I carried out my internship at the Alpine District TO1, mainly by performing wildlife censuses of ungulates and Alpine galliformes and field trips to clean the paths. In recent years, photo traps have been gaining ground in wildlife research. This instrument, through a passive infrared sensor (PIR), after detection of movement, allows you to take pictures or record video. The camera traps has also been used for deer monitoring, applying indirect methods, which extrapolate the final result without distinguishing individuals, and direct methods, which need to have a part of the animals marked or individually recognizable. The Random Encounter Model uses the number of contacts between the animals and the camera to estimate the population density; in order to function, the model must be subject to three assumptions: the animals move randomly and independently of each other, the photographs represent independent contacts between the camera and the animals, the population is closed. The REM method is sensitive to the speed of movement of the animals, while the Random encounter and staying time (REST) model, based on the relationship between the time spent in front of the objective, the rate of capture and the density, is not affected by this parameter, so it provides greater efficiency and applicability. The Space to event (STE) and Istantaneous sampling (IS) models use time-lapse photographs to eliminate the variability in probability of detection that is shown by photographs taken with a PIR sensor; the IS is based on an estimator that applies fixed area counts to the cameras. The N-mixture model is a hierarchical model that estimates, in space and time, the probability of detection (p) and the mean of abundance (λ), incorporating the probability of detection into the model of abundance estimation. Jacobson et al. (1997) developed a method to arrive at the number of deer by extrapolating the final number after counting a minimum number of uniquely identifiable adult males by antler characteristics. Some studies have used the capture and recapture method, such as the Lincoln-Petersen index; knowing the number of individuals tagged, a portion of animals is captured and the total number of individuals is calculated in proportion to the number of animals tagged contacted again. The use of photo traps can be a valid tool for the monitoring and management of deer, as they require little simple manpower, reduce working time and are economical, but deserves further investigation to get to be used in the common management of deer in Italy, in the future may prove to be a mandatory choice, when the number of operators to carry out the classic censuses will no longer be adequate. The use of methods that require marked animals is difficult to apply in a management context, for the cost and the amount of work. The Random Encounter Model and the methods derived from it (REST, STE and IS) are valid. The method described by Jacobson et al. (1997) is limited by the need to be applied when deer present on the antlers. Because of the deer's behavior and space utilization during the year, it is important to calibrate the study to obtain valuable results.
Ho svolto il tirocinio presso il Comprensorio Alpino TO1, effettuando principalmente censimenti di ungulati e galliformi alpini e manutenzione dei sentieri. La fototrappola negli ultimi anni sta guadagnando spazio nella ricerca sugli animali selvatici. Questo strumento, tramite un sensore infrarosso passivo (PIR), in seguito al rilevamento di un movimento, permette di scattare fotografie o di registrare video. La trappola fotografica è stata utilizzata anche per il monitoraggio dei cervidi, applicando metodi indiretti, che estrapolano il risultato finale senza distinguere i singoli individui, e metodi diretti, che necessitano di avere una parte degli animali marcati o individualmente riconoscibili. Il Random Encounter Model si avvale del numero di contatti tra gli animali e la fototrappola per stimare la densità di popolazione; per poter funzionare, il modello deve sottostare a tre assunzioni: gli animali si muovono in modo casuale e indipendente tra loro, le fotografie rappresentano contatti indipendenti fra la fotocamera e gli animali, la popolazione è chiusa. Il metodo REM risulta sensibile alla velocità di spostamento degli animali; Il modello Random encounter and staying time (REST) invece, basandosi sulla relazione tra il tempo di permanenza davanti all'obiettivo, il tasso di cattura e la densità, non è influenzato da questo parametro, quindi fornisce maggiore efficienza e applicabilità. I modelli Space to event (STE) e Istantaneous sampling (IS) utilizzano fotografie time-lapse per eliminare la variabilità della probabilità di rilevamento che viene mostrato dalle fotografie scattate con sensore PIR; l'IS si basa su uno stimatore che applica conteggi ad area fissa alle fotocamere. Il modello N-mixture è un modello gerarchico che stima, nello spazio e nel tempo, la probabilità di rilevazione (p) e la media dell'abbondanza (λ), incorporando la probabilità di rilevamento nel modello di stima dell'abbondanza. Jacobson et al. (1997) hanno sviluppato un metodo in grado di arrivare al numero di cervi estrapolando il numero finale dopo aver contato un numero minimo di maschi adulti identificabili in modo univoco tramite le caratteristiche dei palchi. Alcuni studi hanno utilizzato il metodo della cattura e ricattura, come l'indice Lincoln-Petersen; sapendo il numero di individui marcati, una porzione di animali viene catturata e il numero di individui totali viene calcolato in proporzione al numero degli animali marcati ricontattati. L'uso delle fototrappole può essere un valido strumento per il monitoraggio e la gestione dei cervidi, in quanto necessitano di poca e semplice manodopera, riducono le ore di lavoro e sono economiche, ma merita ulteriori approfondimenti per arrivare ad essere usata nella comune gestione dei cervi in Italia; in futuro potrebbe rivelarsi una scelta obbligata, quando il numero di operatori per svolgere i classici censimenti non sarà più adeguato. L'utilizzo dei metodi che necessitano di animali marcati, risulta essere di difficile applicazione in un ambito gestionale, per il costo e la mole di lavoro. Il Random Encounter Model e i metodi da questo derivati (REST, STE e IS) risultano essere validi. Il metodo descritto da Jacobson et al. (1997) è limitato dalla necessità di essere applicato quando i cervi presentano i palchi. Dato il comportamento e l'utilizzo dello spazio del cervo durante l'anno, è importante calibrare lo studio per ottenere validi risultati.
La trappola fotografica per la gestione dei cervidi: qual è il prossimo passo?
RUFFINO, CARLO
2018/2019
Abstract
Ho svolto il tirocinio presso il Comprensorio Alpino TO1, effettuando principalmente censimenti di ungulati e galliformi alpini e manutenzione dei sentieri. La fototrappola negli ultimi anni sta guadagnando spazio nella ricerca sugli animali selvatici. Questo strumento, tramite un sensore infrarosso passivo (PIR), in seguito al rilevamento di un movimento, permette di scattare fotografie o di registrare video. La trappola fotografica è stata utilizzata anche per il monitoraggio dei cervidi, applicando metodi indiretti, che estrapolano il risultato finale senza distinguere i singoli individui, e metodi diretti, che necessitano di avere una parte degli animali marcati o individualmente riconoscibili. Il Random Encounter Model si avvale del numero di contatti tra gli animali e la fototrappola per stimare la densità di popolazione; per poter funzionare, il modello deve sottostare a tre assunzioni: gli animali si muovono in modo casuale e indipendente tra loro, le fotografie rappresentano contatti indipendenti fra la fotocamera e gli animali, la popolazione è chiusa. Il metodo REM risulta sensibile alla velocità di spostamento degli animali; Il modello Random encounter and staying time (REST) invece, basandosi sulla relazione tra il tempo di permanenza davanti all'obiettivo, il tasso di cattura e la densità, non è influenzato da questo parametro, quindi fornisce maggiore efficienza e applicabilità. I modelli Space to event (STE) e Istantaneous sampling (IS) utilizzano fotografie time-lapse per eliminare la variabilità della probabilità di rilevamento che viene mostrato dalle fotografie scattate con sensore PIR; l'IS si basa su uno stimatore che applica conteggi ad area fissa alle fotocamere. Il modello N-mixture è un modello gerarchico che stima, nello spazio e nel tempo, la probabilità di rilevazione (p) e la media dell'abbondanza (λ), incorporando la probabilità di rilevamento nel modello di stima dell'abbondanza. Jacobson et al. (1997) hanno sviluppato un metodo in grado di arrivare al numero di cervi estrapolando il numero finale dopo aver contato un numero minimo di maschi adulti identificabili in modo univoco tramite le caratteristiche dei palchi. Alcuni studi hanno utilizzato il metodo della cattura e ricattura, come l'indice Lincoln-Petersen; sapendo il numero di individui marcati, una porzione di animali viene catturata e il numero di individui totali viene calcolato in proporzione al numero degli animali marcati ricontattati. L'uso delle fototrappole può essere un valido strumento per il monitoraggio e la gestione dei cervidi, in quanto necessitano di poca e semplice manodopera, riducono le ore di lavoro e sono economiche, ma merita ulteriori approfondimenti per arrivare ad essere usata nella comune gestione dei cervi in Italia; in futuro potrebbe rivelarsi una scelta obbligata, quando il numero di operatori per svolgere i classici censimenti non sarà più adeguato. L'utilizzo dei metodi che necessitano di animali marcati, risulta essere di difficile applicazione in un ambito gestionale, per il costo e la mole di lavoro. Il Random Encounter Model e i metodi da questo derivati (REST, STE e IS) risultano essere validi. Il metodo descritto da Jacobson et al. (1997) è limitato dalla necessità di essere applicato quando i cervi presentano i palchi. Dato il comportamento e l'utilizzo dello spazio del cervo durante l'anno, è importante calibrare lo studio per ottenere validi risultati.File | Dimensione | Formato | |
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