L'Uranio è l'elemento chimico caratterizzato dal numero atomico 92, il più alto tra quelli che si rinvengono normalmente in natura. Si presenta come un metallo bianco-argenteo e si può trovare nelle rocce, nei suoli e nelle acque. In tracce, si può trovare anche negli organismi viventi. Fu isolato per la prima volta nel 1789 dal chimico tedesco M.H. Klaproth, scopritore anche dello zirconio. Gli è stato assegnato il simbolo U, e può esistere in diversi isotopi: il più comune in natura è il 238U, seguito dal 235U e dal 234U. Attraverso la sintesi chimica, si possono poi ottenere altri isotopi la cui massa atomica varia da 230 a 240. Gli isotopi dell'Uranio sono tutti radioattivi, ma in misura diversa: il 238U e il 234U hanno un'attività specifica molto modesta, che li pone al livello più basso nella scala del rischio relativa agli isotopi radioattivi. Maggiore è l'attività specifica del 235U, che è anche l'isotopo fissile più comune in natura. L'attività specifica e l'emivita del 238U, permettono di impiegarlo nella datazione radiometrica dei fossili.

UTILIZZO E PROPRIETA' DELL'URANIO IMPOVERITO IN AMBITO MILITARE

TREPPICCIONE, MICHELE
2014/2015

Abstract

L'Uranio è l'elemento chimico caratterizzato dal numero atomico 92, il più alto tra quelli che si rinvengono normalmente in natura. Si presenta come un metallo bianco-argenteo e si può trovare nelle rocce, nei suoli e nelle acque. In tracce, si può trovare anche negli organismi viventi. Fu isolato per la prima volta nel 1789 dal chimico tedesco M.H. Klaproth, scopritore anche dello zirconio. Gli è stato assegnato il simbolo U, e può esistere in diversi isotopi: il più comune in natura è il 238U, seguito dal 235U e dal 234U. Attraverso la sintesi chimica, si possono poi ottenere altri isotopi la cui massa atomica varia da 230 a 240. Gli isotopi dell'Uranio sono tutti radioattivi, ma in misura diversa: il 238U e il 234U hanno un'attività specifica molto modesta, che li pone al livello più basso nella scala del rischio relativa agli isotopi radioattivi. Maggiore è l'attività specifica del 235U, che è anche l'isotopo fissile più comune in natura. L'attività specifica e l'emivita del 238U, permettono di impiegarlo nella datazione radiometrica dei fossili.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/10013