L'argomento centrale è il potenziale educativo della disabilità, cercando di fornire una chiave di lettura diversa non solo verso delle famiglie ma per tutti i membri facenti parte della società.
Cambiare interpretazione della diagnosi significa anche fornire un nuovo significato al termine prognosi.
Proprio come cura può essere associato a più ambiti, anche il termine prognosi può essere associato a due campi: in ambito medico è intesa come la previsione sul decorso ed esito di un quadro clinico mentre l'ambiente che si prende qui in considerazione è quello educativo e pedagogico e quindi partendo dall'assunzione di un determinato tipo di disabilità, fornire i mezzi e lo stile di vita migliori per quella persona e quella famiglia, in modo tale da fornire equità delle opportunità in un'ottica di promozione dell'autonomia e del benessere.
Trattandosi di una tesi di tipo bibliografico, si sono presi in esame i testi consigliati durante il corso di laurea ed articoli ricercati in base alla metodologia indicata durante l'incontro di stesura della tesi della Professoressa Marchisio.
Dopo la raccolta dei dati si è passato all'elaborazione della struttura della tesi, la quale parte dalla famiglia che è considerata il fulcro fondamentale del lavoro per il conseguimento degli obiettivi e temporalmente dalla situazione genitoriale iniziale quindi al momento dell'arrivo del bambino, per arrivare a trattare gli steps fondamentali che essa è portata a vivere insieme al figlio fino all'età adulta, partendo dalla descrizione della situazione odierna ed una breve visuale sulla storia legislativa entrando in maniera sempre più specifica in quelle che sono le finalità, ovvero l'analisi oggettiva delle situazioni non stereotipate ed evidenziando il potenziale educativo non valorizzato ed inespresso della persona con disabilità e della sua famiglia per poter assumere il concetto di enrichment familiare inteso come arricchimento, potenziamento delle competenze ed abilità specifiche familiari ed arrivare infine al termine enrichment sociale: grazie al contributo socio-culturale della diversabilità si può migliorare il funzionamento della società, prevenendo eventuali sviluppi problematici programmando e strutturando interventi mirati comportanti forti investimenti personali in senso promotivo verso di sé, verso l'Altro e verso la comunità di appartenenza.
Si vuole fornire una lettura generale che contribuisca al cambiamento del concetto stereotipato della disabilità per far imparare a star bene con sé stessi e con gli altri, studiarsi, mettersi in discussione abbandonando il proprio ¿comodo giaciglio¿ per puntare sulla presa di coscienza come investimento finalizzato al potenziamento sia delle proprie competenze ed autoconsapevolezza che delle opportunità per gli altri.