ITA
Il presente lavoro, sviluppato in quattro capitoli, ha ad oggetto l'esame della disciplina dell'arresto in flagranza e del fermo di indiziato di delitto: trattasi di istituti, in particolare il primo, tesi all'immediata repressione del fenomeno criminale. Il punto di partenza del lavoro consiste in un'analisi dell'interconnessione degli istituti precautelari con i principi costituzionali enunciati dall'art.13 della Costituzione che pongono dei limiti al potere degli organi giurisdizionali di limitare la libertà personale di una persona. Successivamente questi istituti sono stati esaminati nel dettaglio, così come regolati dal vigente codice di procedura penale agli art. 379 e ss. Nello specifico è stato affrontato il delicato tema della flagranza che ha lasciato, e lascia tuttora, ampi spazi al dibattito e alle interpretazioni della dottrina e della giurisprudenza individuando soprattutto gli interventi normativi del legislatore il quale, attraverso alcuni "escamotage" come l'introduzione della "flagranza differita", ha esteso i casi in cui è possibile eseguire l'arresto. Nello stesso ambito si è cercato di chiarire il ruolo dei soggetti coinvolti ovvero la polizia giudiziaria e il pubblico ministero. In modo particolare il terzo capitolo è stato dedicato alle attività che questi soggetti devono effettuare a seguito di arresto o di fermo. Infine si è messo in evidenza l'opera del giudice per le indagini preliminari il quale è chiamato a giudicare l'attività degli inquirenti convalidando o meno la misura precautelare adottata e disponendo l'eventuale ulteriore misura cautelare. Per concludere sono stati analizzati i mezzi di impugnazione esperibili dai soggetti legittimati mettendo in evidenza la differenza tra impugnazione dell'ordinanza di convalida della precautela e quella della misura cautelare.
This work, developed into four chapters, relates to the examination of discipline arrest in flagrante delicto and the detention of a suspect: these institutions, particularly the first, theses immediate repression of delinquency. The starting point of the work consists of an analysis of the interconnection precautelari institutions with the constitutional principles set out Article 13 of the Constitution which set limits to the power of the courts to limit the personal freedom of a person. Later these institutions were examined in detail, as well as regulated by the current Code of Criminal Procedure to art. 379 et seq. Specifically, the sensitive issue has been addressed in the act that left, and still leave plenty of space in the debate and interpretations of the doctrine and jurisprudence identifying particular regulatory intervention by the legislator which, through some "tricks" such as the introduction of "deferred flagrante delicto," it has extended the cases where you can perform the arrest. In the same context we have tried to clarify the role of the involved parties or the judicial police and the prosecutor. Especially the third chapter was dedicated to the activities that these individuals have to make as a result of arrest or detention. Finally, he highlighted the work of the judge for preliminary investigations which it is called upon to judge the work of the investigators by validating or not the measure adopted and precautelare placing any further precautionary measure. Finally we analyzed the remedies available by authorized parties highlighting the difference between appeal of precautela validation of the order and that the precautionary measure.
IMPORT DA TESIONLINE