Questa tesi si pone l'obiettivo di analizzare il dibattito tra Keynes e Ohlin circa la capacità da parte della Germania di pagare le indennità di guerra imposte a seguito del trattato di Versailles e specificate dal Piano di Dawes. Mentre Keynes affermava che la Germania fosse in grado di accumulare il denaro ma non di trasferirlo ai vincitori, Ohlin asseriva che non esisteva nessun problema di trasferimento. I due economisti furono protagonisti del dibattito che comparì nelle pagine della rivista inglese Economic Journal nel 1929. Keynes espresse fin da subito la sua avversione nei confronti della decisione dei paesi vincitori di infliggere una pena cosi dura alla Germania; nel 1919 infatti, con la pubblicazione de ¿Le conseguenze economiche della pace¿ condannò la durezza e l'insensatezza di quella che lui stesso definì una ¿pace cartaginese¿. Il libro fu visto successivamente da altri come una sorta di premonizione: la pace di Versailles fu interpretata come il germe del nazismo e della Seconda Guerra Mondiale. Per questi motivi ritengo sia utile ripensare al problema, per non commettere gli stessi errori del passato e per ragionare sul tema, quanto mai urgente e vivo, dell'Unione Europea. A tal fine la relazione aprirà con introduzione storica che verterà in modo particolare sui diversi trattati e piani che videro la Germania come protagonista. Successivamente, dopo aver analizzato il contesto dei trasferimenti di capitali in materia di economia internazionale, si procederà con il dibattito tra i due economisti.

Aspetti del dibattito teorico tra le due guerre: il problema delle riparazioni tedesche nell'analisi di John Maynard Keynes e Bertil Ohlin.

DI TRIA, GIULIO
2018/2019

Abstract

Questa tesi si pone l'obiettivo di analizzare il dibattito tra Keynes e Ohlin circa la capacità da parte della Germania di pagare le indennità di guerra imposte a seguito del trattato di Versailles e specificate dal Piano di Dawes. Mentre Keynes affermava che la Germania fosse in grado di accumulare il denaro ma non di trasferirlo ai vincitori, Ohlin asseriva che non esisteva nessun problema di trasferimento. I due economisti furono protagonisti del dibattito che comparì nelle pagine della rivista inglese Economic Journal nel 1929. Keynes espresse fin da subito la sua avversione nei confronti della decisione dei paesi vincitori di infliggere una pena cosi dura alla Germania; nel 1919 infatti, con la pubblicazione de ¿Le conseguenze economiche della pace¿ condannò la durezza e l'insensatezza di quella che lui stesso definì una ¿pace cartaginese¿. Il libro fu visto successivamente da altri come una sorta di premonizione: la pace di Versailles fu interpretata come il germe del nazismo e della Seconda Guerra Mondiale. Per questi motivi ritengo sia utile ripensare al problema, per non commettere gli stessi errori del passato e per ragionare sul tema, quanto mai urgente e vivo, dell'Unione Europea. A tal fine la relazione aprirà con introduzione storica che verterà in modo particolare sui diversi trattati e piani che videro la Germania come protagonista. Successivamente, dopo aver analizzato il contesto dei trasferimenti di capitali in materia di economia internazionale, si procederà con il dibattito tra i due economisti.
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