strumenti per verificare le notizie sui social network e la messa al bando di alcune compagnie straniere, per lo più cinesi, delle quali è stata accertata la responsabilità di aver violato la riservatezza di dati sensibili trasmessi sulle reti da loro gestite.
Autoritarismi Globali: una sfida reale alla Democrazia
RONCAGLIONE GAROFFO, ELISA
2018/2019
Abstract
Da ormai tredici anni i dati sulle condizioni della democrazia e dei diritti nel mondo mostrano un graduale e continuo peggioramento. Una delle cause di questo fenomeno può essere riscontrata nella crescita del potere e dell'influenza dei paesi retti da regime autoritario e dagli sforzi compiuti dai grandi stati quali la Russia e la Cina per rendere il mondo un posto più sicuro gli autoritarismi. L'analisi inizia presentando alcuni degli strumenti maggiormente utilizzati dai paesi autoritari per mantenere il controllo sulla popolazione (TV di Stato e mezzi di comunicazione in primis) che prevedono l'utilizzo di diversi sistemi di propaganda e di manipolazione delle informazioni finalizzati a nascondere i soprusi compiuti dal regime ed esaltarne invece la potenza e la stabilità. Questa tipologia di messaggio è riuscita ad attirare anche numerosi leader di partiti politici europei, i quali si sono lasciati sedurre dai risultati riportati in campo economico e politico dai grandi autoritarismi globali e tentano di riproporre in patria la stessa politica illiberale. Il testo analizzerà nello specifico il sistema ungherese che, pur non rinunciando ad alcuni aspetti democratici come i procedimenti elettorali, sacrifica le libertà individuali e il sistema di checks and balances che potrebbero minacciare il governo. Internet ha senz'altro amplificato e in un certo senso semplificato gli sforzi dei governi autoritari nel consolidare ed espandere il proprio potere. Gli strumenti tecnologici garantiscono alle autorità un controllo capillare in ogni ambito pubblico e privato della vita dei cittadini, permettendo di plasmarne l'opinione pubblica e censurare il dissenso. Inoltre diventa sempre più facile per i paesi autoritari minacciare le democrazie straniere al loro interno. Tramite la diffusione di fake news e propaganda studiata ad hoc durante le campagne elettorali, si assicurano la vittoria del candidato maggiormente favorevole alla realizzazione dei propri obiettivi strategici. Installando reti e strutture di telecomunicazione all'estero si assicurano l'accesso ai dati che le attraverseranno compromettendo la sicurezza nazionale del paese straniero e limitando la privacy dei cittadini. A conclusione dell'analisi della minaccia che gli autoritarismi rappresentano verranno proposte alcune misure di cui gli stati democratici dovrebbero dotarsi per prevenire una deriva autoritaria su scala globale. Tali misure prevedono legislazioni più stringenti per quanto riguarda il controllo dei dati online, strumenti per verificare le notizie sui social network e la messa al bando di alcune compagnie straniere, per lo più cinesi, delle quali è stata accertata la responsabilità di aver violato la riservatezza di dati sensibili trasmessi sulle reti da loro gestite.File | Dimensione | Formato | |
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