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Il lavoro di biotipizzazione di 157 ceppi di O. oeni, isolati da vino Nebbiolo della zona di Neive e Barbaresco, è stato svolto utilizzando la comparazione di 2 metodi molecolari basati sulla PCR (Polymerase Chain Reaction), utilizzati al fine di ottenere la separazione in cluster dei ceppi in esame. I ceppi studiati provengono da un precedente lavoro di caratterizzazione su batteri isolati da 3 fermentazioni malolattiche (FML) avvenute spontaneamente su vini Nebbiolo. Questo lavoro ha permesso di individuare come unico responsabile delle 3 FML O. oeni. I batteri apparteneti alla specie O. oeni sono molto interessanti per la moderna enologia, infatti, sono i responsabili delle FML che avvengono nei vini. O. oeni è un batterio lattico Gram positivo e catalasi negativo, ed ha metabolismo eterofermentativo. Le cellule hanno forma coccica e diametro di 0,5-0,7 μm, unite in coppie o catenelle. Sono mesofili, cioè hanno temperatura ottimale di sviluppo tra 20° e 30° C. Sono i principali responsabili della FML in vino poiché sono in grado di resistere alle condizioni del vino: basso pH ed elevata concentrazione di etanolo ed SO2. La FML è una tappa molto importante della vinificazione, soprattutto per i vini rossi, in particolar modo per i grandi rossi da invecchiamento a cui sicuramente appartiene il Nebbiolo. La FML è la degradazione dell'acido malico in acido lattico ed anidride carbonica da parte di O. oeni. Questo metabolismo apporta numerose modificazioni al vino, in primo luogo si ha un calo dell'acidità titolabile ed un aumento del pH. I batteri lattici sono inoltre in grado di metabolizzare l'acido citrico con produzione di acido acetico (responsabile del leggero aumento dell'acidità volatile durante la FML), diacetile, acetoino, 2,3-butandiolo, questi ultimi sono i responsabili di modificazioni olfattive importanti, poiché hanno soglia olfattiva molto bassa, con profumi di burro e mandorle.. I metodi PCR presi in esame nello svolgimento del presente lavoro sono la rep-PCR e la Sau-PCR. Il primo è basato sull'utilizzo di primers specifici che corrispondono a sequenze ripetute all'interno del DNA batterico in regioni non codificanti. Il secondo metodo si basa su due reazioni successive. La prima reazione è operata dall'enzima di restrizione Sau3AI, che ha lo scopo di tagliare il DNA batterico in piccoli frammenti. La seconda reazione è l'amplificazione PCR dei frammenti tagliati dall'enzima. I risultati ottenuti dalle corse elettroforetiche sono rielaborati utilizzando un programma di analisi statistica (BioNumerics) al fine di ottenere un dendrogramma. Il dendrogramma riunisce i ceppi in gruppi in funzione del grado di similarità delle corse elettroforetiche. Utilizzando BioNumerics sono stati uniti in un unico dendrogramma i risultati avuti con i 2 metodi utilizzati, ottenendo i risultati migliori. In questo caso utilizzando un coefficiente di similarità del 70%, si sono ottenuti 10 gruppi di ceppi e 2 ceppi separati, . Dallo studio dei dendrogrammi in funzione del giorno di campionamento e della provenienza, si evince che i ceppi tendono a raggruppare in base al giorno di campionamento e non in funzione della provenienza. L'obiettivo per il futuro è la caratterizzazione fisiologica di alcuni ceppi di O. oeni per ogni gruppo di ceppi derivato dalla cluster analysis, in particolare di ceppi isolati durante la fase intermedia e finale delle FML, poiché più probabili responsabili della FML.
In this work of biotypisation of 157 strains of O. oeni isolated from Nebbiolo wine in the area of Neive and Barbaresco, 2 molecular methods were used, based on PCR (Polymerase Chain Reaction), to obtain a cluster separation of the strains. The strains examined came from a previous work of isolation and identification of bacteria isolated from 3 spontaneous malolactic fermentation (MLF), in Nebbiolo wines. This work allowed to individualize how unique responsable of the 3 MLF were the bacteria O. oeni. The bacteria of the species O. oeni are the most important for the modern oenology, infact, they are the responsibles of MLF in wine. O. oeni is a lactic acid bacterium, Gram positive and negative catalase, with eterofermentative metabolism, it degrades the glucose in lactic acid as principal product and carbon dioxide, ethanol and acetic acid. The cells have a form of cocci and diameter of 0,5-0,7 μm, united in couples or small chains. The optimal temperature of is development between 20° and 30° C. The O. oeni are the principal responsable of the MLF in wine, because they are resistant at the harsh environmental conditions of wines: low pH and high concentration of ethanol and SO2. The MLF is an important stage of winemaking process, above all for red wine, especially for the ageing red wine like the Nebbiolo wines. The MLF entails the decarboxylation of malic acid to lactic acid and carbon dioxide. This metabolism results in a decrease in total acidity and an increase of pH. The lactic acid bacteria are in a position also to metabolize the citric acid with production of acetic acid (responsable of a increase of volatile acidity during the MLF), diacetyl, acetoin and 2,3-butanediol, the 3 last molecules are responsible of important flavour modification, because their flavour threshold is very low, whit flavour of butter and almond. The PCR methods used in this work were the rep-PCR and the Sau-PCR. The first method is based on the use of specific primers that correspond to sequences in the bacterial DNA in repeated non coding area. The second method is based on two following reactions. The first reaction is operated from restriction enzyme Sau3A, for the purpose of cutting the bacterial DNA in short fragments. The second reaction is the PCR amplification of the fragments cut from the enzyme. The results obtained from the electrophoresis run were elaborated with a computer program of statistical analysis (BioNumerics) to the purpose of obtaining a dendrogram. The dendrogram gather the groups based on the degree of similarity of the electrophoresis run. Using a coefficient of similarity of 70%, were obtained 10 groups of strains and 2 separated strains. From the dendrograms obtained it was seen that strains grouped in clusters based on the day of isolation and not the source (MLF) of isolation. Furthermore, it was seen that strains isolated in the middle and end of the fermentation were present in the wine from the beginning and only started to multiply later during fermentation. The objective for the future is the physiological characterization in wine of some strains of O. oeni for every group derived from the cluster analysis, particularly of the strains isolated during the half and finish MLF, because most probably they are responsible for the MLF.
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