La sonoforesi è un metodo utilizzato per veicolare sostanze attive attraverso la pelle con l'applicazione di ultrasuoni. Gli ultrasuoni sono delle onde sonore, non udibili dall'orecchio umano, con frequenze che hanno valori superiori ai 20 kHz. Queste onde sono generate per mezzo di materiali piezoelettrici, come il quarzo. La cavitazione acustica, la formazione e il collasso di bolle gassose sono responsabili del passaggio transdermico di principi attivi. La sonoforesi a bassa frequenza utilizza ultrasuoni a frequenze comprese tra 20 e 100 kHz; invece, nella sonoforesi ad alta frequenza gli ultrasuoni hanno valori compresi tra 1 e 3 MHz. Per l'applicazione transdermica sono stati fatti studi sia con la sonoforesi a bassa frequenza sia ad alta frequenza. Gli ultrasuoni a bassa frequenza hanno dimostrato di favorire in maniera più significativa il rilascio transdermico di principi attivi. La sonoforesi si può dividere in base al suo protocollo di applicazione in: sonoforesi come pretrattamento e sonoforesi simultanea. I farmaci devono essere formulati in modo da poter essere sciolti o dispersi in un mezzo di accoppiamento, per assicurare un contatto adeguato tra il trasduttore e la pelle. Le formulazioni farmaceutiche prevalentemente utilizzate nella sonoforesi sono: le soluzioni, i gel, gli unguenti, le creme, i liposomi, le microparticelle lipidiche solide, le microsfere, le matrici polimeriche e i bendaggi occlusivi. I principali sistemi sonoforetici in commercio sono: il Patch-Cap®, l'U-StripTM, il Sonoderm®, il Microlysis® e il Sonoprep®. Inizialmente la sonoforesi era utilizzata solo per trattamenti per uso locale, mentre negli ultimi anni è stata utilizzata anche per somministrare farmaci per uso sistemico. Diversi studi in vitro e in vivo riguardano la somministrazione transdermica con onde ultrasonore di insulina, eparina, anestetici e farmaci antinfiammatori non steroidei. Inoltre, applicazioni dermatologiche possono essere favorite dalla sonoforesi. Questa tecnica potrebbe diventare competitiva nella pratica clinica, ma prima devono essere affrontati e approfonditi alcuni parametri relativi all'applicazione della sonoforesi, come: la frequenza, l'intensità, la durata e la modalità degli ultrasuoni.