Il seguente elaborato si pone l'obiettivo di analizzare la condizione di abbandono dei minori in India, al fine di rispondere alla seguente domanda: può il sistema delle adozioni internazionali, regolamentato dalla Convenzione sulla protezione dei minori e sulla cooperazione in materia internazionale fatta a L'Aja il 29 maggio 1993, rappresentare una concreta ed efficace soluzione a questa situazione? A questo scopo, dopo alcuni capitoli introdutivi dedicati all'evoluzione del diritto hindu nel corso dei secoli e allo studio dei diritti dei fanciulli sia a livello nazionale che internazionale, si è passati a definire il concetto di abbandono dei minori unitamente allo studio di alcune sue conseguenze che si verificano in India. In questo paese infatti il lavoro minorile, inteso nell'accezione di child labour, il caso dei bambini di strada e il fenomeno dell'abbandono scolastico con conseguente analfabetizzazione derivano tutti dall'atteggiamento di scarsa o assente considerazione da parte delle figure genitoriali nei confronti dei fanciulli e delle loro esigenze. Si è anche indagato sulle ragioni di un simile comportamento, causato in parte dalla situazione di estrema povertà diffusa sul territorio e in parte da fattori tradizionali quali ad esempio la suddivisione della popolazione hindu in caste. Una volta analizzate nel dettaglio le tre problematiche sopra menzionate, l'attenzione si è concentrata su due argomenti correlati: in primo luogo si è affrontato la questione dei ¿children in need of care and protection¿, utilizzando la presente espressione per far riferimento a tutti quei minori bisognosi, per ragioni diverse, di aiuto e protezione particolari, occupandoci in particolar modo della situazione dei bambini orfani in India. Secondariamente si è analizzata la tipologia di relazione intercorrente tra genitori e figli, riassumibile nel binomio ¿custodia e tutela¿, e dei doveri che essa comporta. Una volta chiarito ciò, si è finalmente arrivati a trattare il tema delle adozioni, distinguendo tra le seguenti tipologie: adozione nazionale o domestica, internazionale, sostegno a distanza. Poiché in India l'istituto in questione, insieme alle altre materie inerenti allo statuto personale degli individui, è regolato dalle c.d. ¿leggi personali¿, ciascuna delle quali specifica di ciascun gruppo religioso (hindu, musulmani, ebrei, parsi e cristiani) presente sul territorio, si è esaminata l'evoluzione del sistema normativo di riferimento tenendo sempre presente questa particolare circostanza. Per completare il quadro legislativo si è analizzata nel dettaglio la Convenzione fatta a L'Aja il 29 maggio 1993 e ratificata dall'India il 9 gennaio 2003. A livello di diritto interno, la Corte Suprema indiana ha avuto un ruolo fondamentale nel delineare una normativa dedicata specificatamente alle adozioni internazionali: basandosi sulle sentenze emanate dalla Corte, il Central Adoption Resource Authority (CARA), l'ente indiano di riferimento in tema di adozioni interne e internazionali, ha infatti potuto delineare nel dettaglio la procedura da seguire nel secondo caso; le linee guida attualmente operanti risalgono al 2017.

Abbandono dei minori in India e adozioni internazionali

INNOCENTE, CARLOTTA
2018/2019

Abstract

Il seguente elaborato si pone l'obiettivo di analizzare la condizione di abbandono dei minori in India, al fine di rispondere alla seguente domanda: può il sistema delle adozioni internazionali, regolamentato dalla Convenzione sulla protezione dei minori e sulla cooperazione in materia internazionale fatta a L'Aja il 29 maggio 1993, rappresentare una concreta ed efficace soluzione a questa situazione? A questo scopo, dopo alcuni capitoli introdutivi dedicati all'evoluzione del diritto hindu nel corso dei secoli e allo studio dei diritti dei fanciulli sia a livello nazionale che internazionale, si è passati a definire il concetto di abbandono dei minori unitamente allo studio di alcune sue conseguenze che si verificano in India. In questo paese infatti il lavoro minorile, inteso nell'accezione di child labour, il caso dei bambini di strada e il fenomeno dell'abbandono scolastico con conseguente analfabetizzazione derivano tutti dall'atteggiamento di scarsa o assente considerazione da parte delle figure genitoriali nei confronti dei fanciulli e delle loro esigenze. Si è anche indagato sulle ragioni di un simile comportamento, causato in parte dalla situazione di estrema povertà diffusa sul territorio e in parte da fattori tradizionali quali ad esempio la suddivisione della popolazione hindu in caste. Una volta analizzate nel dettaglio le tre problematiche sopra menzionate, l'attenzione si è concentrata su due argomenti correlati: in primo luogo si è affrontato la questione dei ¿children in need of care and protection¿, utilizzando la presente espressione per far riferimento a tutti quei minori bisognosi, per ragioni diverse, di aiuto e protezione particolari, occupandoci in particolar modo della situazione dei bambini orfani in India. Secondariamente si è analizzata la tipologia di relazione intercorrente tra genitori e figli, riassumibile nel binomio ¿custodia e tutela¿, e dei doveri che essa comporta. Una volta chiarito ciò, si è finalmente arrivati a trattare il tema delle adozioni, distinguendo tra le seguenti tipologie: adozione nazionale o domestica, internazionale, sostegno a distanza. Poiché in India l'istituto in questione, insieme alle altre materie inerenti allo statuto personale degli individui, è regolato dalle c.d. ¿leggi personali¿, ciascuna delle quali specifica di ciascun gruppo religioso (hindu, musulmani, ebrei, parsi e cristiani) presente sul territorio, si è esaminata l'evoluzione del sistema normativo di riferimento tenendo sempre presente questa particolare circostanza. Per completare il quadro legislativo si è analizzata nel dettaglio la Convenzione fatta a L'Aja il 29 maggio 1993 e ratificata dall'India il 9 gennaio 2003. A livello di diritto interno, la Corte Suprema indiana ha avuto un ruolo fondamentale nel delineare una normativa dedicata specificatamente alle adozioni internazionali: basandosi sulle sentenze emanate dalla Corte, il Central Adoption Resource Authority (CARA), l'ente indiano di riferimento in tema di adozioni interne e internazionali, ha infatti potuto delineare nel dettaglio la procedura da seguire nel secondo caso; le linee guida attualmente operanti risalgono al 2017.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/100057