Il crimine organizzato rappresenta una minaccia per la società in tutto il mondo. Le organizzazioni internazionali che commerciano droga cercano di inflitrarsi nel business legale e nelle istituzioni, aumentando di fatto i livelli di violenza e corruzione. I più recenti crimini tipo il cybercrimine, pornografia minorile, frode di partite e furti di identità sono armi molto potenti che richiedono degli interventi di controllo delle organizzazioni che le utilizzano. Le istituzioni e le forze dell'ordine in tutto il mondo studiano strategie per sconfiggere il fenomeno, quando possibile in fase embrionale. Nei decenni passati sono stati dedicati numerosi studi all'analisi delle reti sociali per comprendere meglio il crimine organizzato. Questi studi mostrano come le organizzazioni criminali debbano essere considerate esattamente come reti sociali tradizionali, che formano collettivi di persone eterogenee, dotate di flessibilità e relazioni non gerarchiche, e non organizzazioni con caratteristiche uniche. Questo tipo di approccio è stato rivoluzionario anni fa: per molto tempo si è stati convinti che queste reti criminali avessero una struttura essenzialmente piramidale, dove colpendo il vertice più alto si poteva far crollare l'intero castello. Invece, approcciandosi alle reti sociali, si vede come la fluidità e la flessibilità di queste strutture le rende incredibilmente resistenti e resilienti contro gli attacchi al vertice. Per esempio, si è visto che anche se una rete di narcotrafficanti viene attaccata in modo mirato e costante per un lungo periodo di tempo, le attività di traffico continuano e la struttura si adatta. La stessa cosa si è notata in Olanda, con la produzione e il traffico di ecstasy. Come si può spiegare questa dinamica?

Attacco alle reti criminali tramite teoria delle reti

ABAGNALE, ROBERTO
2018/2019

Abstract

Il crimine organizzato rappresenta una minaccia per la società in tutto il mondo. Le organizzazioni internazionali che commerciano droga cercano di inflitrarsi nel business legale e nelle istituzioni, aumentando di fatto i livelli di violenza e corruzione. I più recenti crimini tipo il cybercrimine, pornografia minorile, frode di partite e furti di identità sono armi molto potenti che richiedono degli interventi di controllo delle organizzazioni che le utilizzano. Le istituzioni e le forze dell'ordine in tutto il mondo studiano strategie per sconfiggere il fenomeno, quando possibile in fase embrionale. Nei decenni passati sono stati dedicati numerosi studi all'analisi delle reti sociali per comprendere meglio il crimine organizzato. Questi studi mostrano come le organizzazioni criminali debbano essere considerate esattamente come reti sociali tradizionali, che formano collettivi di persone eterogenee, dotate di flessibilità e relazioni non gerarchiche, e non organizzazioni con caratteristiche uniche. Questo tipo di approccio è stato rivoluzionario anni fa: per molto tempo si è stati convinti che queste reti criminali avessero una struttura essenzialmente piramidale, dove colpendo il vertice più alto si poteva far crollare l'intero castello. Invece, approcciandosi alle reti sociali, si vede come la fluidità e la flessibilità di queste strutture le rende incredibilmente resistenti e resilienti contro gli attacchi al vertice. Per esempio, si è visto che anche se una rete di narcotrafficanti viene attaccata in modo mirato e costante per un lungo periodo di tempo, le attività di traffico continuano e la struttura si adatta. La stessa cosa si è notata in Olanda, con la produzione e il traffico di ecstasy. Come si può spiegare questa dinamica?
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/100229