Per i nativi australiani la terra è un elemento di vitale
importanza. Custodisce la storia delle comunità ed è culla di usi e
costumi secolari. I vincoli tra il popolo aborigeno e la terra sono
molto stretti, costitutivi della cultura. Ad essa sono connesse
storie e racconti associati a luoghi particolari che consentono agli
individui di entrare in contatto con le esperienze delle generazioni
passate.
Il tracollo della civiltà aborigena d'Australia ha inizio nella
seconda metà del XVIII secolo quando la corona britannica colonizzò
questi territori sulla base di un principio giuridico inusuale: nè
conquista, nè cessione delle terre da parte degli indigeni, bensì
tramite la dichiarazione di Terra Nullius. Tale dichiarazione stava
ad indicare l'assenza di abitanti nei luoghi d'interesse
dell'impero. Questo diritto naturale a stabilirsi 'pacificamente' su
terre disabitate non prevedeva ovviamente risarcimenti agli
indigeni.
Oggi il governo australiano ha dovuto riconoscere l'infondatezza del
codice applicato alle terre australiane in epoca coloniale. Quale
significato hanno quindi riconoscimenti (Land Rights Act e Native
Title Act) e conseguenti diritti (Land Claim) acquisiti oggi dalla
popolazione nativa australiana? L'interesse conoscitivo della
questione è di grande rilevanza oltre che a livello politico-
legislativo anche in campo antropologico.
Attraverso un esperienza di campo la ricerca dispone di più risorse
e più metodi per indagare il problema. Grazie ad un'ampia
documentazione bibliografica e diverse attività pratiche ho potuto
costruire un'indagine antropologica completa, che ha mirato a
comprendere olisticamente l'oggetto di studio.
Lo scopo della ricerca è quello di indagare i fattori chiave grazie
ai quali è stato possibile riconoscere i diritti di proprietà della
terra al popolo aborigeno nell'Australia contemporanea. L'analisi
antropologica in questo caso ha come primo obbiettivo quello di
verificare l'esistenza di un sistema di norme tradizionali regolanti
la proprietà della terra antecedente a quello istituito dai
britannici nel 1778. Il punto di partenza è dunque lo studio della
società tradizionale dei nativi australiani in relazione alla terra,
e quali sono gli elementi che legano questi due soggetti. Saranno
così successivamente più chiare le ragioni che nella contemporaneità
hanno sostenuto il riconoscimento di una serie di diritti e di
figure istituzionali rappresentative del popolo aborigeno. Fino a
metà del XX secolo esse furono disconosciute o negate.
Necessariamente per il bene dell'intero paese, oggi tali figure sono
state prese in considerazione al fine di sviluppare una convivenza
attraverso un insieme di relazioni interculturali, utili al
benessere di uno Stato che si vuole definire civile e democratico.
Lo scopo non è però solo quello di constatare, bensì anche di
raccontare e quindi preservare una tradizione, in modo tale che
varietà culturali così singolari ed affascinanti possano
sopravvivere e far riflettere sulla concezione di un mondo 'altro'.