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Non esiste una definizione precisa su chi sia il migrante ¿ambientale¿ o ¿climatico¿, e la definizione di ¿rifugiato ambientale¿ è errata dal punto di vista giuridico in quanto i migranti ambientali non sono riconosciuti e tutelati dalla Convenzione di Ginevra. L'accademia è profondamente divisa rispetto a cosa significhi ¿migrazione ambientale¿. Le espressioni ¿enviromental displaced person¿, ¿rifugiato climatico¿, ¿ecoprofugo¿, ¿migrante ambientale¿ sono usate per descrivere differenti fenomeni nei quali delle comunità umane sono spinte a lasciare i propri territori a causa di una parziale o totale degradazione dell'ambiente. Non è un fenomeno nuovo, le migrazioni in risposta di mutamenti ambientali hanno caratterizzato tutto il corso della storia umana. Tuttavia, nell'era dell'Antropocene, i processi di degradazione ambientale hanno subito una forte accelerazione sia in termini di frequenza che di intensità. La specie umana, bruciando combustibili fossili, sta artificialmente reimmettendo in atmosfera come CO2 gli enormi giacimenti di materiale organico che si sono formati naturalmente nell'arco di milioni di anni. L'aumento di CO2 derivato da attività umane è responsabile del cambiamento climatico in atto e pone il pianeta in una condizione di rischio. Nonostante le conseguenze del cambiamento climatico riguardino tutti, il loro impatto è estremo nei paesi poveri e sulle popolazioni vulnerabili, le quali spesso non hanno beneficiato del benessere economico generato dall'attuale modello di sviluppo orientato all'industrializzazione e all'infrastrutturalizzazione. Il cambiamento climatico non deve essere considerato come un fenomeno a sé stante, ma piuttosto come un insieme di fattori di degradazione dell'ambiente generati in maniera diretta o indiretta dall'attività dell'uomo.Questa tesi si propone di riflettere su 3 macrotemi. Innanzitutto, attraverso lo studio dei processi di espulsione nella loro totalità, capire quali processi di degradazione dell'ambiente conducono a conflitti per le scarse risorse e/o a persecuzione di gruppi umani. Attraverso lo studio dello sviluppo economico e della politica sul clima a livello regionale e internazionale, si intendono analizzare le risposte che si possono dare sia dal punto di vista locale che globale per prevenire e risolvere la questione della migrazione ambientale. In ultimo, si intendono individuare le pratiche e gli strumenti legali del diritto internazionale attualmente disponibili e le possibili proposte di policy future.
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