L'approfondimento inizia con l'introduzione della teoria dell'utilità attesa, facendo emergere le sue caratteristiche e lacune. L'approccio normativo e fortemente rigoroso rappresenta il punto di forza della teoria classica, ma contemporaneamente anche il suo stesso limite. L'utilità attesa, infatti, non tiene conto del fatto che gli individui non sono dotati di perfetta razionalità. Essi in realtà si lasciano influenzare da componenti psicologiche ed emozionali, definite euristiche decisionali. La trattazione prosegue con la presentazione dell'effetto framing, facendo riferimento a quanto sostenuto dal premio Nobel Richard Thaler nella sua opera Nudge. In seguito, vi è l'introduzione di due processi di pensiero differenti (Sistema 1 e Sistema 2) esposti da Daniel Kahneman, col fine ultimo di evidenziare che l'effetto framing è una diretta conseguenza del Sistema 1. L'elaborato continua con l'introduzione della Teoria del Prospetto, facendo un focus sui suoi tre aspetti principali: dipendenza dal punto di riferimento, sensibilità decrescente e avversione alle perdite. Nella teoria del prospetto risulta determinante la modalità con cui il problema viene formulato poiché essa stabilisce lo status quo, ossia il punto di partenza da cui prendere le decisioni. Per semplificare questo concetto viene presentato il problema della malattia asiatica, attraverso il quale risulta evidente che diverse formulazioni dello stesso problema possono condurre a differenti decisioni. La seconda sezione è dedicata all'argomento della contabilità mentale che risulta contraria a quanto sostenuto dalle teorie classiche, secondo le quali il denaro è fungibile. Attraverso due esempi elaborati da Tversky e Kahneman è facilmente dimostrabile che il denaro in realtà è solito essere etichettato dagli individui. Le famiglie infatti tendono a classificare i costi destinati a vari usi, come l'educazione dei figli, le vacanze, la pensione, ecc¿ al fine di controllare le spese. Kahneman e Tversky sostengono l'esistenza di tre logiche (comprehensive, minimal e topical account), attraverso le quali è possibile analizzare un problema e trarne le conclusioni. Secondo Thaler, gli individui tendono ad utilizzare l'approccio topical e quindi di mettere in relazione le conseguenze delle possibili scelte rispetto ai punti di riferimento, determinati dal contesto in cui la decisione si pone in essere. La terza sezione è dedicata ad un esempio concreto di come le istituzioni pubbliche e private, mediante l'uso di pungoli, possano indurre i soggetti a prendere decisioni più adeguate nel campo economico. Nello specifico, l'obiettivo è responsabilizzare gli Umani nell'ambito della previdenza complementare e degli investimenti finanziari, rendendoli più abili nel difficile compito di risparmiare ed investire.
L'architettura delle scelte: come il framing influisce sulle decisioni degli agenti economici
FANGANO, MARTINA
2018/2019
Abstract
L'approfondimento inizia con l'introduzione della teoria dell'utilità attesa, facendo emergere le sue caratteristiche e lacune. L'approccio normativo e fortemente rigoroso rappresenta il punto di forza della teoria classica, ma contemporaneamente anche il suo stesso limite. L'utilità attesa, infatti, non tiene conto del fatto che gli individui non sono dotati di perfetta razionalità. Essi in realtà si lasciano influenzare da componenti psicologiche ed emozionali, definite euristiche decisionali. La trattazione prosegue con la presentazione dell'effetto framing, facendo riferimento a quanto sostenuto dal premio Nobel Richard Thaler nella sua opera Nudge. In seguito, vi è l'introduzione di due processi di pensiero differenti (Sistema 1 e Sistema 2) esposti da Daniel Kahneman, col fine ultimo di evidenziare che l'effetto framing è una diretta conseguenza del Sistema 1. L'elaborato continua con l'introduzione della Teoria del Prospetto, facendo un focus sui suoi tre aspetti principali: dipendenza dal punto di riferimento, sensibilità decrescente e avversione alle perdite. Nella teoria del prospetto risulta determinante la modalità con cui il problema viene formulato poiché essa stabilisce lo status quo, ossia il punto di partenza da cui prendere le decisioni. Per semplificare questo concetto viene presentato il problema della malattia asiatica, attraverso il quale risulta evidente che diverse formulazioni dello stesso problema possono condurre a differenti decisioni. La seconda sezione è dedicata all'argomento della contabilità mentale che risulta contraria a quanto sostenuto dalle teorie classiche, secondo le quali il denaro è fungibile. Attraverso due esempi elaborati da Tversky e Kahneman è facilmente dimostrabile che il denaro in realtà è solito essere etichettato dagli individui. Le famiglie infatti tendono a classificare i costi destinati a vari usi, come l'educazione dei figli, le vacanze, la pensione, ecc¿ al fine di controllare le spese. Kahneman e Tversky sostengono l'esistenza di tre logiche (comprehensive, minimal e topical account), attraverso le quali è possibile analizzare un problema e trarne le conclusioni. Secondo Thaler, gli individui tendono ad utilizzare l'approccio topical e quindi di mettere in relazione le conseguenze delle possibili scelte rispetto ai punti di riferimento, determinati dal contesto in cui la decisione si pone in essere. La terza sezione è dedicata ad un esempio concreto di come le istituzioni pubbliche e private, mediante l'uso di pungoli, possano indurre i soggetti a prendere decisioni più adeguate nel campo economico. Nello specifico, l'obiettivo è responsabilizzare gli Umani nell'ambito della previdenza complementare e degli investimenti finanziari, rendendoli più abili nel difficile compito di risparmiare ed investire.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/100486