Le micotossine sono metaboliti secondari prodotti da funghi che colonizzano le coltivazioni in particolari condizioni di temperatura ed umidità; esse quando ingerite attraverso i mangimi e gli alimenti contaminati, sono causa di intossicazione per gli animali in produzione zootecnica e per l'uomo. Le micotossine che sono causa di micotossicosi e che hanno un sicuro impatto sulla salute umana sono: aflatossine, ocratossine, tricoteceni di Fusarium, fumonisine e zearalenoni. I generi di funghi che per la loro più elevata tossicità e maggiore diffusione rivestono importanza micotossicologica sono Aspergillus, Penicillium e Fusarium. In condizioni favorevoli al loro sviluppo le muffe tossigene possono svilupparsi e formare micotossine in una qualunque delle fasi che caratterizzano la filiera produttiva di un alimento, dalla produzione in campo fino al consumo del prodotto finito. Al fine di contenere la presenza di micotossine negli alimenti e nei mangimi è importante condurre dei controlli accurati tramite test di screening appropriati. L'oggetto della tesi è una valutazione statistica delle concentrazioni di aflatossine e deossinivalenolo in matrice mais negli anni 2011, 2012, 2013 e 2014 utilizzando come parametro guida gli andamenti climatici nell'area di coltivazione e stoccaggio della granella. Le concentrazioni delle micotossine sono state ottenute tramite test di screening immuno-enzimatico (ELISA). Sulla base dei dati ottenuti la contaminazione da deossinivalenolo è sicuramente più consistente rispetto a quella relativa alle aflatossine. Nonostante la preponderanza di deossinivalenolo sul mais piemontese si osserva spesso la co-presenza di micotossine diverse, complice anche l'innalzamento delle temperature medie negli ultimi anni, questo è un altro aspetto importante da prendere in considerazione oltre al nascente problema delle micotossine mascherate.