Quasi un secolo è trascorso dalle parole pronunciate dal Presidente Woodrow Wilson al Senato degli Stati Uniti D'America l'8 Gennaio del 1918. I ¿quattordici punti¿, il nome con il quale questo discorso passerà alla storia, rappresentano una svolta epica, non solo per l'evoluzione della politica estera americana o per il carattere risolutivo (almeno nell'intenzione) di uno scontro, il primo conflitto mondiale, senza precedenti, ma soprattutto l'inizio di una concezione nuova della gestione dell'ordine internazionale. Se in precedenza, infatti, la nazione più forte e sviluppata avrebbe assunto un ruolo dominante nello scenario mondiale basato sulla coercizione e l'adempimento della ¿volontà di potenza¿, all'indomani del discorso pronunciato dal Presidente americano sarebbe nato un modo completamente nuovo di assumere il ruolo guida sul piano internazionale. L'analisi di seguito sviluppata sarà incentrata proprio sul carattere innovativo e originale che hanno assunto gli Stati Uniti nel processo di costituzione di un ordine internazionale basato su valori prima del tutto trascurati e privi di una considerazione tale da farli risultare rilevanti per la gestione dei rapporti tra gli stati. I valori cui si fa riferimento sono: il rispetto tra i popoli; libertà di espressione e associazione; rispetto dei diritti umani. E proprio da questo sistema valoriale che scaturiscono i principi espressi nei ¿quattordici punti¿ tra cui ricordiamo l'autodeterminazione dei popoli, l'abbandono della diplomazia segreta, la soppressione delle barriere economiche volte a penalizzare l'economia di alcuni Paesi, la libertà di navigazione al di fuori delle acque territoriali. Questi e altri principi furono espressi nel discorso dell'8 gennaio, e nonostante la loro risonanza non fu così immediata si può affermare con certezza che l'attuale configurazione del sistema internazionale, almeno per i Paesi occidentali si ispira ad essi, e su di essi getta le basi per il progressivo miglioramento dei rapporti tra entità statuali diverse.
I 14 punti di Wilson: una svolta nella politica estera americana; un monito per la pace e la sicurezza in Europa
BOCCARDO, MARIO
2014/2015
Abstract
Quasi un secolo è trascorso dalle parole pronunciate dal Presidente Woodrow Wilson al Senato degli Stati Uniti D'America l'8 Gennaio del 1918. I ¿quattordici punti¿, il nome con il quale questo discorso passerà alla storia, rappresentano una svolta epica, non solo per l'evoluzione della politica estera americana o per il carattere risolutivo (almeno nell'intenzione) di uno scontro, il primo conflitto mondiale, senza precedenti, ma soprattutto l'inizio di una concezione nuova della gestione dell'ordine internazionale. Se in precedenza, infatti, la nazione più forte e sviluppata avrebbe assunto un ruolo dominante nello scenario mondiale basato sulla coercizione e l'adempimento della ¿volontà di potenza¿, all'indomani del discorso pronunciato dal Presidente americano sarebbe nato un modo completamente nuovo di assumere il ruolo guida sul piano internazionale. L'analisi di seguito sviluppata sarà incentrata proprio sul carattere innovativo e originale che hanno assunto gli Stati Uniti nel processo di costituzione di un ordine internazionale basato su valori prima del tutto trascurati e privi di una considerazione tale da farli risultare rilevanti per la gestione dei rapporti tra gli stati. I valori cui si fa riferimento sono: il rispetto tra i popoli; libertà di espressione e associazione; rispetto dei diritti umani. E proprio da questo sistema valoriale che scaturiscono i principi espressi nei ¿quattordici punti¿ tra cui ricordiamo l'autodeterminazione dei popoli, l'abbandono della diplomazia segreta, la soppressione delle barriere economiche volte a penalizzare l'economia di alcuni Paesi, la libertà di navigazione al di fuori delle acque territoriali. Questi e altri principi furono espressi nel discorso dell'8 gennaio, e nonostante la loro risonanza non fu così immediata si può affermare con certezza che l'attuale configurazione del sistema internazionale, almeno per i Paesi occidentali si ispira ad essi, e su di essi getta le basi per il progressivo miglioramento dei rapporti tra entità statuali diverse.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/10001