Il diritto sociale all'abitazione, sebbene non espressamente codificato nella Costituzione Italiana, è stato esplicitamente qualificato in più occasioni dalla Corte costituzionale come diritto irrinunciabile per quell'esistenza libera e dignitosa dalla quale traggono fondamento numerosi diritti della persona. Esso, inoltre, trova ampio riconoscimento in diverse fonti internazionali che lo affermano, associandolo al diritto di ogni individuo ad un livello di vita adeguato. Si tratta, tuttavia, di un nuovo ed emergente diritto in seno al nostro ordinamento costituzionale, oggetto di grandi discussioni ed incertezze, a livello dottrinale come nella giurisprudenza, sotto un certo profilo parallelo e strumentale ad altri diritti fondamentali espressamente riconosciuti e codificati nel testo costituzionale, rispetto ai quali assume spesso la funzione di indispensabile presupposto ai fini del loro concreto esercizio. La presente tesi affronta il tema del diritto all'abitazione dal punto di vista dell'ordinamento costituzionale italiano, senza pretesa di completezza o di esaurimento dei molteplici corollari e delle diverse materie giuridiche, economiche e sociali che l'argomento investe. Pertanto, l'obiettivo di questo studio è quello di prospettare una riflessione volta, in primo luogo, ad analizzare e ricostruire tale diritto, alla luce delle recenti posizioni giurisprudenziali e dottrinali, quale nuovo diritto sociale costituzionalmente garantito, affermandone così, innanzitutto, l'esistenza e la riconducibilità nel quadro dei diritti fondamentali della persona sanciti dalla Costituzione; in secondo luogo, passando attraverso l'esame dei più significativi interventi normativi, che hanno caratterizzato le politiche abitative dall'entrata in vigore della Carta costituzionale ai giorni nostri, verificare se è stato raggiunto o meno, ad opera del legislatore ordinario, un livello di attuazione adeguato e soddisfacente del diritto in questione, in direzione di una sensibile riduzione dell'endemico problema italiano del disagio abitativo; e in ultimo, al fine di porre rimedio a lacune legislative suscettibili di ridurre il grado di concreta realizzazione del diritto in esame, sostenere la possibilità, in presenza di determinati presupposti, di pretendere, da parte del singolo soggetto non abbiente, un'attuazione giudiziale diretta delle norme costituzionali da cui è rinvenibile il diritto all'abitazione, la quale concorra così a porre in essere una maggiore garanzia di effettività dello stesso diritto, in direzione di un più immediato e diffuso accesso al bene casa, da parte del più elevato numero possibile di persone in condizioni di emergenza abitativa. Quindi si è deciso di suddividere questo studio in tre capitoli che affrontano i predetti temi, tenendo sempre ben presente le potenzialità offerte dal dettato costituzionale nella configurazione e nella garanzia di un diritto fondamentale quale quello all'abitazione, che, sebbene non esplicitamente menzionato, trova, a mio parere, la sua più compiuta e diretta tutela proprio nelle disposizioni costituzionali dalle quali è rinvenibile, laddove si assumesse che queste, in quanto dotate di contenuto precettivo direttamente applicabile, siano in grado di fondare una posizione soggettiva immediatamente azionabile innanzi agli organi giurisdizionali, anche in mancanza di una puntuale legge ordinaria rivolta alla loro concreta attuazione.

Il diritto all'abitazione nell'ordinamento costituzionale italiano

TALIANO, ALESSANDRO
2014/2015

Abstract

Il diritto sociale all'abitazione, sebbene non espressamente codificato nella Costituzione Italiana, è stato esplicitamente qualificato in più occasioni dalla Corte costituzionale come diritto irrinunciabile per quell'esistenza libera e dignitosa dalla quale traggono fondamento numerosi diritti della persona. Esso, inoltre, trova ampio riconoscimento in diverse fonti internazionali che lo affermano, associandolo al diritto di ogni individuo ad un livello di vita adeguato. Si tratta, tuttavia, di un nuovo ed emergente diritto in seno al nostro ordinamento costituzionale, oggetto di grandi discussioni ed incertezze, a livello dottrinale come nella giurisprudenza, sotto un certo profilo parallelo e strumentale ad altri diritti fondamentali espressamente riconosciuti e codificati nel testo costituzionale, rispetto ai quali assume spesso la funzione di indispensabile presupposto ai fini del loro concreto esercizio. La presente tesi affronta il tema del diritto all'abitazione dal punto di vista dell'ordinamento costituzionale italiano, senza pretesa di completezza o di esaurimento dei molteplici corollari e delle diverse materie giuridiche, economiche e sociali che l'argomento investe. Pertanto, l'obiettivo di questo studio è quello di prospettare una riflessione volta, in primo luogo, ad analizzare e ricostruire tale diritto, alla luce delle recenti posizioni giurisprudenziali e dottrinali, quale nuovo diritto sociale costituzionalmente garantito, affermandone così, innanzitutto, l'esistenza e la riconducibilità nel quadro dei diritti fondamentali della persona sanciti dalla Costituzione; in secondo luogo, passando attraverso l'esame dei più significativi interventi normativi, che hanno caratterizzato le politiche abitative dall'entrata in vigore della Carta costituzionale ai giorni nostri, verificare se è stato raggiunto o meno, ad opera del legislatore ordinario, un livello di attuazione adeguato e soddisfacente del diritto in questione, in direzione di una sensibile riduzione dell'endemico problema italiano del disagio abitativo; e in ultimo, al fine di porre rimedio a lacune legislative suscettibili di ridurre il grado di concreta realizzazione del diritto in esame, sostenere la possibilità, in presenza di determinati presupposti, di pretendere, da parte del singolo soggetto non abbiente, un'attuazione giudiziale diretta delle norme costituzionali da cui è rinvenibile il diritto all'abitazione, la quale concorra così a porre in essere una maggiore garanzia di effettività dello stesso diritto, in direzione di un più immediato e diffuso accesso al bene casa, da parte del più elevato numero possibile di persone in condizioni di emergenza abitativa. Quindi si è deciso di suddividere questo studio in tre capitoli che affrontano i predetti temi, tenendo sempre ben presente le potenzialità offerte dal dettato costituzionale nella configurazione e nella garanzia di un diritto fondamentale quale quello all'abitazione, che, sebbene non esplicitamente menzionato, trova, a mio parere, la sua più compiuta e diretta tutela proprio nelle disposizioni costituzionali dalle quali è rinvenibile, laddove si assumesse che queste, in quanto dotate di contenuto precettivo direttamente applicabile, siano in grado di fondare una posizione soggettiva immediatamente azionabile innanzi agli organi giurisdizionali, anche in mancanza di una puntuale legge ordinaria rivolta alla loro concreta attuazione.
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