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ABSTRACT La dipendenza è un costrutto complesso che si declina sia su un versante fisico-comportamentale (dependence) sia su uno psicologico (addiction), con conseguenze che si ripercuotono sull'intero funzionamento. Essa si manifesta laddove l'organismo è indotto a ripetere in modo coatto l'esperienza di ricerca e assimilazione di un oggetto-droga con l'intento di soddisfare un bisogno angoscioso (Comer, Granieri et al, 2012). Il modello bio-psico-sociale, introdotto da Engel nell'opera "The need for a new medical model" nel 1977 in campo medico, e poi nel 1980 in campo psichiatrico, senz'altro è l'approccio più idoneo per spiegare l'eziopatogenesi e il trattamento delle dipendenze. Secondo l'autore la malattia si sarebbe dovuta considerare in base all'intreccio di tre aspetti fondamentali: a) Il substrato anatomico, ovvero il corredo genetico individuale, l'espressione genica e le alterazioni neurotrasmettitoriali; b) L'analisi psicologica, attraverso la quale sono analizzate le interazioni tra disturbo e personalità, fattori psicodinamici, rappresentazioni del Sé e significato che viene attribuito al sintomo, al comportamento; c) Il sistema sociale, ovvero la realtà socio-culturale in cui è inserito l'individuo, che influenza la tipologia di manifestazioni cliniche, il decorso e la gravità dell'esperienza di malattia. Questi tre aspetti confluiscono profondamente nella persona alterandone lo stato di salute mentale e ciò è molto importante dal punto di vista terapeutico: a cure farmacologiche, che regolano l'equilibrio neurotrasmettitoriale alterato, si associano interventi psicoterapeutici e socio-riabilitativi. In linea con questo approccio, nella presente tesi verranno esaminati i principali aspetti delle "dipendenze sociali" in adolescenza, le quali , come sottolineano Lavanco e Croce, "non si collocano nella dimensione della trasgressione, del vietato, del disapprovato, ma nascono e si costruiscono nella quotidianità perdendo quindi sia la dimensione del lecito e dell'illecito e con essa più facilmente anche quella del limite, tra ¿ciò che fa bene e ciò che fa male¿. Le forme di dipendenza sociale si rivelano così a¿sociali nelle ripercussioni negative attribuite alla progressiva chiusura individuale, alla ripetizione coatta dei comportamenti di addiction, alle conseguenze sui piani familiare e lavorativo ed alla perdita di capitale sociale e di senso ed investimento nella comunità. Le Nuove Dipendenze sembrano così rappresentare, meglio di altre patologie, l'attuale disagio della civiltà nella quale le dinamiche del piacere e del desiderio possono diventare problematiche al punto da generare dolore mentale. Il rapporto con l'altro, teoricamente apportatore di appagamento, si rivela carico di valenze distruttive e, gli adolescenti, soggetti più fragili e indifesi, soccombono di fronte alle molteplici sollecitazioni provenienti da una società di adulti intenta a confezionare onnipresenti inviti all'attivazione consumistica. La possibilità di dipendenza sembra così una condizione di rischio sociale aperta ad ognuno di noi (Lavanco e Croce,2008). Ciò che inoltre emerge chiaramente è come alcune forme di dipendenza non sempre vengano riconosciute come tali, non solo dagli adolescenti stessi ma anche dalle figure di riferimento (genitori, insegnanti, ecc.) che non sono in grado di percepirne l'importanza agendo in modo tempestivo al fine di evitare che si trasformino in forme più severe o addirittura patologiche.
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