Contrariamente a molti paesi africani "costruiti" a tavolino dalle potenze coloniali, il Mali ha una storia ricca e millenaria: essa è talmente antica che nel paese troviamo delle pitture rupestri che risalgono al tempo in cui il Sahara era lussureggiante di vegetazione. Se si guarda una mappa dell'Africa, si noterà la particolare forma dello stato del Mali: sembra una grande farfalla nel bel mezzo dell'area nord-occidentale del continente. È un Paese grande quattro volte l'Italia e parte del suo territorio è costituito dalle immense distese del deserto del Sahara. Un tempo faceva parte di un grande impero, costituito agli inizi del XIII secolo da popolazioni di lingua mande, sotto la guida di Sundjata. Oggi è una delle terre più povere al mondo, con il 36% della popolazione che vive sotto la soglia di povertà e con un tasso di alfabetizzazione del 46,4%. Anche se apparentemente lontana, gli accadimenti recenti che hanno interessato questo Paese investono direttamente l'Europa ed il nostro Paese. Qui, infatti, è stata istituita una nuova rotta dell'immigrazione clandestina: con un viaggio senza soste e controlli, via terra e via mare attraverso Algeria e Libia, in una decina di giorni si sbarca a Lampedusa. E sempre qui è stato istituito il confine del nuovo regno di Al Qaeda, la zona franca che sta diventando quello che in passato sono stati il Sudan e l'Afghanistan: posto di frontiera tra la tolleranza ed il fanatismo islamico. La sponda meridionale del deserto del Sahara, la regione più povera del pianeta, è divenuta infatti una fascia di tensione che dalla Mauritania unisce Mali, Niger, Ciad fino al Darfur in Sudan. I confini tra Mali, Mauritania e Algeria sono 4.434 km. di linee arbitrarie e incustodite: una terra impenetrabile dove indottrinare, predicatori e combattenti e diffonderli nel mondo. Sono campi di addestramento mobili, imprendibili. Questa fascia di deserto ha una peculiare posizione strategica. Attraverso le immense pianure di sabbia e di ghiaia in pochi giorni di fuoristrada si possono raggiungere e colpire Libia, Tunisia e Marocco. E proprio in Mali, Al Qaeda sta costruendo il suo futuro, senza dover combattere. Un territorio dove preparare terroristi all'uso di armi e esplosivi, organizzare gli attentati da mettere a segno in Nord Africa e da qui, forse, in Europa. La posizione del Mali - Stato senza sbocchi sul mare, confinante al nord con l'Algeria, ad est con il Niger, a sud con Burkina Faso e Costa d'Avorio, a sud-ovest con la Guinea ed infine ad ovest con Senegal e Mauritania, che fa parte di quella fascia geografica chiamata Sahel che si estende dalle rive dell'Oceano Atlantico al Corno d'Africa ¿ ne fa uno Stato ¿ponte¿ tra il Nord Africa e il resto del continente. Oggi, dinanzi ai mutamenti scaturiti dalla ¿Primavera araba¿, la sua posizione geografica rende il Mali uno degli Stati ¿frontiera¿ più interessanti da analizzare.

La crisi maliana: cause e prospettive future

GIORGI, GIANMARCO
2014/2015

Abstract

Contrariamente a molti paesi africani "costruiti" a tavolino dalle potenze coloniali, il Mali ha una storia ricca e millenaria: essa è talmente antica che nel paese troviamo delle pitture rupestri che risalgono al tempo in cui il Sahara era lussureggiante di vegetazione. Se si guarda una mappa dell'Africa, si noterà la particolare forma dello stato del Mali: sembra una grande farfalla nel bel mezzo dell'area nord-occidentale del continente. È un Paese grande quattro volte l'Italia e parte del suo territorio è costituito dalle immense distese del deserto del Sahara. Un tempo faceva parte di un grande impero, costituito agli inizi del XIII secolo da popolazioni di lingua mande, sotto la guida di Sundjata. Oggi è una delle terre più povere al mondo, con il 36% della popolazione che vive sotto la soglia di povertà e con un tasso di alfabetizzazione del 46,4%. Anche se apparentemente lontana, gli accadimenti recenti che hanno interessato questo Paese investono direttamente l'Europa ed il nostro Paese. Qui, infatti, è stata istituita una nuova rotta dell'immigrazione clandestina: con un viaggio senza soste e controlli, via terra e via mare attraverso Algeria e Libia, in una decina di giorni si sbarca a Lampedusa. E sempre qui è stato istituito il confine del nuovo regno di Al Qaeda, la zona franca che sta diventando quello che in passato sono stati il Sudan e l'Afghanistan: posto di frontiera tra la tolleranza ed il fanatismo islamico. La sponda meridionale del deserto del Sahara, la regione più povera del pianeta, è divenuta infatti una fascia di tensione che dalla Mauritania unisce Mali, Niger, Ciad fino al Darfur in Sudan. I confini tra Mali, Mauritania e Algeria sono 4.434 km. di linee arbitrarie e incustodite: una terra impenetrabile dove indottrinare, predicatori e combattenti e diffonderli nel mondo. Sono campi di addestramento mobili, imprendibili. Questa fascia di deserto ha una peculiare posizione strategica. Attraverso le immense pianure di sabbia e di ghiaia in pochi giorni di fuoristrada si possono raggiungere e colpire Libia, Tunisia e Marocco. E proprio in Mali, Al Qaeda sta costruendo il suo futuro, senza dover combattere. Un territorio dove preparare terroristi all'uso di armi e esplosivi, organizzare gli attentati da mettere a segno in Nord Africa e da qui, forse, in Europa. La posizione del Mali - Stato senza sbocchi sul mare, confinante al nord con l'Algeria, ad est con il Niger, a sud con Burkina Faso e Costa d'Avorio, a sud-ovest con la Guinea ed infine ad ovest con Senegal e Mauritania, che fa parte di quella fascia geografica chiamata Sahel che si estende dalle rive dell'Oceano Atlantico al Corno d'Africa ¿ ne fa uno Stato ¿ponte¿ tra il Nord Africa e il resto del continente. Oggi, dinanzi ai mutamenti scaturiti dalla ¿Primavera araba¿, la sua posizione geografica rende il Mali uno degli Stati ¿frontiera¿ più interessanti da analizzare.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/10010