La capsicina o capsaicina è il principio attivo del peperoncino (piante del
genere Capsicum). Sia la capsaicina che i suoi analoghi sono stati usati in medicina per secoli, ma
recentemente è stata ampiamente studiata per le sue proprietà analgesiche, antiossidanti,
antinfiammatorie e anti-obesità e, più recentemente, per la sua attività antitumorale
contro una varietà di tipi di cancro.
Lo sviluppo clinico della capsaicina come farmaco antitumorale utilizzabile è ostacolato
da tre fattori:
- la bassa solubilità della capsaicina in ambienti acquosi
- la breve emivita biologica e la limitata biodisponibilità della capsaicina in vivo
-le reazioni avverse manifestatesi a seguito della somministrazione orale di
capsaicina.
Una strategia per superare tutti questi ostacoli consiste nell’inglobare la capsaicina
all’interno di vettori di farmaci polimerici per generare formulazioni a rilascio
prolungato. L’inglobamento della capsaicina in sistemi a rilascio prolungato assicura che
il farmaco sia uniformemente disperso all’interno della matrice polimerica. La
capsaicina viene rilasciata dal polimero in modo lento, costante e prolungato, il che ne
migliora le proprietà di solubilità.
Le nanoparticelle caricate con capsaicina
possono fornire un approccio molto promettente per l’utilizzo nella pratica clinica.
Sebbene la ricerca stia proseguendo, sono ancora necessari studi per valutare la
sicurezza e l’efficacia della capsaicina e sono necessari ulteriori studi preclinici e clinici
per chiarire i suoi effetti antitumorali.
Per quanto riguarda il suo utilizzo nel trattamento del dolore invece, esistono in
commercio già alcuni prodotti come creme, lozioni e cerotti che sono utilizzati per
alleviare il dolore muscolare e neuropatico. La ricerca sta comunque proseguendo per
ottenere sistemi che migliorino l’assorbimento topico della capsaicina.
Capsaicin is the active ingredient of chili peppers (plants of the
Capsicum genus). Both capsaicin and its analogues have been used in medicine for centuries, but
has recently been extensively studied for its analgesic, antioxidant,
anti-inflammatory and anti-obesity properties and, more recently, for its anticancer activity
against a variety of cancer types.
The clinical development of capsaicin as a usable anticancer drug is hampered
by three factors:
- the low solubility of capsaicin in aqueous environments
- the short biological half-life and limited bioavailability of capsaicin in vivo
- the adverse reactions that occurred following the oral administration of
capsaicin.
One strategy to overcome all of these hurdles is to incorporate capsaicin
within polymeric drug carriers to generate delivery formulations
prolonged. The incorporation of capsaicin in sustained release systems ensures that
the drug is uniformly dispersed within the polymeric matrix. There
capsaicin is released from the polymer in a slow, constant and sustained manner, which
improves solubility properties.
Capsaicin-loaded nanoparticles
may provide a very promising approach for use in clinical practice.
Although research is continuing, studies are still needed to evaluate the
safety and efficacy of capsaicin and further preclinical and clinical studies are needed
to elucidate its anticancer effects.
As for its use in the treatment of pain instead, they exist in
already trade some products such as creams, lotions and patches that they are used for
relieve muscle and neuropathic pain. However, the search is continuing for
obtain systems that improve the topical absorption of capsaicin.