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ABSTRACT L'infarto miocardico acuto (IMA) è una patologia la cui efficacia di trattamento è tempo-dipendente perchè solo una rapida riperfusione migliora la prognosi e riduce il danno infartuale; la precocità dell'intervento terapeutico più appropriato e l'efficacia delle strategie riperfusive, infatti, fanno la differenza sia in termini di vite salvate che di quantità di muscolo cardiaco preservato (concetto "tempo = muscolo"). OBIETTIVI Identificare l'efficacia e gli eventuali rischi della terapia trombolitica secondo la letteratura scientifica. Analizzare i tempi e le modalità di accesso alla realtà operativa presa in esame, di un gruppo di pazienti che mostra sintomatologia clinica suggestiva per ischemia miocardica e che è sottoposto a trombolisi. MATERIALI E METODI Sono state visionate riviste scientifiche, pubblicazioni e letteratura medica tramite la consultazione di banche dati digitali e Linee guida per il trattamento dell'infarto miocardico acuto con gli ultimi aggiornamenti disponibili. E' stata creata, inoltre, una scheda di raccolta dati per acquisire le informazioni relative ai pazienti presi in carico. CONCLUSIONI Dai risultati emersi si evince la necessità di potenziare l'informazione ai cittadini e di migliorare l'organizzazione delle rete operativa del soccorso; ciò può consentire di ottimizzare i tempi "door to needle" (intervallo di tempo che intercorre tra la manifestazione clinica del paziente e il momento in cui inizia la terapia riperfusiva trombolitica). Somministrando precocemente la terapia trombolitica al paziente con infarto del miocardio in fase acuta si potenziano gli esiti delle cure in termini di qualità e di aspettativa di vita della persona. L'analisi delle criticità ha consentito la formulazione di nuove proposte in termini di formazione e attività, potenziando il gruppo di lavoro integrato medico-infermiere responsabile della gestione del paziente con infarto del miocardio acuto.
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