In conclusione la legge di Stabilità 2015 ha innovato il ravvedimento operoso, in quanto i contribuenti ora possono ravvedersi in merito agli errori relativi ai tributi amministrati dall'Agenzia delle entrate senza limiti temporali sin tanto che non vengano raggiunti da un formale atto di accertamento o di liquidazione ottenendo la riduzione delle sanzioni. L'obiettivo del legislatore è quello di rendere l'istituto del ravvedimento più ¿appetibile¿ al contribuente, in modo da incentivare la compliance fiscale , migliorando quindi, all'interno di un progetto più ampio, il rapporto tra fisco e contribuente rendendolo maggiormente collaborativo. La regolarizzazione delle posizioni relative a errori e omissioni viene semplificata in quanto con la legge di stabilità vengono limitate le preclusioni alla notifica degli atti di liquidazione e accertamento, nel senso che se è in corso un'attività ispettiva o contestazione limitata al processo verbale di contestazione, il contribuente può ancora ricorrere al ravvedimento. In riferimento alla tempestività, si può notare che oltre agli scaglioni già presenti, ravvedimento Sprint (entro 14 giorni dopo la scadenza mancata: sanzione allo 0,2% per ogni giorno di ritardo), ravvedimento breve (entro 30 giorni: sanzione del 3%) e lungo (entro un anno: sanzione al 3,75%) vengono introdotti anche il ravvedimento intermedio (entro 90 giorni: sanzione al 3,33%) e due molto lunghi (entro i 2 anni, sanzione al 4,2% e oltre 2 anni sanzione al 5%). In pratica è stato introdotto una sorta di ravvedimento senza limiti e la sanzione piena scatta solo nel momento in cui interviene il Fisco con una notifica in seguito a un accertamento fiscale. L'obiettivo del legislatore, inoltre, è quello di consentire un'applicazione più estesa della procedura di regolarizzazione spontanea, in tempi più dilatati ed anche difronte a contestazioni già a conoscenza del soggetto passivo, superando la previsione di cui al primo periodo citato dall'art. 13, secondo cui il ravvedimento operoso è precluso, qualora la violazione sia stata già constatata o, comunque siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento delle quali l'autore o i soggetti coobbligati abbiano avuto formale conoscenza. Altro aspetto di rilievo, è che in rispetto al ravvedimento operoso ante legge di stabilità che prevedeva l'applicazione dell'istituto ad una ¿gamma¿ inferiore di tributi, con le modifiche apportate dalla legge di stabilità 2015 la ¿gamma¿ di tributi a cui è possibile applicarlo è stata ampliata. Rimangono però alcuni aspetti su cui il legislatore deve intervenire per migliorare la norma, in quanto attualmente il contribuente non può procedere ad una rateizzazione dell'importo dovuto nel qual caso lo stesso non sia in possesso di tutta la somma necessaria a sanare la posizione. Inoltre seppur con modifiche il nuovo ravvedimento operoso continua a non consentire al contribuente di poter sanare la violazione relativa alla mancata presentazione della dichiarazione dei redditi.
L'ISTITUTO DEL RAVVEDIMENTO OPEROSO: NOVITA' INTRODOTTE DALLA LEGGE DI STABILITA' 2015
GREMMO, VALENTINA MARTA
2014/2015
Abstract
In conclusione la legge di Stabilità 2015 ha innovato il ravvedimento operoso, in quanto i contribuenti ora possono ravvedersi in merito agli errori relativi ai tributi amministrati dall'Agenzia delle entrate senza limiti temporali sin tanto che non vengano raggiunti da un formale atto di accertamento o di liquidazione ottenendo la riduzione delle sanzioni. L'obiettivo del legislatore è quello di rendere l'istituto del ravvedimento più ¿appetibile¿ al contribuente, in modo da incentivare la compliance fiscale , migliorando quindi, all'interno di un progetto più ampio, il rapporto tra fisco e contribuente rendendolo maggiormente collaborativo. La regolarizzazione delle posizioni relative a errori e omissioni viene semplificata in quanto con la legge di stabilità vengono limitate le preclusioni alla notifica degli atti di liquidazione e accertamento, nel senso che se è in corso un'attività ispettiva o contestazione limitata al processo verbale di contestazione, il contribuente può ancora ricorrere al ravvedimento. In riferimento alla tempestività, si può notare che oltre agli scaglioni già presenti, ravvedimento Sprint (entro 14 giorni dopo la scadenza mancata: sanzione allo 0,2% per ogni giorno di ritardo), ravvedimento breve (entro 30 giorni: sanzione del 3%) e lungo (entro un anno: sanzione al 3,75%) vengono introdotti anche il ravvedimento intermedio (entro 90 giorni: sanzione al 3,33%) e due molto lunghi (entro i 2 anni, sanzione al 4,2% e oltre 2 anni sanzione al 5%). In pratica è stato introdotto una sorta di ravvedimento senza limiti e la sanzione piena scatta solo nel momento in cui interviene il Fisco con una notifica in seguito a un accertamento fiscale. L'obiettivo del legislatore, inoltre, è quello di consentire un'applicazione più estesa della procedura di regolarizzazione spontanea, in tempi più dilatati ed anche difronte a contestazioni già a conoscenza del soggetto passivo, superando la previsione di cui al primo periodo citato dall'art. 13, secondo cui il ravvedimento operoso è precluso, qualora la violazione sia stata già constatata o, comunque siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento delle quali l'autore o i soggetti coobbligati abbiano avuto formale conoscenza. Altro aspetto di rilievo, è che in rispetto al ravvedimento operoso ante legge di stabilità che prevedeva l'applicazione dell'istituto ad una ¿gamma¿ inferiore di tributi, con le modifiche apportate dalla legge di stabilità 2015 la ¿gamma¿ di tributi a cui è possibile applicarlo è stata ampliata. Rimangono però alcuni aspetti su cui il legislatore deve intervenire per migliorare la norma, in quanto attualmente il contribuente non può procedere ad una rateizzazione dell'importo dovuto nel qual caso lo stesso non sia in possesso di tutta la somma necessaria a sanare la posizione. Inoltre seppur con modifiche il nuovo ravvedimento operoso continua a non consentire al contribuente di poter sanare la violazione relativa alla mancata presentazione della dichiarazione dei redditi.File | Dimensione | Formato | |
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