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Arnica montana L. è una specie erbacea perenne che cresce nei prati, pascoli e brughiere delle zone montane del Centro-Europa. È un'erba officinale utilizzata per preservare la salute e il benessere di uomini e animali, può essere trasformata con procedure chimiche (per condire birra e idromele e nella produzione di cosmetici e farmaci) o essere impiegata per aromatizzare il tabacco. L'Arnica è inclusa nelle Farmacopee di molte nazioni compresa l'Italia. Oltre ad essere pianta officinale è anche medicinale, perché contiene, in uno o più tessuti, sostanze chiamate principi attivi, che possono essere utilizzate a fini terapeutici o preventivi, capaci di esplicare attività farmacologica da cui derivano preparati farmacologicamente attivi. I principi attivi che l'Arnica possiede sono terpenoidi, sesquiterpeni, sesquiterpeni lattoni, acidi fenolici e flavonoidi, che donano all'Arnica numerose proprietà antisettiche, anti-infiammatorie, antibatteriche, antisclerotiche, antifungine, e antiossidanti. Sulla base di numerose osservazioni empiriche, esiste una certa evidenza che il contenuto di polifenoli dell'Arnica varia in base a numerosi fattori ecologici correlati all'altitudine dei siti di crescita delle piante. Tuttavia solo recentemente è stata fatta chiarezza su quali fossero i fattori preponderanti. Spitaler et al. (2008) hanno stabilito che i fattori legati all'altitudine che influenzano maggiormente l'aumento di polifenoli contenuti nell'Arnica siano gli UV-B e la temperatura. Questo studio è poi stato smentito da un'altra serie di esperimenti realizzati in condizioni controllate (Albert et al., 2009) che hanno messo in luce come non vi siano differenze di incremento di polifenoli secondarie all'aumento dell'esposizione agli UV-B, ma che sia la temperatura a causare la variazione più importante di polifenoli nelle piante di Arnica. Arnica montana è usata prevalentemente come anti-infiammatorio, in fitopreparati, si applica sulla pelle, come pomata, crema, o gel, per il trattamento di esiti di natura traumatica e per dolori reumatici e muscolari. I preparati a base di Arnica sono indicati anche per flebiti e tromboflebiti, foruncolosi, infiammazioni da punture di insetti e flogosi delle mucose orali. In genere i fiori di Arnica impiegati dall'industria farmaceutica ed erboristica provengono da raccolta spontanea. La domanda di sostanza secca in Europa e in Italia è sempre più elevata. La copiosa raccolta ha causato, in alcuni casi, la scomparsa o la riduzione di molte popolazioni europee di questa pianta, tantoché l'Arnica è protetta in molte zone d'Europa e anche in Italia. Esistono diversi studi recenti finalizzati a descrivere il modello di coltivazione ideale di questa specie. Tra quelli più recenti, Pljevljakusic et al. (2014) suggeriscono come migliore il modello di coltivazione che prevede l'impiego di piantine da seme trapiantate in autunno, in cui viene utilizzato il letame come concime. La coltivazione dell'Arnica si rende necessaria non solo perché vi sono leggi che proteggono la specie in vari paesi europei, ma anche perché si osserva un aumentato interesse delle ditte trasformatrici per i fiori di Arnica. L'Arnica può prestarsi bene a essere coltivata in zone di montagna, a fronte della crescente domanda di produzione di sostanza secca del mercato, vi è sicuramente un forte interesse locale ad avviare piccole coltivazioni a sostentamento delle piccole aziende agricole di montagna come integrazione dei redditi.
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