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Riguardo il tema occlusione e postura, in Letteratura i risultati sono contrastanti: alcuni studi riconoscono l’esistenza di questa relazione, altri la negano. La presente tesi si inserisce in questo contesto come ricerca sperimentale il cui scopo è valutare la presenza di differenze nella mobilità e flessibilità della colonna vertebrale sul piano frontale e sul piano sagittale tramite Spinal Mouse® tra soggetti in età evolutiva con morso incrociato monolaterale posteriore e soggetti in età evolutiva in assenza di tale malocclusione. Per questo studio sono stati reclutati 168 soggetti riferiti al Dipartimento di Ortodonzia dell’Università di Torino tra Aprile 2017 e Luglio 2021 e divisi in un gruppo Studio composto da 166 soggetti, 50 maschi e 52 femmine, età media 9.85 ± 2.52 anni, peso 32.8 ± 4.7 Kg, altezza 139.25 ± 5.5 cm, con morso incrociato monolaterale posteriore di due o più denti (42 sul lato sinistro, 60 sul lato destro) e un gruppo Controllo costituito da 66 soggetti, 36 maschi e 30 femmine, età media 11.13 ± 2.42 anni, peso 36.5 ± 3.2 Kg, altezza 143.5 ± 3.8 cm, in assenza di tale malocclusione. Per tutti i partecipanti sono stati eseguiti esame obiettivo e valutazione ortodontica, valutazione radiografica, fotografie intra/extra orali e valutazione dei modelli in gesso per la diagnosi occlusale. I soggetti sono stati poi sottoposti a valutazione non invasiva della mobilità e della flessibilità della colonna colonna vertebrale sul piano frontale e sagittale. Come strumento per l’analisi posturale è stato scelto lo Spinal Mouse®. Si tratta di uno skin-surfice device non invasivo validato scientificamente che utilizza, tramite un accelerometro presente al suo interno, i processi spinosi della colonna vertebrale come punti di repere anatomici ossei a differenza di altri skin surfice devices che si basano sulla fotografia della cute della schiena senza riferimenti anatomici ossei. Successivamente, le misurazioni di distanza e cambiamenti di inclinazione rispetto alla linea verticale di riferimento vengono riportate graficamente e numericamente su un personal computer. L’analisi eseguita mostra come i soggetti con morso incrociato monolaterale posteriore abbiano una flessione significativamente asimmetrica tra il lato destro ed il lato sinistro rispetto al gruppo Controllo in cui invece si è evidenziata una flessione laterale simmetrica (p=0,0086). Nel gruppo Studio si è registrata una differenza media nell’inclinazione laterale tra i due lati di 5.6°±6.16° mentre di 0.13°±2.9° nel gruppo Controllo (p = 0.0086). I soggetti con morso incrociato monolaterale posteriore hanno registrato un angolo di flessione significativamente maggiore sul lato del morso incrociato (p = 0.00027). Nessuna differenza di mobilità della colonna vertebrale sul piano sagittale è stata registrata nel confronto tra gruppo Studio e gruppo Controllo (p = 0.127). Dati i risultati ottenuti dalla presente ricerca sperimentale, è di interesse clinico considerare, in soggetti in età evolutiva con morso incrociato monolaterale posteriore, l’influenza posturale del morso incrociato monolaterale posteriore stesso. Infatti la differenza di mobilità della colonna nei pazienti con crossbite può essere considerata un compenso posturale neuromuscolare ad una malocclusione asimmetrica correlata anche ad un’asimmetria della masticazione. Al fine di promuovere un miglior stato di salute generale è necessaria una visione globale e multidisciplinare del soggetto.
Objective: Regarding the correlation between occlusion and posture, the results in Literature are conflicting: some studies recognize the existence of this relationship, others deny it. The present study fits into this context as the first existing experimental research whose purpose is to evaluate the presence of differences in the mobility and flexibility of the vertebral column on frontal and sagittal planes using Spinal Mouse® between growing subjects with unilateral posterior crossbite and growing subjects in absence of this malocclusion. Methods: For this study, 168 subjects, referred to the Department of Orthodontics of the University of Turin were recruited between April 2017 and July 2021 and divided into a Study group consisting of 166 subjects, 50 males and 52 females, average age 9.85 ± 2.52 years, weight 32.8 ± 4.7 Kg, height 139.25 ± 5.5 cm, with unilateral posterior crossbite of two or more teeth (42 on the left side, 60 on the right side) and a Control group consisting of 66 subjects, 36 males and 30 females, mean age 11.13 ± 2.42 years, weight 36.5 ± 3.2 kg, height 143.5 ± 3.8 cm, in absence of this malocclusion. Objective examination and orthodontic evaluation, radiographic evaluation, intra and extra oral photographs and evaluation of the study casts for occlusal diagnosis were performed for all participants. Then, a non-invasive evaluation of the mobility and flexibility of the vertebral column in frontal and sagittal planes were performed. For the postural analysis the Spinal Mouse® has been chosen. It is a scientifically validated non-invasive skin-surfice device that uses, through an accelerometer, the spinous processes of the vertebral column as anatomical and objective landmarks. Subsequently, through an intelligent recursive algorithm, the measurements of distance and changes in inclination respect to the vertical reference line are graphically and numerically reported on a personal computer. Results: The recordings with Spinal Mouse® showed an excellent degree of reliability (82.75%). The analysis performed showed that subjects with unilateral posterior crossbite had a significantly asymmetrical flexion between the right side and the left side compared to the Control group in which a symmetrical lateral flexion was highlighted (p = 0.0086). In the Study group there was an average difference in the lateral inclination between the two sides of 5.6 ° ± 6.16 ° while 0.13 ° ± 2.9 ° in the Control group (p = 0.0086). Subjects with unilateral posterior crossbite had a significantly greater flexion angle on the side of the crossbite (p = 0.00027). No difference in spinal mobility in the sagittal plane was recorded in the comparison between the Study and Control groups (p = 0.127). Conclusion: From the results obtained from this experimental research, it is of clinical interest to consider the postural influence of the unilateral posterior crossbite in growing subjects. In order to promote a better general state of health, a global and multidisciplinary vision of the subject is necessary. The postural analysis performed with Spinal Mouse® in fact allows for the clinician a more complete diagnosis of the patient and the possibility of evaluating the progress and effectiveness of orthognathic therapy, not only limited to the position of the teeth.
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